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Come la perdita di peso potrebbe far guadagnare gli investitori

Una nuova generazione di farmaci antiobesità promette di ridurre la morbilità e migliorare i risultati ottenuti per milioni di adulti che incontrano difficoltà nel perdere peso. Il gestore di portafoglio Andy Acker e l’analista di ricerca Luyi Guo illustrano l’importanza di questa innovazione per pazienti e investitori.

How Weight Loss Could Yield Gains for Investors
Andy Acker, CFA

Andy Acker, CFA

Portfolio Manager


Luyi Guo, Ph.D., CFA

Luyi Guo, Ph.D., CFA

Research Analyst


6 giu 2022
5 minuti di lettura

In sintesi

  • Gli attuali farmaci contro l’obesità generano una perdita di peso di circa il 5% nella maggior parte delle persone. Una nuova classe di farmaci potrebbe più che raddoppiare questa percentuale, avvicinandola ai risultati ottenibili con la chirurgia bariatrica.
  • Sono milioni le persone che hanno difficoltà a perdere peso attraverso la dieta e l’esercizio fisico, ma solo una piccola percentuale degli idonei alla terapia farmacologica ricorre all'uso di medicinali. L’efficacia dei nuovi farmaci antiobesità potrebbe cambiare questa situazione.
  • A guidare l’innovazione sono le grandi aziende biofarmaceutiche, e non le società biotecnologiche a piccola capitalizzazione, sottolineando l'importanza di un approccio diversificato alla ricerca della crescita in questo settore.

Sebbene gran parte della ricerca biofarmaceutica odierna si concentri su malattie rare o gravi come il cancro, lo sviluppo di farmaci innovativi si estende a molte categorie di patologie. Una delle scoperte più interessanti degli ultimi 12 mesi riguarda infatti l’obesità. E se solitamente sono le società biotecnologiche a piccola capitalizzazione a guidare l’innovazione farmacologica, in questo caso sono le grandi aziende biofarmaceutiche a fare da capofila nella ricerca scientifica. Questi progressi si verificano in un momento in cui l’aumento dei tassi d’interesse e il potenziale rallentamento dell’economia hanno accresciuto l’attrattiva delle società biofarmaceutiche ricche di liquidità e, a nostro avviso, sono un ottimo esempio del perché gli investitori dovrebbero adottare un approccio diversificato al settore.

Le terapie contro l’obesità stanno facendo grandi passi avanti

Da decenni le persone che hanno difficoltà a perdere peso attraverso la dieta e l’esercizio fisico possono ricorrere a farmaci contro l'obesità. Tuttavia, questi prodotti hanno un effetto limitato, con una perdita di peso intorno al 5% per la maggior parte dei pazienti e con effetti collaterali che ne rendono difficile l’assunzione a lungo termine. L’alternativa, ossia la chirurgia bariatrica, è più efficace ma può comportare complicazioni post-chirurgiche, spesso richiede una perdita di peso precedente all’intervento e non è accessibile alla maggior parte delle persone.

Una nuova generazione di farmaci antiobesità promette di arricchire queste opzioni. Lo scorso anno, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato Wegovy, un’iniezione settimanale di un composto che imita l’ormone GLP-1, che ha come bersaglio le aree cerebrali che segnalano la sazietà. Negli studi clinici le persone che hanno ricevuto Wegovy hanno perso in media dal 15% al 16% del loro peso corporeo dopo 68 settimane. Gli studi includevano adulti con obesità (definita come indice di massa corporea (IMC) pari o superiore a 30) e adulti con un IMC ≥ 27 e un problema di salute legato al peso, come il colesterolo alto.

Un altro farmaco, la tirzepatide (nome commerciale Mounjaro), è stato recentemente approvato per il diabete e potrebbe essere ancora più promettente contro l’obesità. Il mese scorso i dati del primo studio di fase 3 hanno mostrato che le persone obese o in sovrappeso che hanno assunto tirzepatide per 72 settimane hanno registrato una perdita di peso media fino al 22,5% (oltre 22 chili di perdita di peso). La tirzepatide imita due ormoni che aiutano a regolare la massa corporea e l’assunzione di cibo, e il livello di efficacia dimostrato nello studio di fase 3 si avvicina alla perdita di peso di alcune procedure bariatriche.

Perdita di peso media: farmaci di prima generazione vs. nuovi farmaci

Source: “Anti-obesity drug discovery: advances and challenges,” Nature Reviews Drug Discovery, as of 23 November 2021; European Medicines Agency, as of 10 March 2022; Eli Lilly & Co., as of April 2022.

Nota: i risultati riflettono la variazione del peso corporeo rispetto al valore di riferimento. I risultati della tirzepatide si riferiscono alla dose più alta testata (15 mg).

Opportunità di mercato potenzialmente notevoli

La scienza alla base di questi farmaci continuerà a evolversi, ma la prospettiva è fin da oggi estremamente incoraggiante. Con una perdita di peso media inferiore al 10%, i farmaci antiobesità di vecchia generazione hanno apportato benefici, ma non sono stati sufficienti a modificare in modo sostanziale i risultati in termini di salute. I dati di Wegovy e tirzepatide sono così promettenti che sono in molti a ritenere che ci troviamo alle porte di una nuova era nella cura dell’obesità.

Condividiamo questo punto di vista e siamo convinti che ci possano essere notevoli opportunità nel mercato. Si prevede che entro il 2030 oltre il 40% della popolazione mondiale sarà obesa o in sovrappeso.1 Dal momento che l’eccesso di peso è un fattore che contribuisce a una serie di patologie, tra cui il diabete, le malattie cardiache e il cancro, il costo della cura dei problemi legati all’obesità ammonta a migliaia di miliardi di dollari (USD) all'anno. Si ritiene infatti che ben due terzi di tutti i costi relativi alla cura del diabete siano legati all'obesità.2 Tuttavia, data la scarsa efficacia dei farmaci esistenti e lo stereotipo dominante secondo cui la perdita di peso ha più a che fare con la forza di volontà che con qualcosa di fisiologico, solo una piccola percentuale di persone idonee alla farmacoterapia vi ricorre (circa il 2% negli Stati Uniti.3).

Questa situazione potrebbe cambiare. Pochi mesi dopo il lancio di Wegovy nel giugno 2021, abbiamo condotto un'indagine tra medici di base ed endocrinologi per sondare la loro opinione su questa nuova terapia. Tra gli intervistati, il 40% aveva già prescritto il farmaco e nessuno ha riportato feedback negativi da parte dei pazienti. Riteniamo che questa percentuale possa aumentare, specialmente se la tirzepatide otterrà l’approvazione delle autorità e continuerà a dare risultati positivi.

La copertura assicurativa costituirà un fattore chiave per il tasso di adozione da parte dei pazienti, in particolare nelle aree al di fuori degli Stati Uniti dove il rimborso dei farmaci antiobesità è limitato. Tuttavia, il rapporto beneficio/rischio dei farmaci, in particolare se venisse dimostrato il loro effetto sulla riduzione del tasso di eventi cardiovascolari maggiori, potrebbe portare a una copertura assicurativa più estesa.

Le tradizionali società biofarmaceutiche fanno da capofila: un promemoria per gli investitori

Va notato che i nuovi farmaci contro l’obesità sono sviluppati da grandi aziende farmaceutiche, che hanno trascorso decenni a studiare gli stessi ormoni per il trattamento del diabete. Data l’entità del fabbisogno insoddisfatto nel campo dell’obesità, questi farmaci potrebbero rappresentare un importante complemento al portafoglio prodotti di queste aziende. Nel nostro sondaggio, i medici hanno dichiarato che più della metà dei loro pazienti è in sovrappeso (55%) e che la dieta e l'esercizio fisico da soli risultano spesso inefficaci. L'obesità, come l'ipertensione, è una malattia cronica e i pazienti che iniziano la cura e sperimentano una perdita di peso e un miglioramento della salute potrebbero assumere i farmaci a lungo termine.

La rivoluzione antiobesità è a nostro avviso un promemoria che ci ricorda la portata delle potenziali opportunità di crescita nel settore sanitario e perché sia importante adottare un approccio diversificato agli investimenti nel settore. Senza dubbio le biotecnologie a piccola capitalizzazione rimarranno leader nell'innovazione farmaceutica, ma in ambito medico i progressi possono realizzarsi ovunque. Con ampie riserve di liquidità, conoscenze approfondite e forza di impatto commerciale, le società biofarmaceutiche a grande capitalizzazione dispongono dei mezzi necessari per aprire grandi percorsi di crescita. Gli investitori con una visione troppo ristretta potrebbero lasciarsi sfuggire una svolta importante.

1"Overcoming obesity: An initial economic analysis", Dobbs, Richard; Sawers, Corinne; Thompson, Fraser; et al., McKinsey Global Institute, novembre 2014.

2"The Heavy Burden of Obesity: The Economics of Prevention", OCSE Health Policy Studies, 2019.

3"Antiobesity drug therapy: An individualized and comprehensive approach", Yael Mauer, MD, MPH, Marcie Parker, PharmD, BCACP e Sangeeta R. Kashyap, MD; Cleveland Clinic Journal of Medicine, agosto 2021.

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    Specific risks
  • Le Azioni/Quote possono perdere valore rapidamente e normalmente implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo si concentra su determinati settori o temi d’investimento e potrebbe risentire pesantemente di fattori quali eventuali variazioni ai regolamenti governativi, una maggiore competizione nei prezzi, progressi tecnologici ed altri eventi negativi.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attività in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (a meno che non siano "coperte"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una sua classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra una valuta e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d’interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
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  • Se il Fondo, o una sua classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra una valuta e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d’interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo può sostenere un livello di costi di operazione più elevato per effetto dell’investimento su mercati caratterizzati da una minore attività di contrattazione o meno sviluppati rispetto a un fondo che investa su mercati più attivi/sviluppati.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.