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Un focus su aspettative plausibili è fondamentale per i titoli tech

Il team Global Technology Leaders si confronta sulle valutazioni, sulle aspettative di crescita per il 2023 e sul modo in cui la tecnologia può contribuire a superare alcune delle principali difficoltà a livello globale.

Alison Porter

Alison Porter

Gestore di portafoglio


Graeme Clark

Graeme Clark

Gestore di portafoglio


Richard Clode, CFA

Richard Clode, CFA

Gestore di portafoglio


14 dic 2022
7 minuti di lettura

In sintesi

  • In genere il settore tecnologico ha un ruolo guida in un ciclo economico ascendente. Quest'anno le valutazioni e le aspettative hanno subito correzioni significative e, anche se prevediamo un'ulteriore debolezza, potremmo essere vicino a un punto di svolta nelle revisioni degli utili.
  • L'entità dei guadagni e delle perdite del settore tecnologico degli ultimi anni è inusuale. Prevediamo che la performance sarà meno ampia, trainata più dalla selezione di titoli bottom-up che da fattori di stile, macro e tematici.
  • Manteniamo l'obiettivo di individuare i leader tecnologici globali del futuro con aspettative di crescita e valutazioni ragionevoli.

All'inizio del 2022 diffidavamo delle aziende tecnologiche con un forte appeal sul piano tematico e grandi aspettative di crescita, ma con una redditività limitata. Sebbene la previsione si sia rivelata fondata, anche alcuni dei modelli di business tecnologici più redditizi e resilienti hanno subito delle perdite, poiché gli investitori si sono adeguati all'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse. La crescita è rallentata nell'intero settore, a fronte del difficile confronto con la rapida accelerazione della trasformazione digitale durante i lockdown dovuti al COVID, della situazione economica complessa, delle politiche economiche in Cina e delle interruzioni delle filiere. Nel 2022 raramente la tecnologia ha rappresentato un porto sicuro.

La domanda è quando, non se

Considerato che l'obiettivo principale della Federal Reserve statunitense è di frenare l'inflazione, prevediamo di assistere a un netto peggioramento delle condizioni economiche prima di raggiungere il picco del ciclo di rialzo dei tassi. Il rallentamento della crescita e la gestione dell'inflazione potrebbero portare a continue fluttuazioni dei prezzi di mercato (volatilità) fino a un'ulteriore razionalizzazione delle aspettative di crescita. Il mercato azionario è un meccanismo di attualizzazione e, come in passato, è probabile che si riprenderà quando le aspettative di crescita economica miglioreranno. Il settore tecnologico è stato il primo a riprendersi nel 2009 dopo la crisi finanziaria globale, trainato dalla solidità dei bilanci del settore, dall'assenza di passività ereditate dai fondi pensione e dal fatto che la crescita degli utili, sebbene rallentata da un'economia debole, fosse comunque relativamente alta rispetto al mercato in generale (con la tecnologia che continuava a sottrarre quote al resto dell'economia). Va osservato che nei 23 cicli rialzisti del mercato azionario prima del 2022, la tecnologia ha sovraperformato gli altri settori nell'87% dei casi (figura 1).

Figura 1: il settore tecnologico ha sovraperformato in 20 dei 23 cicli rialzisti

Tassi di sovraperformance del settore nei cicli rialzisti precedenti

Fonte: Oppenheimer & Co., Bloomberg, dal giugno 1932 al dicembre 2021. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

Ritorno a una "nuova vecchia normalità" – focus sulla selezione dei titoli

Il settore tecnologico ha registrato rendimenti volatili superiori al +25% nel 2021 e inferiori al -25% da inizio anno* nel 2022. Parte di questa volatilità è stata favorita dal "free money" dovuto a interventi del governo senza precedenti, inclusi gli stimoli monetari e il loro successivo ritiro, che hanno avuto un effetto moltiplicatore sui rendimenti. Con la normalizzazione della politica monetaria, prevediamo che nel 2023 anche i rendimenti torneranno alla normalità. Nel momento in cui scriviamo (all'inizio di dicembre 2022), le valutazioni del settore tecnologico sono in linea con la media di lungo termine, ma ancora all'estremità superiore di un range decennale (figura 2).

Figura 2: confronto tra azioni tech e del mercato più ampio – in linea con la valutazione di lungo termine

Fonte: Janus Henderson Investors, Bernstein, all'8 dicembre 2022.

Nota: il rapporto prezzo-utili atteso è calcolato dividendo il prezzo attuale delle azioni per gli utili previsti per i prossimi 12 mesi per valutare le azioni di una società. (Linea arancione) MSCI ACWI Information Technology Index (tecnologia), P/E atteso rispetto all'MSCI ACWI Index (azioni globali) da settembre 1999 a novembre 2018 prima della revisione della classificazione settoriale GICS negli indici MSCI globali, poi (linea grigia) MSCI ACWI Information Technology + ACWI Communication Services Index rispetto all'MSCI ACWI Index al 30 settembre 2022 dopo la revisione della classificazione settoriale GICS negli indici MSCI globali.

Per la selezione dei titoli, consideriamo la valutazione come un fattore neutrale o negativo per il settore tecnologico. Pertanto ci concentriamo sul potere di guadagno di una società, più che sul multiplo. Abbiamo già osservato una forte correzione delle aspettative sugli utili per il settore (cfr. linea arancione nella figura 3), una tendenza che sarebbe stata più evidente se non fosse stato per la resilienza di due delle principali aziende del settore: Apple e Microsoft.

Anche se la linea arancione che delinea l'ampiezza delle revisioni degli utili non ha ancora raggiunto il punto più basso che abbiamo osservato dopo la bolla tecnologica del 2002, la crisi finanziaria globale 2009 o il minimo pandemico del 2020, potremmo essere più vicini alla parte inferiore/fine delle revisioni al ribasso del ciclo degli utili aziendali che alla parte superiore. Detto questo, prevediamo ulteriori declassamenti nel primo trimestre del 2023, soprattutto in alcune aree del settore software, dove si continuano registrare tassi di crescita straordinari. Storicamente, questo punto di flesso nelle valutazioni è il momento migliore in cui investire per i gestori attivi e riteniamo che, ora che ci stiamo avvicinando, la selezione attiva dei titoli e la disciplina delle valutazioni siano fondamentali. Molti leader del settore tech dell'era dot.com ci hanno messo circa 20 anni per tornare ai massimi delle loro valutazioni. Non prevediamo un ritorno al "free money’" o alla "crescita tematica a ogni costo", e riteniamo che i titoli e i processi di investimento che hanno beneficiato di quello scenario o di quel tema potrebbero non registrare le performance precedenti.

Figura 3: revisioni degli utili delle società tecnologiche

Fonte: Morgan Stanley, Bloomberg, al 14 novembre 2022. La linea arancione indica la percentuale del numero di società incluse nell'indice S&P500 Information Technology Index con revisioni degli utili positive/negative. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

I leader tecnologici del futuro offrono soluzioni

Consideriamo la tecnologia come la scienza della risoluzione dei problemi. Negli ultimi 50 anni la diffusione dell'adozione della tecnologia ha avuto un effetto deflazionistico, ma nonostante la rapida trasformazione digitale durante la pandemia, il guadagno di produttività non è stato evidente. Ciò è in gran parte dovuto all'inadeguatezza delle misurazioni della produttività, che non sono in grado di rilevare il risparmio di tempo ed energia, dato che non viene contabilizzato nelle spese o nelle vendite aggiuntive.

L'inflazione è un sintomo di difficoltà come la carenza di competenze e manodopera, costi energetici elevati e minacce alla sicurezza dei dati e all'approvvigionamento energetico: tutti aspetti che la tecnologia può contribuire a risolvere.

Questa necessità è stata riconosciuta da moltissime leggi e norme adottate nel 2022, come il CHIPS and Science Act e l'Inflation Reduction Act negli Stati Uniti. I finanziamenti e gli incentivi previsti da queste leggi possono promuovere ulteriori investimenti mirati in una rivoluzione elettrica generale più verde, per la quale occorre un numero esponenzialmente crescente di semiconduttori, componenti, connettività e software.

Le tecnologie che migliorano l'efficienza, come il monitoraggio delle risorse, l'automazione, l'intelligenza artificiale e la riduzione dei consumi energetici sono ben posizionate per acquisire una quota maggiore del budget destinato alle spese tecnologiche del 2023. Per contro l'aumento della spesa per la pubblicità digitale sembra più oneroso, a causa della competizione crescente e di ambienti operativi più complessi. Anche se diffidiamo delle società che cercano di aumentare gli utili esclusivamente tagliando i costi, riteniamo che questi programmi possano favorire una redditività notevolmente più alta una volta concluso il 2022 e che potrebbero creare opportunità sul piano dell'errata valutazione dei prezzi.

In sintesi

Secondo noi, la sovraperformance del settore tecnologico nel 2023 sarà meno ampia e lineare rispetto agli ultimi anni. Anziché seguire un orientamento value o growth, o limitarsi semplicemente a individuare tematiche di investimento, riteniamo che i rendimenti provengano più facilmente dalla selezione dei titoli. Una comprovata capacità di comprendere le aspettative di crescita e una buona disciplina nelle valutazioni potrebbero essere persino più importanti della determinazione dei rendimenti dei titoli tecnologici.

La tecnologia è la scienza della risoluzione dei problemi e la trasformazione digitale è ancora nelle fasi iniziali, con molte sfide da affrontare. Manteniamo l'obiettivo di individuare i leader tecnologici globali del futuro, puntando su società tecnologiche di alta qualità che stanno conquistando terreno su mercati con potenziale di crescita. In linea con il nostro approccio di investimento, in genere queste società vantano una solida disciplina, investendo solo dove esiste la possibilità di incrementare i rendimenti sul capitale investito.

 

*Fonte: Refinitiv Datastream. MSCI ACWI Information Technology Index, rendimenti dei prezzi in dollari USA per l'anno solare 2021 e da inizio anno all'8 dicembre 2022. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

Bilancio: rendiconto finanziario che riepiloga le attività, le passività e il patrimonio netto in un determinato momento.

Ciclo rialzista (o toro): si verifica quando gli asset o i titoli, come le azioni, registrano una crescita per un periodo di tempo prolungato. È l’opposto di un mercato ribassista (o orso).

Meccanismo di attualizzazione: gli operatori del mercato azionario tengono conto di tutte le informazioni disponibili e degli eventi, attuali e futuri, nelle loro valutazioni e per il loro posizionamento.

Revisione degli utili: gli analisti rivedono al rialzo o al ribasso le previsioni degli utili di una società in base alle loro previsioni di crescita e redditività.

Normalizzazione della politica monetaria:graduale eliminazione delle politiche monetarie non convenzionali delle banche centrali (tassi d'interesse zero o bassi e acquisto di titoli di Stato a breve termine) messe in atto per stimolare l'economia globale dopo la crisi finanziaria globale del 2008.

Stimoli monetari: azioni delle banche centrali volte ad aumentare l'offerta di moneta e a ridurre i costi di finanziamento per stimolare la crescita economica.

Multiplo: indicatore utilizzato per valutare società comparabili in base agli stessi parametri finanziari. Uno dei più comuni per le azioni è il rapporto prezzo-utili.

Effetto moltiplicatore: si riferisce a politiche del governo che hanno sull'economia un effetto più ampio rispetto al valore nominale della spesa, ad es. quando si apportano modifiche ai tassi di interesse e all'offerta di moneta attraverso la politica monetaria o la spesa pubblica e alle tasse attraverso la politica fiscale.

Stile value/growth:: gli investitori value cercano società che, secondo loro, sono sottovalutate dal mercato e, pertanto, ritengono che il prezzo delle loro azioni aumenterà, mentre gli investitori growth puntano su società i cui utili prevedibilmente cresceranno a un tasso superiore alla media rispetto al resto del mercato, ritenendo pertanto che il prezzo delle loro azioni aumenterà di valore.

INFORMAZIONI IMPORTANTI

I settori tecnologici potrebbero essere notevolmente influenzati dall'obsolescenza della tecnologia esistente, dai brevi cicli di prodotto, dal calo dei prezzi e dei profitti, dalla competizione di nuovi operatori sul mercato e dalle condizioni economiche generali. Un investimento concentrato in un unico settore potrebbe essere più volatile della performance di investimenti meno concentrati e del mercato nel suo complesso.

I titoli esteri  sono soggetti a ulteriori rischi, tra cui oscillazioni valutarie, incertezze politiche ed economiche, aumento della volatilità, calo della liquidità e differenze negli standard di reporting finanziario e informativo, tutti amplificati nei mercati emergenti.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri soggetti/team di Janus Henderson Investors. Eventuali titoli, fondi, settori e indici citati nel presente articolo non costituiscono né fanno parte di alcuna offerta o invito all'acquisto o alla vendita.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Specific risks
  • Le Azioni/Quote possono perdere valore rapidamente e normalmente implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo si concentra su determinati settori o temi d’investimento e potrebbe risentire pesantemente di fattori quali eventuali variazioni ai regolamenti governativi, una maggiore competizione nei prezzi, progressi tecnologici ed altri eventi negativi.
  • Il Fondo si attiene a un approccio d’investimento sostenibile, il che potrebbe condurlo ad essere sovrappesato e/o sottopesato in alcuni settori e pertanto ad ottenere performance diverse da quelli di fondi con obiettivi analoghi, ma che non si avvalgono di criteri d’investimento sostenibile per la selezione dei titoli.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attività in valute diverse da quella di base del Fondo, o l’investitore detenga azioni/quote in un’altra valuta (a meno che non siano “coperte”, ossia mitigate dall’assunzione di una posizione di compensazione in un titolo correlato), il valore dell’investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Quando il Fondo, o una classe di azioni/quote, cerca di mitigare le oscillazioni dei tassi di cambio di una valuta rispetto alla valuta di base (copertura), la strategia di copertura stessa può avere un impatto positivo o negativo sul valore del Fondo a causa delle differenze nei tassi di interesse a breve termine tra le valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Specific risks
  • Le Azioni/Quote possono perdere valore rapidamente e normalmente implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo si concentra su determinati settori o temi d’investimento e potrebbe risentire pesantemente di fattori quali eventuali variazioni ai regolamenti governativi, una maggiore competizione nei prezzi, progressi tecnologici ed altri eventi negativi.
  • Questo Fondo può avere un portafoglio particolarmente concentrato rispetto al suo universo d’investimento o altri fondi del settore. Un evento sfavorevole riguardante anche un numero ridotto di partecipazioni potrebbe creare una notevole volatilità o perdite per il Fondo.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attività in valute diverse da quella di base del Fondo, o l’investitore detenga azioni/quote in un’altra valuta (a meno che non siano “coperte”, ossia mitigate dall’assunzione di una posizione di compensazione in un titolo correlato), il valore dell’investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Quando il Fondo, o una classe di azioni/quote, cerca di mitigare le oscillazioni dei tassi di cambio di una valuta rispetto alla valuta di base (copertura), la strategia di copertura stessa può avere un impatto positivo o negativo sul valore del Fondo a causa delle differenze nei tassi di interesse a breve termine tra le valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.