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Investimenti sostenibili – i decenni decisivi

Molto può succedere in 30 anni. Negli scorsi tre decenni abbiamo assistito a progressi straordinari in ambito scientifico, tecnologico e nella comunicazione. Nello stesso arco di tempo, l’adozione di pratiche sostenibili è diventata una priorità. In occasione del trentesimo anniversario dalla creazione del nostro team Global Sustainable Equity ripercorriamo gli eventi che hanno plasmato i modelli di investimento sostenibile e il mondo in cui viviamo.

Hamish Chamberlayne, CFA

Hamish Chamberlayne, CFA

Head of Global Sustainable Equities | Portfolio Manager


9 set 2021
5 minuti di lettura

In sintesi

  • La crescita demografica e le abitudini dei consumatori nell’attuale modello economico lineare hanno incrementato e intensificato l’utilizzo di risorse, la produzione di rifiuti e i danni ambientali negli ultimi 30 anni
  • Il progresso tecnologico - p.e. Internet, energia pulita e batterie - ha aperto la strada alla diffusione di pratiche efficienti e sostenibili basate su energia rinnovabile, elettrica e sull’innovazione digitale.
  • Riteniamo che il prossimo passo nell’ambito della transizione alla sostenibilità a livello globale consista nel troncare il legame tra crescita e consumo di risorse limitate grazie a un modello economico circolare.

Nel 1987 il documento Our Common Future, conosciuto anche come Rapporto Brundtland, ha introdotto il concetto di investimento sostenibile. L’idea di investimento “responsabile” affonda le sue radici molto più indietro nel tempo, ma è proprio in questo documento commissionato dalle Nazioni Unite che il tema della sostenibilità legata agli investimenti appare per la prima volta. La “sostenibilità” è definita come “uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare le necessità delle generazioni future". È proprio sulla base di tali principi che quattro anni più tardi il team Global Sustainable Equity ha iniziato la sua attività di investimento.

Ai fini della nostra retrospettiva classifichiamo i driver dello sviluppo in tre categorie:

1: Scienza - la crescita dell'aspettativa di vita

Il miglioramento generalizzato del tenore di vita va di pari passo con l’allungamento dell’aspettativa di vita globale. Nel 2011, in media, l’aspettativa di vita era pari a 70 anni e oggi l’Organizzazione mondiale della sanità stima un rialzo a 73 anni.4 Il 2011 è stato anche l’anno in cui due terzi della popolazione mondiale hanno avuto accesso all’acqua potabile. Un dato salito a tre quarti lo scorso anno.

2. Crescita della popolazione - il rovescio della medaglia

Il progresso scientifico ha contribuito all’assetto della popolazione, in rapido incremento e urbanizzazione. La popolazione globale ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti nel 2011 – una crescita di un miliardo rispetto a 12 anni prima – e già allora l’impatto dell’uomo sull’ambiente appariva molto marcato. Attualmente in tutto il mondo si contano 7,8 miliardi di persone e gli effetti della crescita demografica sono più evidenti che mai. L’aumento della popolazione ha incrementato l’utilizzo delle risorse, la produzione di rifiuti e i danni all’ambiente, aspetti esasperati anche dalle abitudini dei consumatori nell’ambito dell’attuale modello economico lineare (take-make-dispose).

Riteniamo che il prossimo passo nell’ambito della transizione alla sostenibilità a livello globale consista nel troncare il legame tra crescita e consumo di risorse limitate grazie a un modello economico circolare.

Ridurre l’inquinamento causato dalla plastica | Janus Henderson InvestorsMeanwhile, atmospheric CO2, which contributes to the warming of the planet, has continued to climb. In May 2013, the Mauna Loa observatory in Hawaii recorded a daily mean CO2 concentration of 400 parts per million for the first time since measurement began in 1958.9 Today that number has risen to 412.97 parts per million. Global warming has caused the polar ice caps to melt at an alarming rate and arctic ice thickness has decreased by 40% since the late 1970’s.10 As a result, extreme weather events – wildfires, hurricanes and flooding – have become more prevalent across the globe.

L’entità e il ritmo dell’impatto dell’uomo sul pianeta sono evidenti. La popolazione è aumentata e come prevedibile anche il consumo delle risorse naturali limitate della Terra. Occorre tener presente che l’utilizzo delle risorse non è omogeneo e milioni di persone vivono tuttora sotto la soglia di povertà. Tuttavia, l’effetto cumulativo è significativo e devastante. Eventi che hanno dato origine alla madre di tutte le domande: “Siamo pronti ad accettare le conseguenze, potenzialmente sgradevoli, e i costi della transizione da un modello economico lineare insostenibile a un’economia circolare basata su energia rinnovabile, elettrica e innovazione digitale?”.

3. Innovazione - le potenziali soluzioni

In 1989, the World Wide Web was created. Little did English scientist and inventor Tim Berners-Lee know at the time, but the Web, or Internet, would change the social landscape forever. Free global communication would soon become prolific and a key driver of social and commercial evolution. Since the late ’90s, individuals, businesses and governments have utilised the Internet to transform communication practices, and in some instances, remove communication barriers altogether.

Un’altra componente importante per la sostenibilità è rappresentata dalle batterie, un segmento interessato da una profonda innovazione durante lo scorso decennio. Per garantire una maggiore penetrazione dell’energia rinnovabile bisogna essere in grado di raccogliere, stoccare e utilizzare l'energia quando necessario. I progressi nella tecnologia delle batterie sono stati quindi fondamentali per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Car pumping fuelDi recente, l’Accordo di Parigi sul clima del 2015 ha fissato ambiziosi target per arginare il riscaldamento globale. Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo i principali Paesi industrializzati hanno introdotto nuove politiche. Regno Unito, USA e UE puntano a raggiungere la neutralità carbonica nel 2050, la Cina aspira a farlo entro il 2060. La tabella di marcia per l’azzeramento delle emissioni nette predisposta nel 2021 dall’Agenzia internazionale dell’energia fissa l’entità e la rapidità dei progressi, nonché la volontà politica, necessarie per passare a un sistema energetico a zero emissioni nette. Ai fini della transizione occorrerà una spesa di almeno 4.000 miliardi di dollari annui nelle tecnologie per l’energia pulita da qui al 2030 e, ad oggi, diversi Paesi hanno destinato somme considerevoli affinché si creino le condizioni per un boom globale e sincronizzato di investimenti di questo genere.

Verso un’economia circolare

Come definito dal Rapporto Bruntland 34 anni fa, lo sviluppo sostenibile risponde alle esigenze del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare le necessità delle generazioni future. Negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a progressi degni di nota sul fronte della sostenibilità; tuttavia, allo stato attuale permangono problematiche importanti e siamo ancora proiettati lungo una spirale negativa, poiché il nostro modello economico resta lineare e dipendente dai combustibili fossili.

Continua

Tuttavia, alcuni segnali sono incoraggianti: in ambito scientifico e tecnologico si registrano costanti passi avanti e aumenta anche la nostra consapevolezza di ciò che occorre per rendere il pianeta sostenibile. Riteniamo che il prossimo passo per garantire una transizione globale votata alla sostenibilità consista nel troncare il legame tra crescita e consumo di risorse limitate grazie a un modello economico circolare. In questo modello l’energia rinnovabile, elettrica e l’innovazione digitale dovranno plasmare il futuro. Per raggiungere l’obiettivo finale occorreranno comunque interventi politici coordinati e una grande forza di volontà di fronte a scelte difficili.

Per 30 anni abbiamo guardato il mondo attraverso la lente della sostenibilità. Crediamo che i cambiamenti necessari si possano concretizzare e che l’innovazione sia la chiave per superare gli ostacoli. A nostro avviso un costante progresso in ambito tecnologico e l’adozione delle tecnologie già disponibili saranno aspetti cruciali per il passaggio a un modello economico circolare.

1Organizzazione mondiale della sanità, Global Vaccine Action Plan

2National Human Genome Research Institute, The Cost of Sequencing a Human Genome, dicembre 2020

3J. Zarocostas, Serious birth defects kill at least three million children a year, febbraio 2006

4Our World In Data, Life Expectancy, ottobre 2019

5Our World in Data, Plastic Pollution, settembre 2018

6National Geographic Society, A Whopping 91 Percent of Plastic Isn’t Recycled, luglio 2019

7Marine Conservation Society, 2021

8World Wide Fund for Nature, settembre 2020

9National Oceanic and Atmospheric Administration, 2021

10Royal Society, Why is Arctic sea ice decreasing while Antarctic sea ice is not?, marzo 2020

11Worldbank, Expanding mobile broadband coverage is lifting millions out of poverty, dicembre 2020

12Accenture, The green behind the cloud, settembre 2020

13International Energy Agency, Renewables Information, agosto 2021

14Carbon Brief, Analysis: How developing nations are driving record growth in solar power, novembre 2017

15Time, How Costa Rica Went 75 Days Using Only Clean Electricity, aprile 2015

16Bloomberg, Renewables Beat Fossil Fuels in EU for First Time Last Year, gennaio 2021

17CNBC, The battery decade: How energy storage could revolutionize industries in the next 10 years, dicembre 2019

18International Energy Agency, Global electric car sales set for further strong growth after 40% rise in 2020, aprile 2021

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