Opportunità di investimento da shock e sorprese di fine ciclo?
Paul O'Connor, responsabile del Team Multi-Asset con sede nel Regno Unito, affronta il tema dell'incertezza emersa di recente nel settore bancario statunitense ed europeo, nel contesto di un ambiente generale di ciclo maturo.

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In sintesi
- I titoli finanziari in Europa, Giappone e Stati Uniti hanno subito perdite drammatiche a marzo, con forti ribassi anche nel settore petrolifero, minerario e in altri settori più ciclici.
- Le aspettative sono che le banche centrali del mondo occidentale stiano per raggiungere il picco dei tassi d'interesse, con la Federal Reserve statunitense che probabilmente inizierà a tagliare i tassi nella seconda metà del 2023, quando la stabilità finanziaria diventerà una nuova priorità.
- La volatilità di fine ciclo crea opportunità per un'asset allocation attiva, mentre l'aumento del rischio idiosincratico crea opportunità per una selezione attiva dei titoli.
Sebbene il primo trimestre non sia ancora terminato, gli investitori hanno già visto i mercati finanziari passare attraverso tre fasi ben distinte quest'anno. Gennaio è iniziato con il "rally generale", con tutte le principali classi di attivi in rialzo, in quanto il sentimento degli investitori si è spostato verso scenari di soft-landing. Poi, a febbraio, si è assistito a un'ampia inversione di tendenza di questi movimenti, in mezzo a una revisione in senso restrittivo dell'atteggiamento prevalente sui tassi di interesse nelle economie sviluppate. E l'umore è cambiato di nuovo a marzo, quando sono emerse le preoccupazioni per il sistema bancario in Europa e negli Stati Uniti.
Mentre gli asset difensivi e quelli rischiosi si sono mossi all'unisono a gennaio e febbraio, la dispersione delle performance è stata una caratteristica evidente dei mercati globali nelle ultime settimane. In ambito azionario, i titoli finanziari di Europa, Giappone e Stati Uniti hanno subito perdite pesanti finora a marzo, con forti cali anche nel petrolifero, nel minerario e in altri settori più ciclici. Tuttavia, i titoli difensivi e altri asset meno sensibili al ciclo economico sono apparsi decisamente resilienti. Con i titoli di Stato, le obbligazioni investment grade, il debito dei mercati emergenti e l'oro che hanno tutti registrato guadagni a marzo, i portafogli multi asset posizionati in modo più cauto hanno avuto l'opportunità di dimostrare il loro valore agli investitori, in un periodo in cui i titoli bancari hanno creato non pochi grattacapi.
Ripensamento sui tassi
Le crisi scoppiate in alcune banche hanno avuto un brusco impatto sulle aspettative dei tassi di interesse, con gli investitori che hanno giustamente stabilito che i segnali di fragilità affiorati nel settore finanziario potrebbero rendere le banche centrali più caute nell'aumentare i tassi in futuro. Lunedì 13 marzo, il rendimento dei Treasury USA a 2 anni è crollato più che nel lunedì nero del 1987, l'11 settembre o in qualsiasi altro giorno durante la crisi finanziaria globale (GFC) (Allegato 1). Al 15 marzo, le aspettative del mercato sul livello dei tassi d'interesse statunitensi nel quarto trimestre 2023 erano scese di 185 punti base (1,85%) in una sola settimana. Movimenti analoghi, sebbene meno drastici, si sono verificati anche in altre importanti economie sviluppate. Secondo le aspettative attuali, le banche centrali dell'Eurozona, del Regno Unito e degli Stati Uniti sono a 25-50 pb (0,25%-0,5%) dal picco dei rispettivi cicli di rialzo dei tassi, con la Federal Reserve (Fed) statunitense che dovrebbe effettuare qualche taglio nella seconda metà dell'anno.
Allegato 1: La variazione giornaliera più ampia da decenni per i rendimenti dei Treasury USA a 2 anni

Fonte: Bloomberg, Janus Henderson Investors. Dati al 17 marzo 2023.
Data la portata dei movimenti visti nei titoli finanziari, nei tassi di interesse e nelle aree correlate, saremmo cauti nell'estrapolare la recente azione dei prezzi molto oltre, per ora. Per quanto riguarda le banche, ci confortano gli interventi decisi dei governi per fornire liquidità dove necessario. Inoltre, riteniamo che le crisi bancarie di alto profilo degli ultimi giorni riflettano modelli aziendali deboli e, in casi più isolati, processi decisionali discutibili, più che problemi sistemici come quelli connessi alle crisi dei mutui subprime statunitensi e alla successiva crisi finanziaria dell'Eurozona.
Alto rischio idiosincratico
Tuttavia, se da un lato sembra sbagliato interpretare i recenti eventi delle banche statunitensi ed europee come i primi segnali di una grave crisi bancaria globale, dall'altro sarebbe probabilmente altrettanto sbagliato considerarli come situazioni eccezionali all'interno del più ampio sistema finanziario. Gli shock dei tassi di interesse globali dell'ultimo anno circa continuano a produrre effetti sull'economia globale e inevitabilmente causeranno ulteriori danni nel settore bancario e nei mercati del credito. Quindi, anche se non riteniamo che l'ambiente attuale presenti un livello di stress insolitamente elevato nel sistema finanziario, resta comunque un contesto ad alto rischio ciclico e idiosincratico. Dato che lo stress finanziario di solito emerge in modi imprevedibili, gli investitori dovrebbero prepararsi a ulteriori shock e sorprese nei prossimi mesi.
Concordiamo con la direzione generale in cui i tassi di interesse sono stati riprezzati negli ultimi giorni. L'emergere di segnali di stress nel sistema bancario cambia le carte in tavola per la politica monetaria. Nel complesso, da qui in avanti sembra lecito aspettarsi condizioni di prestito più rigide nel settore finanziario e un impatto negativo sulla fiducia e sull'attività delle imprese e dei consumatori. In un contesto finanziariamente così fragile, ci aspettiamo che le banche centrali diano sempre più priorità alla stabilità finanziaria, oltre a perseguire la stabilità dei prezzi. Ciò fa pensare a un'imminente pausa e forse anche a un picco nei cicli dei tassi di interesse in Europa e negli Stati Uniti, in quanto le banche centrali rispettano le incertezze derivanti dal deterioramento delle condizioni di credito e di liquidità nel settore finanziario.
Opportunità nella volatilità
Sebbene la volatilità di mercato di questa settimana abbia creato alcune opportunità tattiche per i partecipanti al mercato agili, il significato strategico dei recenti sviluppi è comunque piuttosto cupo. Tendiamo a interpretare le tensioni emerse in questo periodo nel sistema finanziario come una conferma del fatto che ci troviamo in un regime di mercato tipicamente turbolento di fine ciclo. Questa è la fase del ciclo economico in cui i rialzi dei tassi di interesse iniziano a guadagnare trazione, rallentando la crescita e causando inevitabilmente incidenti finanziari (Allegato 2). Raramente questo periodo è il momento migliore per assumere rischi finanziari. In tale contesto, gli investitori dovrebbero considerare le sfide e le opportunità insite nella gestione della volatilità che caratterizza un ciclo di mercato maturo.
Allegato 2: I titoli azionari in genere faticano quando la Fed allenta la presa e il credito si restringe

Fonte: BoA Global Research, Janus Henderson Investors. Ciclo della Federal Reserve statunitense basato sul rendimento a 2 anni. Ciclo del credito basato sullo spread del credito investment grade. I dati si riferiscono al periodo che va dall'inizio del 1996 al 28 febbraio 2023.
Tuttavia, anche se vediamo motivi per privilegiare le strategie di investimento difensive rispetto a quelle orientate al rischio, riteniamo opportuno fare attenzione a non diventare troppo pessimisti. In tutto lo spazio multi-asset, le valutazioni degli asset sono ora a livelli dai quali gli investitori di solito hanno beneficiato di rendimenti rispettabili sugli investimenti a medio termine (anche se le performance passate non predicono i rendimenti futuri). E la volatilità di mercato, pur essendo probabilmente destinata a rimanere una fonte di frequente disagio per gli investitori nei mesi a venire, può anche essere fonte di grandi opportunità. Gli ampi movimenti di prezzo osservati per alcuni asset finora nel 2023 hanno offerto molte opportunità di manovra tattica sul fronte dell'asset allocation. Inoltre, questa è la fase del ciclo economico in cui l'analisi fondamentale può davvero dare i suoi frutti. Quando il rischio idiosincratico è elevato, gli investitori possono essere ben ricompensati per la capacità di distinguere tra vincenti e perdenti in ambito azionario, nel credito e nell'area degli asset alternativi.
Informazioni importanti
I settori finanziari possono essere molto condizionati dalla regolamentazione governativa ad ampio raggio, esposti a cambiamenti relativamente rapidi a causa delle distinzioni sempre più sfumate tra i segmenti dei servizi, nonché fortemente influenzati dalla disponibilità e dal costo dei fondi di capitale, dalle variazioni dei tassi di interesse, dai tassi di default delle imprese e dei consumatori e dalla concorrenza sui prezzi.
I titoli a reddito fisso sono soggetti al rischio di tasso di interesse, di inflazione, di credito e di default. Il mercato obbligazionario è volatile. Con l'aumento dei tassi di interesse, i prezzi delle obbligazioni di solito diminuiscono, e viceversa. Il rendimento del capitale non è garantito e i prezzi possono diminuire se un emittente non effettua pagamenti puntuali o se la sua solidità creditizia si indebolisce.
La diversificazione non garantisce un profitto né elimina il rischio di subire perdite dall'investimento.
L'indice S&P 500® riflette la performance dei titoli azionari ad alta capitalizzazione statunitensi e rappresenta la performance generale del mercato azionario statunitense.
Il punto base (pb) equivale a 1/100 di un punto percentuale. 1 bp = 0,01%, 100 bp = 1%.
Ciclico: detto di società che vendono beni di consumo discrezionali, come le auto, o settori molto sensibili alle variazioni economiche, come quello minerario. I prezzi delle azioni e delle obbligazioni emesse da società cicliche tendono a essere molto più vulnerabili agli alti e bassi dell’economia rispetto a quelli delle società non cicliche.
Scenari di soft-landing: uno scenario in cui una banca centrale inasprisce la politica monetaria per combattere l'inflazione evitando di provocare una recessione.
Prevalenza di falchi/colombe: in generale, i "falchi" sono coloro che tendono a volere una politica monetaria più rigida per mitigare l'inflazione e la crescita, mentre le "colombe" tendono a volere una politica monetaria più espansiva per stimolare la crescita e l'inflazione.
Asset difensivi: gli asset difensivi sono generalmente quelli che mirano a fornire un flusso di reddito costante e/o stabile.Questi attivi presentano di solito un rischio d'investimento inferiore, con rendimenti più stabili nel breve termine, ma anche un potenziale di guadagno minore nel lungo termine.
Asset rischiosi: strumenti finanziari i cui prezzi possono subire oscillazioni significative (e che quindi comportano un rischio più elevato). Rientrano in questa categoria, per esempio, le azioni, le materie prime, gli immobili e le obbligazioni.
Obbligazioni investment grade: un'obbligazione emessa di norma da governi o società con un rischio percepito di non adempiere gli obblighi di pagamento relativamente basso.La qualità superiore di queste obbligazioni si riflette nei rating creditizi più elevati rispetto alle obbligazioni ritenute a maggior rischio di default, come quelle ad alto rendimento.
Debito dei mercati emergenti: obbligazioni emesse da Paesi in transizione da un'economia a basso reddito e meno sviluppata a una più integrata nell'economia globale e che sta compiendo progressi in aree come la profondità e l'accessibilità dei mercati obbligazionari e azionari e lo sviluppo di moderne istituzioni finanziarie e regolatorie.
Rendimento: Il livello di reddito su un titolo, generalmente espresso in percentuale. Per quanto riguarda le azioni, un parametro comunemente utilizzato è il dividend yield, pari all’importo dei dividendi di ogni azione diviso per il prezzo dell’azione stessa. Nel caso di un’obbligazione, si calcola semplicemente dividendo l’importo della cedola per il prezzo corrente del titolo.
Liquidità: la capacità di acquistare o vendere un determinato titolo o asset sul mercato. Gli asset che possono essere negoziati facilmente sul mercato (senza causare oscillazioni importanti dei prezzi) sono definiti “liquidi”.
Crisi dei mutui subprime statunitensi: la crisi dei mutui subprime statunitensi è stata innescata da un forte calo dei prezzi delle case negli Stati Uniti, dopo il crollo della bolla immobiliare iniziata nel 2007, che ha contribuito alla crisi finanziaria globale del 2007-2008.
Rischio ciclico/idiosincratico: il rischio ciclico è il rischio che i cicli aziendali o altri cicli economici influenzino negativamente i rendimenti di un investimento o di una classe di attivi, oppure gli utili di una singola società.Il rischio idiosincratico è un tipo di rischio d'investimento specifico di un singolo asset o titolo azionario.
Politica monetaria: insieme degli interventi di una banca centrale mirati a influenzare il livello di inflazione e crescita in un'economia. Tra questi rientrano il controllo dei tassi di interesse e l’offerta di moneta.
Volatilità di mercato: la rapidità e l'ampiezza delle oscillazioni positive o negative del prezzo di un portafoglio, un titolo o un indice.Se le oscillazioni di prezzo sono ampie, la volatilità è alta.Se le oscillazioni di prezzo sono più lente e meno ampie, la volatilità è più bassa.Una volatilità più elevata è indice di un rischio d'investimento maggiore.
Ciclo economico: si riferisce alle fluttuazioni dell'economia tra periodi di espansione (crescita) e di contrazione (recessione).
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri soggetti/team di Janus Henderson Investors. Eventuali titoli, fondi, settori e indici citati nel presente articolo non costituiscono né fanno parte di alcuna offerta o invito all'acquisto o alla vendita.
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.
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Comunicazione di Marketing.
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