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Emergenza climatica – il settore degli investimenti può fare la differenza

Amarachi Seery, Sustainability Analyst, fa chiarezza sull’ultimo report dell’IPCC che illustra la gravità dell’attuale situazione climatica.

17 ago 2021
4 minuti di lettura

In sintesi

  • Le autorità normative devono prendere parte alla lotta al cambiamento climatico. In Europa sono già state introdotte misure per favorire la trasparenza e ridurre il greenwashing nel settore degli investimenti; di conseguenza si è assistito a un incremento della domanda di prodotti incentrati sulla sostenibilità.
  • La neutralità carbonica è un obiettivo cardine e per raggiungerla è necessario l’impegno di tutte le aziende, indipendentemente dal settore di competenza. La certificazione carbon neutral può fungere da garanzia sulla conformità di un’azienda ai protocolli di azzeramento delle emissioni nette.
  • Vi sono grandi aspettative in vista della conferenza COP26 in cui i leader globali discuteranno di importanti modifiche alle politiche, al fine di fronteggiare il cambiamento climatico. Crediamo si tratti di un'occasione per prendere parte a qualcosa di epocale.

Di recente l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha pubblicato il primo volume del Sesto Rapporto di Valutazione da cui emerge un quadro tetro. Invito chiunque a leggerne quantomeno i titoli, che illustrano con un linguaggio chiaro e semplice l’entità dell’emergenza climatica che ci troviamo ad affrontare come specie.

Gli scienziati altamente qualificati del Gruppo di Lavoro I non si sono curati di addolcire la pillola e hanno messo nero su bianco una verità che molti di noi tentano di ignorare: il cambiamento climatico è già una realtà e se non modifichiamo il nostro modo di vivere non farà altro che peggiorare. Esempi lampanti sono le alluvioni improvvise verificatesi a Londra, nella provincia cinese dell’Hubei, in Germania e in molte altre parti del mondo negli ultimi due mesi. Inoltre, gli incendi hanno devastato ampie aree di Stati Uniti, Algeria, Grecia, Russia e vari altri Paesi. Attualmente i nostri colleghi, amici e familiari risentono del cambiamento climatico. Nel momento in cui scrivo, numerosi dipendenti di Janus Henderson a Denver, Colorado, devono fare i conti per il secondo anno consecutivo con l’inquinamento dell’aria dovuto agli incendi. Alcuni sono stati costretti a limitare il tempo trascorso fuori casa e sono stati affetti da mal di gola e difficoltà respiratorie.

Per tutta la mia carriera ho ricoperto ruoli nell’ambito della sostenibilità, pertanto sono affranta, poiché dal report dell’IPCC si evince chiaramente che questa situazione potrebbe essere la nuova norma e il tempo per trovare una soluzione è quasi scaduto. In ogni caso, dedicarsi alla sostenibilità significa essere ottimisti malgrado il nostro lavoro venga spesso deriso. Quando ho iniziato, nel 2004, sono stata etichettata come una pazza che “abbraccia gli alberi” e “indossa i sandali” e mi è stato detto senza mezze misure che per me in quest’ambito non ci sarebbe stato futuro. Come sono cambiate le cose da allora.

Non è facile leggere il report (circa 4000 pagine) integrale. Sebbene sia indirizzato alle autorità, contiene anche informazioni interessanti per gli investitori.

  1. Le autorità normative devono prendere parte alla lotta al cambiamento climatico: Il report dell’IPCC è espressamente destinato alle autorità normative poiché gli esperti dell’organizzazione sono consapevoli di come occorrano cambiamenti su larga scala. Quanto all’universo degli investimenti, l’UE ha introdotto il Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR) e una tassonomia per le attività sostenibili. Tali disposizioni obbligano gli asset manager a standardizzare l’informativa circa l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) e quindi contribuiscono a migliorare la trasparenza e a ridurre i casi di greenwashing (offerta di informazioni fuorvianti su iniziative ESG). Di conseguenza, la domanda di prodotti incentrati sui fattori ambientali e sociali o mirati ad accrescere la sostenibilità degli investimenti (come definiti agli articoli 8 e 9 del SFDR dell’UE) è nettamente aumentata.
  2. È fondamentale raggiungere la neutralità carbonica: Il report dell’IPCC ricorre a dati scientifici per dimostrare la necessità di azzerare le emissioni nette di carbonio in ogni ambito prima del 2050. Non è un’impresa facile. Altrimenti ci saremmo già riusciti. Perché la lotta al cambiamento climatico dia i frutti sperati è essenziale che le emissioni nette di carbonio delle aziende di tutto il mondo si mantengano a zero. Un traguardo raggiungibile mediante un mix di misure tra cui la minimizzazione dei consumi, l’acquisto di energia rinnovabile e certificati di compensazione, nonché di crediti di carbonio nell’ambito di progetti per la riduzione delle emissioni di CO2 certificati da enti indipendenti. Numerose organizzazioni puntano a conformarsi al CarbonNeutral Protocol in modo da ottenere la certificazione di neutralità carbonica, garanzia che una società sia effettivamente riuscita ad azzerare le emissioni nette. Janus Henderson è orgogliosa di essere CarbonNeutral® dal 2007*.
  3. La collaborazione è centrale nella lotta al cambiamento climatico: Vista la portata della crisi climatica odierna, è impensabile che possa essere risolta da una singola azienda. È fondamentale una collaborazione inter- e intra-settoriale. In virtù dell’impegno alla promozione degli investimenti sostenibili, Janus Henderson è coinvolta in molteplici iniziative ESG in qualità di membro, sostenitore o consulente. Si prega di consultare la sezione ESG del sito della società per ulteriori informazioni.

C’è ancora molto da fare per arginare il cambiamento climatico e il quadro appare poco incoraggiante, ma siamo ottimisti e crediamo che le problematiche attuali siano risolvibili. Gli scienziati dei gruppi di lavoro dell’IPCC sono dello stesso parere, altrimenti non continuerebbero a stilare report e a condurre ricerche (nella maggior parte dei casi su base volontaria). Vi sono grandi aspettative in vista della Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP26) che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021. Per l’occasione i leader globali discuteranno di importanti modifiche alle politiche al fine di fronteggiare il cambiamento climatico. Crediamo sia un'opportunità per prendere parte a qualcosa di epocale e siamo pronti a dare il nostro contributo.

 

*Janus Henderson Investors è certificata CarbonNeutral® dal 2017 e Henderson Global Investors da prima di tale data.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

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