I titoli del settore sanitario mostrano segni di forza
Nelle sue prospettive di investimento per il 2023, il gestore di portafoglio Andy Acker afferma che, grazie alle sue qualità difensive, il settore sanitario potrebbe sovraperformare il mercato azionario in generale in uno scenario di potenziale rallentamento economico, mentre le biotecnologie potrebbero offrire opportunità di crescita.

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In sintesi
- Durante le recessioni passate, il settore sanitario ha contribuito ad attutire gli effetti dell'ampio sell-off del mercato azionario.
- Grazie al potere di determinazione dei prezzi dei settori della biofarmaceutica e dell'assistenza gestita, alla crescente richiesta di assistenza sanitaria e alla diffusione di terapie complesse, il settore potrebbe tornare a rappresentare un porto sicuro per gli investitori se la crescita economica continuerà a rallentare nel 2023.
- Allo stesso tempo, i progressi nel campo della medicina mettono a disposizione terapie e dispositivi innovativi, offrendo agli investitori la possibilità di accedere a una crescita significativa.
Storicamente, nei periodi di flessione il settore sanitario tende a sovraperformare il mercato azionario in generale. Anche nel 2022 abbiamo assistito a questo trend, con lo S&P 500® Health Care Sector che ha registrato un -3,4% a metà novembre, rispetto al -15,6% dell'indice S&P 500®.1 Mentre ci avviciniamo al 2023, in un contesto in cui l'inflazione è ancora ai massimi storici e le banche centrali alzano aggressivamente i tassi per cercare di domarla, riteniamo che gli investitori potrebbero continuare a orientarsi verso settori difensivi come quello sanitario.
L'assistenza sanitaria e la farmaceutica mostrano il loro potere di determinazione dei prezzi
Fino a oggi, le large cap biofarmaceutiche e i distributori farmaceutici sono stati i motori della resilienza del settore. Molte di queste aziende hanno visibilità sul loro potenziale di guadagno e possono alzare i prezzi per compensare l'aumento dei costi. È probabile che anche il prossimo anno queste caratteristiche continueranno ad attrarre gli investitori. Ad esempio, negli Stati Uniti i fornitori di servizi di assistenza gestita che partecipano al mercato pubblico dell'assicurazione sanitaria e/o offrono piani commerciali attraverso i datori di lavoro hanno aumentato i premi per il 2023 per compensare costi di manodopera e percentuali di ricorso all'assistenza medica potenzialmente più alti, in vista della ripresa delle cure di routine nel post-pandemia.2 Anche la domanda di assicurazione sanitaria sta crescendo: nel 2022 le iscrizioni a Medicare Advantage - un'alternativa del settore privato a Medicare, il programma pubblico di assicurazione sanitaria per gli anziani - sono aumentate dell'8% e ora coprono il 48% di tutti i beneficiari di Medicare, un numero che, stando alle previsioni, salirà al 61% entro il 2032.3
Nel frattempo, la resilienza delle domanda ha permesso alle aziende farmaceutiche di alzare i prezzi al livello o al di sopra del tasso di inflazione.4 E anche se l'Inflation Reduction Act, convertito in legge ad agosto, limiterà l'aumento del prezzo dei farmaci nel programma Medicare a partire dal prossimo anno, il limite è pari all'inflazione. A nostro parere la legislazione, che include altre disposizioni relative ai prezzi dei farmaci, dovrebbe essere gestibile per il settore (con un costo pari a circa il 2% dei ricavi totali dei farmaci in 10 anni, secondo le stime). Inoltre, elimina l'incertezza sulla riforma dei prezzi dei farmaci, che ha pesato sul settore biofarmaceutico per quasi sei anni. Nel frattempo, nuovi farmaci iniettabili e biosimilari stanno avvantaggiando i distributori farmaceutici, che su questi trattamenti complessi realizzano margini di profitto più alti rispetto ai farmaci orali di marca.
Pertanto, anche se le principali economie entreranno in recessione nel 2023, riteniamo che il settore sanitario possa rappresentare un porto sicuro per gli investitori. In passato, nei mesi che hanno preceduto e durante le fasi di flessione economica il settore ha sovraperformato. Potrebbe accadere di nuovo.
Figura 1: nelle recessioni passate, il settore sanitario ha sovraperformato

Fonte: Bloomberg, NBER. Nota: i dati riflettono i rendimenti da picco a minimo durante i periodi di recessione, come indicato dal National Bureau of Economic Research (NBER). Le date sono da luglio 1990 a marzo 1991; da marzo 2001 a novembre 2001; da dicembre 2007 a giugno 2009 e da febbraio 2020 ad aprile 2020. Le performance passate non sono una garanzia dei rendimenti futuri. La performance dell'indice non tiene conto delle spese di gestione del portafoglio, poiché l'indice non è gestito e non è disponibile per investimenti diretti.
Tuttavia, per ridurre al minimo la volatilità gli investitori dovranno essere selettivi, poiché non tutte le aree del settore sanitario sono state resilienti come quelle citate sopra nello scenario inflazionistico attuale. Nel terzo trimestre 2022, alcuni ospedali e altri fornitori di servizi sanitari hanno ridotto la guidance sugli utili a causa delle incertezze sul costo del lavoro. Anche le società tecnologiche del settore sanitario, le cui valutazioni sono fortemente aumentate durante il primo boom digitale innescato dalla pandemia, hanno risentito del fatto che l'aumento dei tassi fa diminuire il valore dei flussi di cassa di queste società (che in genere vengono realizzati in futuro). In un contesto di forte concorrenza, alcune aziende di tecnologia medica non sono riuscite a far fronte all'aumento dei prezzi.
Buone prospettive per il biotech
Anche se la crescita economica rallenta, il settore continua a innovare e molti progressi si dimostrano troppo importanti per essere ignorati dagli investitori. Questa dinamica ha caratterizzato, in particolare, le aziende biotecnologiche a piccola e media capitalizzazione. Dall'inizio del 2021 e per tutta la prima metà del 2022, questi titoli hanno attraversato il peggior periodo di sottoperformance relativa mai registrato, poiché le difficoltà nei test clinici, l'incertezza normativa e le preoccupazioni per la riforma dei prezzi dei farmaci si sono scontrate con l'aumento dei tassi di interesse.5 L'ondata di vendite ha portato centinaia di aziende a scambiare al di sotto del valore della liquidità iscritta in bilancio. A partire da giugno, tuttavia, il sentiment ha iniziato a cambiare, grazie a una serie di dati positivi di studi clinici in grandi categorie di malattie come il cancro, l'obesità, i vaccini contro la polmonite, le malattie del fegato e il morbo di Alzheimer. In molti casi, i dati hanno evidenziato innovazioni cliniche in aree caratterizzate da un'elevata necessità di cure mediche non soddisfatta, causando un aumento significativo delle azioni e consentendo alle aziende di completare con successo aumenti di capitale.
Anche se l'aumento dei tassi continuerà a rappresentare un ostacolo per il biotech, riteniamo che il sentiment verso il settore sia migliorato e che il mercato continuerà a premiare l'innovazione. Su questo fronte, i prossimi mesi dovrebbero essere piuttosto movimentati. La Food and Drug Administration (FDA), che non ha avuto un commissario permanente per oltre un anno dopo l'insediamento dell'amministrazione Biden nel 2021, ora sta recuperando terreno. Circa una dozzina di domande di nuovi farmaci sono in attesa di essere approvate entro la fine del 2022, per altre 54 l'approvazione è prevista per il 2023. (A metà novembre, la FDA aveva approvato solo 29 nuove terapie per il 2022, rispetto a oltre 40 nello stesso periodo dell'anno precedente).
Figura 2: il 2023 potrebbe essere un anno movimentato sul fronte dell'approvazione di farmaci

Fonte: Food and Drug Administration. Nota: *dati 2022 aggiornati al 17 novembre 2022. I dati del 2023 includono le domande di nuovi farmaci che dovranno essere esaminate nel corso dell'anno.
Alcuni di questi farmaci potrebbero essere rivoluzionari, incluse le prime terapie genetiche per la distrofia muscolare di Duchenne (una condizione genetica fatale che provoca la degenerazione muscolare nei bambini), l'emofilia e l'anemia falciforme. Si sta inoltre lavorando a due nuove terapie in grado di agire sul morbo di Alzheimer e al lancio di un trattamento per l'obesità, con una perdita di peso che si avvicina ai livelli ottenuti con un intervento di bypass gastrico. Altre possibili innovazioni includono una terapia del microbioma, la prima nel suo genere, per l'infezione da C. difficile (una delle principali cause di infezioni contratte in ospedale). Nel frattempo, nel 2023 potrebbero essere introdotti sul mercato nuovi dispositivi medici a elevate prestazioni, tra cui apparecchi migliorati per il monitoraggio continuo del glucosio e sistemi vascolari periferici computerizzati, che potrebbero rimuovere i coaguli di sangue in modo più rapido e sicuro rispetto ai prodotti esistenti.
Il crescente slancio del biotech ha portato alcuni a invocare la ripresa delle offerte pubbliche iniziali nel 2023, dopo che il mercato era stato praticamente chiuso nel 2022. Manteniamo un atteggiamento piuttosto cauto, considerato che lo scenario macroeconomico potrebbe continuare a esercitare pressioni sul mercato. Riteniamo che sia importante puntare su aziende con profili di rischio/rendimento interessanti, ad esempio società che stanno per raggiungere obiettivi importanti, con buone probabilità di successo (ad es. risultati positivi degli studi clinici) o aziende che hanno lanciato di recente farmaci promettenti. Queste aziende saranno probabilmente in grado di raccogliere capitali sui mercati secondari, o potrebbero essere obiettivi di acquisizione interessanti. In effetti, con l'eliminazione delle valutazioni, abbiamo osservato un aumento delle fusioni e acquisizioni nella seconda metà del 2022, una tendenza che potrebbe continuare il prossimo anno e offrire un potenziale rialzo agli investitori.
Più in generale, il settore sanitario continua a scambiare a sconto rispetto allo S&P 500, anche se nel 2022 ha resistito meglio della maggior parte dei settori (cfr. figura 3). Per sfruttare questo sconto, crediamo che per gli investitori sia importante cercare aziende con un'elevata visibilità degli utili, un solido flusso di cassa operativo, prodotti differenziati e/o pipeline promettenti. Questo, oltre a ridurre la volatilità per gli investitori, offrirebbe anche la possibilità di investire nella crescita a lungo termine a quelle che potrebbero rivelarsi valutazioni interessanti.
Figura 3: le valutazioni del settore sanitario restano appetibili

Fonte: Bloomberg, dati relativi al periodo 31 marzo 1993 - 31 ottobre 2022. Nota: i dati sono trimestrali, tranne che per il quarto trimestre 2022, per cui sono stati usati dati mensili. Rapporto prezzo-utili basato su stime future degli utili a 12 mesi.
1“Nine Changes to Watch in ACA Open Enrollment 2023,” Kaiser Family Foundation. Dati al 27 ottobre 2022.
2 “Medicare Advantage in 2022: Enrollment Update and Key Trends,” Kaiser Family Foundation. Dati al 25 agosto 2022.
3 “Price Increases for Prescription Drugs, 2016-2022,” Assistant Secretary for Planning and Evaluation, Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti. Dati al 30 settembre 2022.
4 Bloomberg, dati dal 31 dicembre 2021 al 18 novembre 2022.
5 Bloomberg, dati dall'8 febbraio 2021 all'11 maggio 2022 e basati sull'indice S&P Biotechnology Select Industry, che rappresenta la porzione del sottosettore biotecnologico dell'indice S&P Total Markets Index.
Il rapporto prezzo/utili (P/E) misura il corso azionario di uno o più titoli all'interno di un portafoglio rispetto all'utile per azione. L'indice S&P 500® riflette la performance dei titoli azionari ad alta capitalizzazione statunitensi e rappresenta la performance generale del mercato azionario statunitense.
La volatilità misura il rischio utilizzando la dispersione dei rendimenti per un determinato investimento.
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