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JH Explorer in Sweden: Sunrise on green steel

Il gestore di portafoglio Tal Lomnitzer ha assistito con interesse alla produzione dell'acciaio green in un recente viaggio alla scoperta del progetto HYBRIT in Svezia.

Tal Lomnitzer, CFA

Tal Lomnitzer, CFA

Gestore degli investimenti senior


3 ottobre 2022
3 minuti di lettura

In sintesi

  • L'industria siderurgica globale è responsabile di circa il 7% delle emissioni globali di CO2 a causa dell'utilizzo del carbone coke negli altiforni.
  • L'acciaio verde può essere realizzato utilizzando come agente riducente l'idrogeno al posto del carbone coke, generando così H2O come sottoprodotto invece di CO2.
La serie JH Explorer segue i nostri team di investimento in tutto il mondo e condivide la loro ricerca sul campo a livello di Paese e di società.

 

Luleå in far Northern Sweden is worth visiting as a tourist for the ‘midnight sun’ in the peak of summer when the sun does not set – instead one gets hours of sunset when it would normally be dark.  My visit was purely work related to see a different kind of sunset – that of the way steel is currently produced.  The objective of my visit was to see the production of truly green, carbon-free steel at the HYBRIT pilot project, a joint venture between Swedish steel manufacturer SSAB, renewable power producer Vattenfall and high-quality iron ore producer LKAB. The HYBRIT technology used could potentially reduce Sweden’s total CO2 emissions by at least 10%, but more importantly could lead to a reduction in emissions from iron and steel production globally.*

L’impianto siderurgico SSAB, nella città di Luleå, utilizza pellet di minerale ferroso di elevata qualità, li brucia con carbone da coke per rimuovere l’ossigeno, e ottiene così puro ferro fuso e diossido di carbonio. A causa del sistema di produzione degli altiforni basato sul carbone da coke, l’industria siderurgica mondiale è responsabile di circa il 7% delle emissioni globali di CO2**. Ecco perché ero così entusiasta all’idea di visitare un impianto che usa idrogeno anziché carbone da coke come agente riducente.

La produzione di ferro fuso è la stessa, ma il sottoprodotto è rappresentato da H2O e non da CO2. Si tratta quindi realmente di “acciaio verde”, poiché l’idrogeno utilizzato è idrogeno green, prodotto con energia elettrica rinnovabile. Ero stupito di scoprire che nel nord della Svezia si possono produrre circa 20 terawattora di energia elettrica rinnovabile in eccesso, destinati alla produzione di idrogeno per alimentare questo processo. Con questa energia si può produrre una grande quantità di idrogeno verde. È sicuramente una buona notizia, poiché avremo bisogno di molto acciaio per costruire impianti eolici, fotovoltaici e infrastrutture di rete per alimentare una futura economia decarbonizzata ed elettrificata. Abbiamo i mezzi per farlo e in Svezia ho scoperto una produzione siderurgica con un'impronta ambientale minima.

È così emozionante: mi sembra di aver intravisto il futuro e assistito alla nascita di una nuova industria siderurgica.

Addio agli altiforni: ecco il vecchio altoforno che sarà sostituito da un forno elettrico ad arco per fondere bricchette utilizzando energia rinnovabile.

Tengo nel palmo della mano una mattonella di ferro puro prodotta senza combustibili fossili.

Foto per gentile concessione di Tal Lomnitzer, utilizzate con autorizzazione.

*https://www.hybritdevelopment.se/en

**Rapporto sul divario delle emissioni ONU 2020.

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