La selezione dei titoli al termine dell'era del denaro libero
Il gestore di portafoglio Luke Newman analizza le implicazioni del cambiamento nelle dinamiche di mercato per gli investitori long/short.
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In sintesi
- Le pressioni recessive e il rischio di un ciclo di default più elevato hanno portato a un cambiamento nella propensione degli investitori e alla fine degli eccessi speculativi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
- Il ritorno a livelli di dispersione più elevati tra i prezzi dei singoli titoli offre agli stock pickers l'opportunità di reintrodurre tecniche di valutazione che sono state messe da parte per gran parte dell'ultimo decennio.
- I livelli di dispersione più elevati rappresentano un contesto particolarmente interessante per gli investitori long/short in grado di distinguere tra le aziende che prosperano e quelle che invece sono in difficoltà.
I cambiamenti nel paradigma degli investimenti e un contesto di mercato stravolto non sono eventi comuni, ma negli ultimi sei o sette mesi è diventato chiaro che siamo entrati in una nuova era per i mercati e le economie. I livelli contenuti inflazione dell'ultimo decennio sembrano essere alle spalle e siamo entrati in una nuova fase che comporta diverse conseguenze per l'economia e per gli investimenti.
Le possibilità di un ciclo di default e di una recessione sono ora molto reali. Abbiamo visto cambiare l'appetito degli investitori e gli eccessi speculativi degli ultimi anni sono di nuovo alle nostre spalle. I tassi di finanziamento sono ora più alti, ma la sensazione che abbiamo, confermata se indietro nelle nostre carriere di investitori, è che questo sia un contesto molto più normale in cui investire.
Nei mercati azionari, abbiamo assistito a un ritorno a livelli di dispersione più elevati tra i singoli titoli e, di conseguenza, all'opportunità per gli stock pickers di impiegare tecniche e approcci di valutazione che, per gran parte dell'ultimo decennio, sono stati relegati e sostituiti da un unico obiettivo di gestione di un solo fattore, quello dominante dello stile growth che ha dominato i mercati per diverso tempo.
Il dubbio si sposta ora sulla persistenza del nuovo regime: quanto dureranno queste nuove dinamiche all'interno dei mercati azionari e del reddito fisso?
La nostra sensazione è che tutti i responsabili delle politiche nel mondo occidentale, in particolare le banche centrali e i governi, siano desiderosi di allontanarsi in modo permanente dall'era del denaro libero e dei tassi di interesse a zero. E c'è la determinazione, anche se vediamo una pressione sul prodotto interno lordo (PIL) e minacce recessive, di non tornare a un periodo di tassi di interesse negativi o pari a zero in futuro.
E' chiaro, credo, a tutti noi che ci sono state conseguenze indesiderate, sia economiche che sociali, in termini di tendenze alla disuguaglianza causate da queste politiche, e un ritorno ad un'allocazione di risorse di investimento più sensata sarebbe preferibile.Se questa affermazione si rivelasse corretta, dovremmo continuare ad assistere ad un costante incremento di opportunità per i selezionatori di titoli, in particolare per gli investitori long/short che possono trarre vantaggio dal deterioramento delle condizioni e da quelle aziende e società che prosperano in questo contesto.
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Glossario:
Inflazione: il tasso di aumento dei prezzi di beni e servizi in un'economia. L'IPC (indice dei prezzi al consumo) e l'RPI (indice dei prezzi al dettaglio) sono due parametri di uso comune.
Recessione: comunemente si considera recessione una flessione significativa e prolungata dell'attività economica, con almeno due trimestri consecutivi di calo del PIL (prodotto interno lordo).
Default/ciclo di default: il mancato pagamento degli interessi da parte di un debitore (per esempio un emittente di obbligazioni) o la mancata restituzione dell'importo originale prestato alla scadenza. Un periodo del ciclo di mercato in cui i livelli di default aumentano in risposta a condizioni economiche più difficili.
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Comunicazione di Marketing.
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