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Lunga vita all’Affordable Care Act

La Corte Suprema ha respinto l’ultimo tentativo di far abolire la storica legge statunitense che negli ultimi dieci anni ha ampliato la copertura sanitaria degli Americani. L’analista della ricerca Rich Carney spiega che cosa implica questa sentenza per il settore della sanità.

In sintesi

  • La Corte Suprema statunitense ha respinto l’ultimo attacco all’Affordable Care Act (ACA), definendo minimo il rischio di tracollo del sistema sanitario.
  • Anche se in attesa della sentenza i titoli sanitari hanno mostrato una certa volatilità, l’esito era per lo più scontato.
  • A fronte della modesta maggioranza dei Democratici a Washington DC e delle crescenti richieste di assistenza sanitaria da parte dei cittadini tramite l’ACA, crediamo che i legislatori cercheranno anzi di ampliare la copertura, forse favorendo il sistema sanitario.

La morte può attendere – anche per sempre. Giovedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l’ultimo ricorso contro l’Affordable Care Act (ACA), la storica legge statunitense firmata nel 2010 che dà accesso all’assistenza sanitaria a molti Americani.

Con 7 voti favorevoli e 2 contrari, i giudici hanno stabilito che la parte attrice non ha alcun diritto di contestare l’ACA, mettendo fine all’ennesimo tentativo di abrogare e cambiare la legge. Benché le probabilità di far cadere l’ACA fossero esili sin dall’inizio, la formulazione della sentenza ha richiesto diverse sedute della corte.

La reazione del mercato

A lungo termine: una vittoria per la sanità

A nostro parere la conseguenza più importante di questa sentenza è la diminuzione dell’incertezza circa il futuro dell’ACA, che fornisce assistenza sanitaria a 31 milioni di Americani.3 Prevediamo che la legislazione sopravviverà e verrà addirittura ampliata. A marzo il Congresso ha approvato l’American Rescue Plan Act, un pacchetto da 1.900 miliardi di dollari che comprende sussidi supplementari per chi acquista una copertura sanitaria sul mercato dell’ACA. Nei tre mesi appositamente dedicati alla sottoscrizione di un’assicurazione sanitaria, a partire da metà febbraio, un milione di Americani ha aderito all’iniziativa. Gli incentivi termineranno alla fine del 2022, ma i Democratici stanno cercando di rendere permanente il supporto finanziario.

Riteniamo che l’amministrazione Biden continuerà a rafforzare l’ACA, spronando gli stati federali che non l’hanno ancora fatto ad ampliare l’accesso a Medicaid ai sensi della legge. (Medicaid è il programma di assicurazione sanitaria pubblica degli USA per le persone con basso reddito.) Di conseguenza, alcuni titoli del settore sanitario potrebbero patire meno volatilità perché più persone sottoscriveranno un’assicurazione attraverso l’ACA, minore sarà la volontà politica di abrogare la legge. Inoltre, l’ampliamento dell’ACA potrebbe favorire i provider del settore sanitario che aiutano ad amministrare i piani e alimentare la domanda di dispositivi medici, farmaci con ricetta e servizi e prodotti sanitari.

L’ACA ha tuttavia favorito anche la limitazione dei prezzi dei medicinali e delle tariffe ospedaliere e di altri provider. Ma abolire la legge costerebbe parecchio, perché ormai interessa quasi ogni aspetto del sistema sanitario USA e fornisce copertura a milioni di persone. Crediamo quindi valga la pena di non farla morire a breve.

 

1Bloomberg, al 21 settembre 2020.

2Bloomberg, al 17 giugno 2021.

3“Health Coverage Under the Affordable Care Act: Enrollment Trends and State Estimates”, Office of the Assistant Secretary for Planning and Evaluation, Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, 5 giugno 2021.

 

 

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