Prendere parte al settore minerario

Il gestore di portafoglio Tal Lomnitzer illustra i driver del cambiamento nel settore minerario e spiega perché le credenziali ESG (ambientali, sociali e di governance) sono così importanti nella transizione verso un futuro digitalizzato, elettrificato e senza combustibili fossili.
In sintesi
- Le società attive nel settore delle risorse naturali devono soddisfare le richieste sempre più complesse dei provider di capitali in termini di pianificazione, trasparenza e rendicontazione delle attività per assicurarsi i fondi per nuovi progetti.
- In un mondo che aspira a un futuro digitale, elettrificato e senza combustibili fossili, le risorse naturali hanno un ruolo complementare ed essenziale.
- Le società che integrano e danno conto di fattori non finanziari come la sostenibilità dovrebbero avere meno difficoltà a reperire capitali.
Viviamo in tempi strani e turbolenti. Il 2020 ci ha messo di fronte alle nostre fragilità ricordandoci che tutto può cambiare da un giorno all’altro. La consapevolezza dell’esistenza di forze naturali invisibili in grado di minacciare seriamente la collettività senza distinzioni di razza, credo e nazionalità amplifica alcuni trend sociali già in atto, in particolare la spinta verso la sostenibilità.
In un mondo sempre più orientato, giustamente, alla sostenibilità, c’è il rischio latente che settori di primaria importanza, come quello delle risorse naturali, risultino svantaggiati nel reperimento di fondi. La Tassonomia Verde dell’Unione Europea (un sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale) di prossima adozione sarà un’importante cartina di tornasole, poiché stabilisce quali investimenti sono in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le società attive nel settore delle risorse naturali devono soddisfare le richieste sempre più complesse dei provider di capitali in termini di pianificazione, trasparenza e rendicontazione delle attività per assicurarsi i fondi per nuovi progetti.

Il ruolo di spicco delle risorse naturali nel perseguimento della sostenibilità
Le risorse naturali sono un tassello fondamentale e imprescindibile dello sviluppo economico. Mentre la domanda di alcune commodity, come carbone e petrolio, sembra destinata a ristagnare e a diminuire nel quadro della decarbonizzazione globale, altre commodity probabilmente saranno sempre più richieste. Gli stimoli “verdi” erogati dai Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per rimediare agli effetti della pandemia di COVID-19 promettono copiosi investimenti nelle energie rinnovabili, le quali necessitano di rame, litio, cobalto, nickel, minerale di ferro, argento e molte altre materie prime.
Quando si tratta di fondi per il settore minerario globale, la disponibilità di capitali può essere valutata sotto diversi punti di vista.
I management societari e gli addetti ai prestiti bancari indicano che le grandi aziende non hanno difficoltà a reperire finanziamenti, ma che, ironicamente, non li richiedono, neppure in presenza di un costo del capitale eccezionalmente basso. Le grandi società hanno infatti risanato i bilanci e si attengono a una rigida disciplina del capitale per evitare di ritrovarsi in una situazione simile a quella del 2015/16, quando i costi di finanziamento salirono alle stelle. Si sarebbe tentati di concludere che un buon modo per ottenere finanziamenti a costi contenuti è non cercarli! Una magra consolazione per le piccole aziende alle prese con nuovi progetti.
Naturalmente il tipo di commodity è una discriminante essenziale per la raccolta di capitale. I vincoli di finanziamento diventano più stringenti quando si ha a che fare con lo sviluppo o lo scambio di combustibili fossili. Al contempo, le pure play attive in altre commodity - ad esempio il rame - riescono a ottenere finanziamenti sempre più consistenti, come Freeport-McMoRan o First Quantum, che hanno ritirato i bond in scadenza nel 2021 e nel 2022 a condizioni interessanti.
La crescente importanza dei fattori ESG
Le società della pre-produzione che trattano un unico asset sono soggette a diverse pressioni e devono provare con dovizia di particolari la validità dei loro progetti sul piano economico, legale, ambientale e sociale. I fattori ESG sono sempre più importanti. In futuro occorrerà avere uno studio di fattibilità positivo, approvazioni governative e permessi ambientali come oggi, ma ogni progetto dovrà anche presentare le proprie credenziali ESG. Standard quantificabili e verificabili in merito a parametri ESG (assimilabili alla classificazione delle riserve e delle risorse minerarie JORC o 43-101), sicurezza, emissioni stimate, informative sulle emissioni di carbonio scope 1, 2 e 3 (cfr. glossario), piani per l’azzeramento delle emissioni nette e l’adesione agli standard nazionali e internazionali sui diritti umani, una gestione sicura dei materiali di risulta (dell’attività estrattiva): sono tutti elementi imprescindibili che devono far parte di un progetto sin dal suo concepimento. Le società junior – società di estrazione di recente costituzione in cerca di risorse naturali, i cui progetti sono di norma alla fase di sviluppo o di esplorazione – che si prefiggono da subito di tenere conto dei fattori non finanziari e di darne debita comunicazione raccoglieranno i frutti del loro impegno quando si tratterà di reperire capitali per portare avanti i loro progetti.

L’esposizione ai rischi, anche in termini geografici, rappresentano vere e proprie sfide per le nuove società minerarie che intraprendono importanti progetti di esplorazione e sviluppo in giurisdizioni critiche.
Trovare i fondi da investire fra la scoperta del giacimento e lo studio di fattibilità può risultare difficile una volta scemato l’entusiasmo iniziale. Tuttavia è in proprio questa fase che una società dovrebbe pensare in modo creativo. In questi casi si potrebbe ricorrere a una fonte di finanziamento alternativa, come la vendita di quote di minoranza a grandi società, pagamenti anticipati o accordi di offtake. Probabilmente in futuro vi saranno grandi aziende minerarie pronte a partecipare a joint venture con una quota molto modesta, con la possibilità di aumentarla previo raggiungimento di determinati traguardi. Sarebbe bello vedere questo tipo di dinamica a livello di progetto anziché a livello di azienda. La raccolta di capitali online è sempre più diffusa, ma è una modalità da valutare attentamente in assenza di clausole di riacquisto.
Finanziamento di progetti: disciplina è la parola d’ordine
Quando si tratta di investire nel comparto minerario, occorre valutare bene tutte le conseguenze. È normale desiderare che un buon progetto possa disporre dei fondi necessari, ma non dimentichiamo che nel momento in cui il settore estrattivo potrà ottenere finanziamenti senza difficoltà, probabilmente, come di norma accade, i prezzi delle commodity inizieranno a vacillare. A un aumento dell’offerta di materie prime spesso segue una flessione dei prezzi – senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare al boom del litio fra il 2014 e il 2018 e al successivo crollo. C’è una bella differenza fra un settore come la tecnologia, in cui un aumento del capitale a disposizione può creare una nuova domanda di nuovi prodotti di cui non sapevamo di aver bisogno, e il settore minerario, che poggia invece in larga misura sulla domanda derivata.
I finanziamenti non creano nuova domanda. Spetta al settore mantenere la disciplina quando c’è ampia disponibilità di capitali, mandando avanti unicamente i progetti migliori ed evitando la tentazione di esagerare, come in passato, solo perché i fondi sono facilmente reperibili. Purtroppo questa è una lezione che spesso viene dimenticata, e serve solo a sottolineare una volta di più l’importanza della longevità di un progetto e dei bassi costi operativi se il progetto spazia su più cicli economici.
È interessante notare che nel settore minerario c’è una crescente disponibilità di capitali per la fase di esplorazione, mentre la fase di sviluppo dei progetti non attira l’interesse degli investitori - forse il modo migliore di procedere per un’azienda junior è allearsi con una società senior che dispone di abbondante liquidità ma non ha in cantiere nuovi progetti. Con questo tipo di collaborazione ci sono maggiori probabilità che i progetti giusti arrivino sul mercato al momento giusto, evitando gli errori del passato. Il processo potrebbe richiedere più tempo, ma come dice un proverbio africano “se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme a qualcuno”.
Glossario:JORC: Il codice Australasian Joint Ore Reserves Committee (JORC) stabilisce gli standard minimi per l’informativa sui risultati dell’esplorazione, sulle risorse minerarie e sulle riserve di minerali grezzi.
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Comunicazione di Marketing.