Il mercato ribassista delle biotecnologie e la sua rapida ripresa: una spiegazione
Il Gestore di portafoglio Andy Acker partecipa a una tavola rotonda durante la conferenza Accelerating Bio-Innovation 2024 a Cambridge, in Inghilterra. Nel corso del dibattito ospitato da Terry Coyne, direttore finanziario di Royalty Pharma, affiancato dagli investitori Rajiv Kaul e Phill Gross, Acker illustra i fattori che hanno causato uno dei peggiori ribassi del settore biotecnologico dal 2021 e spiega perché, secondo lui, il sell-off è quasi giunto al termine.
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In sintesi
- L'entusiasmo per i farmaci contro il COVID-19 ha portato le valutazioni di molti titoli biotecnologici a livelli insostenibili nel 2020, portando il settore verso uno dei peggiori ribassi della storia.
- Ora molte valutazioni sono ai minimi storici, anche se nel settore biotech l'innovazione accelera.
- Questa combinazione di fattori, oltre alla fine del ciclo di rapidi rialzi dei tassi negli Stati Uniti, secondo noi potrebbe contribuire alla ripresa del biotech iniziata a fine 2023.
INFORMAZIONI IMPORTANTI
Le attività del settore sanitario sono fortemente regolamentate ed esposte ai tassi di rimborso, nonché all'approvazione governativa dei prodotti e servizi, tutti fattori in grado di incidere in misura sostanziale sui prezzi e la disponibilità; inoltre, possono subire gli effetti dell'obsolescenza rapida e della scadenza dei brevetti.
Gli investimenti concentrati in un unico settore, industria o regione saranno più sensibili ai fattori che influiscono su tale gruppo e potrebbero essere più volatili rispetto a investimenti meno concentrati o al mercato nel suo complesso.
1 L'SPDR® S&P® Biotech ETF (XBI), concepito per corrispondere alla performance di una versione modifica equiponderata dell'indice S&P® Biotechnology Select IndustryTM.
JHI
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Terry Coyne: Ora passiamo a esaminare il settore e il sentiment. Il 2022 è stato un anno molto difficile per il biotech; neanche il 2023 è stato facile, quanto meno la prima metà. Verso fine anno [2023], sembra che si sia delineato un cambiamento. Quindi, la mia domanda per te, Andy, è questa: che cosa è cambiato? E perché questo settore è così ciclico?
Andy Acker: Penso che molto dipenda dalla psicologia umana. Quello che è successo ultimamente, se ripensiamo al 2020, è stato incredibile, per contrastare il COVID-19. Durante la pandemia globale, il biotech è stato in prima linea in questa lotta, se pensiamo che prima ci volevano circa 10 anni per sviluppare un vaccino. Nella migliore delle ipotesi c'erano voluti quattro anni, e invece due aziende, Moderna e BioNTech insieme a Pfizer, sono riuscite a produrre vaccini altamente efficaci in un periodo che si avvicina più a 10 mesi che a 10 anni. E questo, probabilmente, ha salvato milioni di vite. Credo che l'eccitazione, l'entusiasmo a cui abbiamo assistito, che sta accelerando l'innovazione nel settore, siano evidenti per chiunque al mondo.
E questo ha generato un grande entusiasmo per il biotech. Nella mia carriera non avevo mai assistito a una tale apertura da parte dei finanziatori. E questo è sia un bene che un male, perché sono state finanziate molte aziende che, probabilmente, non avrebbero mai dovuto esserlo. Se si pensa alle opportunità per le aziende di successo... poniamo che qualcuno abbia un'idea vincente... probabilmente ci sarà spazio per due o tre aziende, ma non per otto o dieci. E invece, al punto in cui eravamo arrivati anche la settima e l'ottava ottenevano finanziamenti.
Le valutazioni avevano raggiunto livelli senza precedenti in termini di IPO [offerte pubbliche iniziali]. C'erano aziende che avevano ancora dati preclinici – nessun dato clinico, a nessun livello – che venivano valutate miliardi di dollari. Penso che serva una certa esperienza per capire che questo non è normale, e molti degli investitori del biotech erano relativamente inesperti. Chi ha iniziato a investire nel biotech "solo" dieci anni fa, ha visto solo un mercato rialzista. L'XBI1 è aumentato di 5 volte in quel periodo di 10 anni; non c'era mai stata una fase ribassista prima.
Rajiv Kaul: E tassi di interesse davvero bassi.
Acker: Sì, e poi ci sono stati i tassi di interesse a zero. Quindi, mettendo insieme tutti questi fattori, la gente non avrebbe mai pensato che il 90% di questi farmaci sarebbe stata un fallimento. Quello che è successo, com'era inevitabile, è che molti di quei farmaci non hanno avuto successo o hanno avuto dati clinici negativi, e molti investitori generalisti diversificati che erano entrati nel biotech non sapevano esattamente cosa avessero in mano e hanno iniziato a perdere soldi, prima di ritirarli tutti. Quindi, tutti i soldi che erano stati destinati al biotech sono stati prelevati in fretta e furia, e questa cosa è durata circa 30 mesi. Credo che si possa paragonare a una specie di inverno nucleare per le biotecnologie.
Probabilmente abbiamo toccato il fondo a fine ottobre [2023], quando abbiamo raggiunto il picco con 232 titoli scambiati al di sotto dei livelli di liquidità nei loro bilanci. È un numero incredibile. Questo significa che queste società sono state valutate a un valore negativo. Avendo investito i loro soldi ... avevano più valore come banca che per la loro ricerca, per aver sviluppato un farmaco. Quindi, anche questo ha creato una situazione abbastanza folle agli estremi, sul fronte opposto.
Credo che la ragione principale dell'inversione di rotta sia, innanzitutto, il cambio di regime dei tassi di interesse. Per cui ora la Fed [Federal Reserve], anziché aumentare i tassi al ritmo più rapido di sempre ha dichiarato che non alzerà più i tassi, ma proverà ad abbassarli. Storicamente, i tassi di interesse non sono sempre stati così correlati al biotech, ma ultimamente questo è stato sicuramente un aspetto importante. Quindi, c'è stato un grande cambiamento.
La seconda parte riguarda l'attività di M&A [fusioni e acquisizioni]. Quando le valutazioni sono molto basse e nel contesto storico i tassi di interesse sono ancora relativamente bassi, e l'innovazione è inarrestabile... forse non molti lo sanno, ma l'anno scorso è stato il primo di sempre in termini di approvazione di nuovi prodotti negli Stati Uniti, con 73 nuovi farmaci approvati. Questo è di gran lunga un massimo storico. Quindi, abbiamo avuto un anno con innovazioni record e valutazioni ai minimi storici, e alcune aziende farmaceutiche dovevano necessariamente innovare perché stavano affrontando il duplice problema delle scadenze dei brevetti entro la fine del decennio, il che ha una certa rilevanza per diverse aziende, e poi ora c'è il nuovo disegno di legge IRA [Inflation Reduction Act], che potrebbe avere un impatto anche sulle aziende che devono gestire la pressione della concorrenza sui prezzi.
Quindi, tutti questi fattori hanno portato a un aumento significativo dell'attività di fusione e acquisizione. Solo nel quarto trimestre dello scorso anno [2023], ci sono state nove operazioni per oltre 1 miliardo di dollari; nell'anno credo che siano state 22, con oltre 140 miliardi di dollari in operazioni superiori al miliardo. Si tratta di un numero doppio rispetto a qualsiasi [anno] dell'ultimo decennio. Quindi, siamo in uno scenario del tutto irrazionale. I tassi di interesse scendono, le operazioni di M&A aumentano. Si può guadagnare davvero con il biotech. E questo suscita interesse. Nel 1° trimestre [2024] non ci sono state molte IPO, solo qualcuna. Ma abbiamo avuto tonnellate di secondarie [offerte di azioni secondarie], accordi PIPE [investimenti privati in azioni pubbliche] ... quindi, un mucchio di finanziamenti. Dunque, le aziende sono ancora in grado di ottenere capitali, e questo genera un certo entusiasmo.
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Comunicazione di Marketing.