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Meglio un uovo oggi: comandano ancora i rendimenti?

Brent Olson

Brent Olson

Gestore di portafoglio


Seth Meyer, CFA

Seth Meyer, CFA

Head of Fixed Income Strategy | Gestore di portafoglio


1 lug 2022

I gestori Seth Meyer e Brent Olson spiegano in che modo le obbligazioni ad alto rendimento possono contribuire a fornire caratteristiche difensive ai portafogli multi-asset in un contesto di tassi in aumento. 

In sintesi

  • Anche se il rischio di duration viene normalmente considerato soltanto nella valutazione degli asset a reddito fisso, riteniamo che la sua applicazione debba essere estesa alle azioni all'interno dei portafogli multi-asset.
  • Fintanto che l'inflazione resta elevata e i tassi d'interesse continuano a salire, le classi d'investimento che hanno sovraperformato mentre i tassi erano bassi dopo la crisi finanziaria globale potrebbero non essere nella posizione migliore per continuare la loro sovraperformance.
  • A nostro avviso, se inserite nella componente azionaria di un portafoglio multi-asset, le obbligazioni high yield possono contribuire alla protezione del portafoglio, riducendone la duration in un contesto di tassi in aumento.

 

Warren Buffet, CEO of Berkshire Hathaway, famously quipped the following during a speech at Allen & Company’s 1999 Sun Valley Conference: “Now, Aesop was not much of a finance major, because he said something like, ‘A bird in the hand is worth two in the bush.’ But he doesn’t say when.” Mr Buffet went on to say that the cost of borrowing – or the level of interest rates – determined the price of when. “And that’s why,” he continued, “sometimes a bird in the hand is better than two in the bush and sometimes two in the bush are better than one in the hand.

Con la sua tipica arguzia, Buffet intendeva dire che il valore corrente di una risorsa finanziaria non dipende soltanto dal livello dei tassi d'interesse e dai rendimenti futuri attesi, ma anche dalla tempistica dei rendimenti futuri. In sostanza, più il rendimento di un investimento è lontano nel tempo, più è sensibile alle variazioni dei tassi di interesse. A parità di condizioni, in un contesto di tassi in calo, gli investitori sono ricompensati per aver atteso il rendimento futuro degli investimenti (si pensi alle azioni growth e alle obbligazioni a lunga duration), mentre in un contesto di tassi in aumento, gli investimenti che offrono rendimenti a scadenze più brevi tendono a ottenere risultati migliori (si pensi alle azioni value e alle obbligazioni a breve duration).

Questo aneddoto su Buffet alla Sun Valley Conference del 1999, che lasciò interdetta la sala gremita di CEO di società Internet, risale a un periodo in cui i titoli tecnologici stavano registrando rendimenti record, con valutazioni alle stelle. Ciò a cui Buffet alludeva, e che molti dei suoi detrattori trascuravano, era il fatto che all'epoca i tassi di interesse erano già in aumento e che i tassi di sconto più elevati avrebbero colpito i prezzi dei titoli growth, le cui valutazioni spropositate erano basate sull'aspettativa di profitti molto lontani nel tempo. A vario titolo, il contesto del 1999 potrebbe non essere molto diverso da quello in cui ci troviamo oggi.

La figura 1 illustra questo concetto. Due ipotetici investimenti hanno entrambi un rendimento di 100 USD, che però viene realizzato in anni diversi. Ignorando l'effetto del reinvestimento, l'investimento A, con payoff nell'anno 3, ha una performance relativamente migliore quando i tassi scendono, mentre l'investimento B, con payoff nell'anno 1, ha un rendimento relativamente migliore quando i tassi salgono.

Variazione del valore corrente se:
Investimento ipotetico Profilo del payoff Tassi in calo dal 3,5% all'1,5% Tassi in rialzo dall'1,5% al 3,5%
Investimento A 100 USD nell'anno 3 +6,0% -5,7%
Investimento B 100 USD nell'anno 1 +2,0% -1,9%

Fonte: Janus Henderson Investors.

Estendere l'applicazione della duration

Sebbene il nostro sia un esempio semplice, se trasferiamo questo concetto al mondo reale e allunghiamo l'orizzonte temporale del rendimento atteso, e se la variazione dei tassi di interesse diventa più pronunciata, l'effetto "quando" influisce in modo sostanziale sui rendimenti relativi tra le classi di investimento, a parità di altre condizioni. È probabile che questa legge del "quando" sia l'artefice sconosciuta della sovraperformance delle azioni growth nello scorso decennio (nonostante l'innovazione tecnologica e i CEO che puntano allo spazio se ne siano presi tutto il merito).

La sensibilità dei prezzi degli asset alla tempistica dei rendimenti (duration) è un concetto ben noto agli investitori obbligazionari. Tuttavia, mentre rientra solitamente tra i rischi importanti da valutare in relazione a un'allocazione obbligazionaria, la duration passa in secondo piano quando si tratta di portafogli multi-asset che includono un'allocazione alle azioni. Le ragioni sono comprensibili. Una, in particolare, è che la duration è più difficile da quantificare per i titoli azionari, perché il valore finale non è noto (a differenza di un'obbligazione) e i cash flow (dividendi) sono variabili, a differenza delle cedole obbligazionarie. Il calcolo della duration dei titoli azionari presenta pertanto un elevato grado di ambiguità.

Tuttavia, riteniamo si possa affermare che in genere le azioni sono strumenti a lunga duration. Secondo un documento del 2010 di S&P Indices (Blitzer, Dash & Soe), tra il 1976 e il 2010 la duration media storica di lungo periodo dell'indice S&P 500® è stata di 23,7 anni.

Obbligazioni high yield: un'opzione a bassa duration per le allocazioni azionarie

Nel momento in cui gli investitori considerano il loro posizionamento di portafoglio in un contesto di tassi più elevati, la gestione della duration sia sulla componente azionaria sia su quella obbligazionaria all'interno di un portafoglio multi-asset può, a nostro avviso, generare risultati favorevoli rispetto a un approccio che non tenga conto della duration. Ai fini della gestione della duration di una componente azionaria, gli investitori potrebbero prendere in considerazione l'uso di obbligazioni high yield, per i motivi di seguito descritti.

  1. Le obbligazioni high yield presentano una correlazione storica positiva ai mercati azionari: la correlazione trentennale tra l'indice Bloomberg Corporate High Yield e l'indice S&P 500 è di 0,64. Se questa correlazione positiva continua, gli investitori potrebbero sfruttare il reddito fisso ad alto rendimento per integrare le loro allocazioni azionarie con strumenti ad esse correlati.
  2. Bassa duration: tornando al 1992, la duration media dell'indice Bloomberg Corporate High Yield si attestava a 4,2 anni, nettamente inferiore rispetto ai 23,7 anni stimati da Blitzer per l'S&P 500®. Pertanto, se gli investitori puntano a essere più difensivi e a ridurre la sensibilità complessiva del portafoglio ai tassi d'interesse, un'allocazione alle obbligazioni high yield all'interno della componente azionaria potrebbe contribuire a conseguire questo obiettivo.
  3. Rendimenti e rischi: sebbene le obbligazioni high yield abbiano una duration nettamente più bassa, da luglio 1992 l'asset class è riuscita a mettere a segno un rendimento pari a oltre il 70% del rendimento dell'indice S&P 500. (Nei 30 anni dal 1° luglio 1992 al 29 giugno 2022, l'indice Bloomberg Corporate High Yield ha reso il 6,9% annualizzato, contro il 9,8% dell'indice S&P 500). Pertanto, riteniamo che aggiungendo titoli high yield alle componenti azionarie, gli investitori possano ottenere una protezione tramite la duration senza adottare un approccio di completa avversione al rischio.
Figura 2: Performance nell'anno solare dei titoli high yield vs ribassi infrannuali
La performance annua del comparto high yield è stata positiva in 18 anni su 24, con drawdown infrannuali inferiori rispetto all'indice S&P 500

Chi comanda?

È passato molto tempo dall'ultima volta che qualcuno ha usato l'espressione "Cash is king" (la liquidità comanda). Da quando c'è stata la crisi finanziaria globale, il cash (ovvero la liquidità, ma anche i rendimenti) ha fatto tutt'altro che comandare. Tuttavia, a nostro avviso, se i tassi d'interesse continuano ad aumentare e rimangono elevati, gli asset a più alto rendimento sono una valida opzione per gli investitori che puntano a ridurre la duration complessiva del portafoglio pur rimanendo esposti agli attivi rischiosi. L'aumento dei rendimenti delle obbligazioni high yield ha spinto i rendimenti reali di questi titoli verso il territorio positivo, mentre nel caso delle azioni e della liquidità i rendimenti reali rimangono profondamente negativi (cfr. figura 3).

Figura 3: Rendimenti nominali e reali
I rendimenti reali del comparto high yield appaiono interessanti rispetto alle alternative

Fonte: Bloomberg, Janus Henderson Investors, al 21 giugno 2022

Inoltre, con il recente brusco rialzo dei rendimenti dei Treasury USA e l'ampliamento degli spread creditizi, i rendimenti delle obbligazioni high yield hanno quasi raggiunto i livelli interessanti osservati a partire dalla crisi finanziaria globale, esclusa la correzione legata al Covid. A nostro parere, questo aspetto rende i titoli high yield un'interessante opportunità di acquisto. Sebbene sia possibile che rimangano ai livelli attuali, o aumentino ulteriormente, i rendimenti hanno storicamente mostrato una tendenza al rialzo su base opportunistica una volta superato l'8,5%. A partire da gennaio 2011, l'indice Bloomberg Corporate High-Yield ha chiuso sopra gli attuali livelli di rendimento (+8,5%) soltanto in meno del 7% di tutti i giorni di contrattazione (figura 4).

Exhibit 4: Bloomberg US Corporate High Yield Index – yield to maturity
I rendimenti delle obbligazioni high yield si avvicinano ai massimi post crisi finanziaria globale

Fonte: Bloomberg, al 21 giugno 2022.

Anche se gli investitori preoccupati per l'inflazione e per una possibile recessione potrebbero esitare a incrementare le posizioni high yield all'interno delle loro componenti obbligazionarie, l'opzione di aggiungere titoli high yield alle componenti azionarie del portafoglio come elemento difensivo a bassa duration potrebbe rivelarsi utile. A nostro avviso, l'agilità delle obbligazioni high yield consente a questi titoli di integrarsi in componenti obbligazionarie e azionarie svolgendo importanti funzioni all'interno di entrambe le asset class.

 

Equity securities are subject to risks including market risk. Returns will fluctuate in response to issuer, political and economic developments. High yield or “junk” bonds involve a greater risk of default and price volatility and can experience sudden and sharp price swings. Fixed income securities are subject to interest rate, inflation, credit and default risk. The bond market is volatile. As interest rates rise, bond prices usually fall, and vice versa. The return of principal is not guaranteed, and prices may decline if an issuer fails to make timely payments or its credit strength weakens.

I titoli azionari sono tipicamente più volatili degli strumenti a reddito fisso investment grade, poiché gli obbligazionisti hanno la priorità nel rimborso in caso di fallimento.

Duration measures a bond price’s sensitivity to changes in interest rates. The longer a bond’s duration, the higher its sensitivity to changes in interest rates and vice versa.
Correlation measures the degree to which two variables move in relation to each other. A value of 1.0 implies movement in parallel, -1.0 implies movement in opposite directions, and 0.0 implies no relationship.
Credit Spread is the difference in yield between securities with similar maturity but different credit quality. Widening spreads generally indicate deteriorating creditworthiness of corporate borrowers, and narrowing indicate improving.
Bloomberg US Corporate High Yield Bond Index measures the US dollar-denominated, high yield, fixed-rate corporate bond market.
S&P 500® Index reflects US large-cap equity performance and represents broad US equity market performance.
Volatility is the rate and extent at which the price of a portfolio, security or index, moves up and down. If the price swings up and down with large movements, it has high volatility. If the price moves more slowly and to a lesser extent, it has lower volatility. Higher volatility means the higher the risk of the investment.
Yield is the level of income on a security, typically expressed as a percentage rate. At its most simple, for a bond, this is calculated as the coupon payment divided by the current bond price. Yield to maturity is an estimated rate of return. It assumes that the buyer of the bond will hold it until its maturity date and will reinvest each interest payment at the same interest rate.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

 

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Tutti i contenuti del presente documento hanno solo scopo informativo o di utilizzo generale e non riguardano nello specifico i requisiti di singoli clienti. Janus Henderson Capital Funds Plc è un OICVM di diritto irlandese con separazione patrimoniale tra i comparti. Si ricorda agli investitori che le rispettive decisioni d'investimento vanno intraprese solo in virtù del Prospetto più recente che contiene informazioni su commissioni, spese e rischi ed è disponibile presso tutti i distributori e gli agenti per i pagamenti/agente per i serviz e va letto con attenzione. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento. Il fondo può non essere adatto a tutti gli investitori e non è disponibile per tutti gli investitori in tutte le giurisdizioni. Non è disponibile per i soggetti statunitensi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Il tasso di rendimento può variare e il valoredel capitale investito è soggetto a oscillazioni a causa dell'andamento del mercato e dei tassi di cambio. In caso di rimborso, il valore delle azioni può essere maggiore o minore del rispettivo costo iniziale. Il presente documento non costituisce una sollecitazione alla vendita di azioni e nessun contenuto dello stesso è da intendersi come una consulenza agli investimenti. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile.
    Specific risks
  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • Il Fondo investe in obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) che, sebbene offrano di norma un interesse superiore a quelle investment grade, sono più speculative e più sensibili a variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Se il Fondo, o una sua classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra una valuta e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d’interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo può sostenere un livello di costi di operazione più elevato per effetto dell’investimento su mercati caratterizzati da una minore attività di contrattazione o meno sviluppati rispetto a un fondo che investa su mercati più attivi/sviluppati.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • I CoCo (Obbligazioni contingent convertible) possono subire brusche riduzioni di valore in caso d’indebolimento della solidità finanziaria di un emittente e qualora un evento trigger prefissato comporti la conversione delle obbligazioni in azioni dell’emittente o il loro storno parziale o totale.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
  • Oltre al reddito, questa classe di azioni può distribuire plusvalenze di capitale realizzate e non realizzate e il capitale inizialmente investito. Sono dedotti dal capitale anche commissioni, oneri e spese. Entrambi i fattori possono comportare l’erosione del capitale e un potenziale ridotto di crescita del medesimo. Si richiama l’attenzione degli investitori anche sul fatto che le distribuzioni di tale natura possono essere trattate (e quindi imponibili) come reddito, secondo la legislazione fiscale locale.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
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  • Gli emittenti di obbligazioni (o di strumenti del mercato monetario) potrebbero non essere più in grado di pagare gli interessi o rimborsare il capitale, ovvero potrebbero non intendere più farlo. In tal caso, o qualora il mercato ritenga che ciò sia possibile, il valore dell'obbligazione scenderebbe. Le obbligazioni ad alto rendimento (non investment grade) sono più speculative e sensibili ai cambiamenti avversi delle condizioni di mercato.
  • L’aumento (o la diminuzione) dei tassi d’interesse può influire in modo diverso su titoli diversi. Nello specifico, i valori delle obbligazioni si riducono di norma con l'aumentare dei tassi d'interesse. Questo rischio risulta di norma più significativo quando la scadenza di un investimento obbligazionario è a più lungo termine.
  • I titoli di debito callable, come alcuni titoli garantiti da attività o da ipoteca (ABS/MBS), danno agli emittenti il diritto di rimborsare il capitale prima della data di scadenza o di estendere la scadenza. Gli emittenti possono esercitare tali diritti laddove li ritengano vantaggiosi e, di conseguenza, il valore del fondo può esserne influenzato.
  • I mercati emergenti espongono il Fondo a una volatilità più elevata e a un maggior rischio di perdite rispetto ai mercati sviluppati; sono sensibili a eventi politici ed economici negativi e possono essere meno ben regolamentati e prevedere procedure di custodia e regolamento meno solide.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Se il Fondo, o una sua classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra una valuta e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d’interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo può sostenere un livello di costi di operazione più elevato per effetto dell’investimento su mercati caratterizzati da una minore attività di contrattazione o meno sviluppati rispetto a un fondo che investa su mercati più attivi/sviluppati.
  • Le spese correnti possono essere prelevate, in tutto o in parte, dal capitale, il che potrebbe erodere il capitale o ridurne il potenziale di crescita.
  • I CoCo (Obbligazioni contingent convertible) possono subire brusche riduzioni di valore in caso d’indebolimento della solidità finanziaria di un emittente e qualora un evento trigger prefissato comporti la conversione delle obbligazioni in azioni dell’emittente o il loro storno parziale o totale.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
  • Oltre al reddito, questa classe di azioni può distribuire plusvalenze di capitale realizzate e non realizzate e il capitale inizialmente investito. Sono dedotti dal capitale anche commissioni, oneri e spese. Entrambi i fattori possono comportare l’erosione del capitale e un potenziale ridotto di crescita del medesimo. Si richiama l’attenzione degli investitori anche sul fatto che le distribuzioni di tale natura possono essere trattate (e quindi imponibili) come reddito, secondo la legislazione fiscale locale.