Tecnologia globale nel 2023: un'opportunità per le aziende più solide
Il gestore di portafoglio Denny Fish spiega come la performance delle singole aziende possa sostituirsi ai fattori macroeconomici come principale driver per il settore tech e perché le imprese resilienti, che cavalcano importanti temi secolari in grado di accrescere il valore, appaiono ben posizionate in vista del 2023.

5 minuti di lettura
In sintesi
- Finché il mercato non avrà una migliore visibilità sull'evoluzione dell'inflazione e dei tassi di interesse, è probabile che le preoccupazioni macroeconomiche continuino a influenzare la traiettoria del settore tecnologico.
- Gran parte delle brutte notizie sono già scontate e gli investitori possono cercare di individuare azioni con quotazioni interessanti, come le piattaforme di Internet resilienti e i produttori di chip posizionati per trarre vantaggio da una ripresa economica.
- Nel 2023, prevediamo che la capacità di una società di incrementare gli utili e difendere i margini tornerà ad essere preponderante nel determinare le sorti del settore tecnologico.
Nel 2022 i fattori macroeconomici sono stati determinanti per l'andamento della tecnologia globale, come per altri settori. Prevediamo che continueranno ad esserlo finché non si avrà una maggiore visibilità sull'evoluzione dell'inflazione e sul suo effetto sui tassi di interesse. Alla luce del profilo di crescita secolare di molte società mega-cap tecnologiche e di Internet, il settore è stato straordinariamente penalizzato dall'aumento senza precedenti dei tassi, che alimentano direttamente il meccanismo di attualizzazione utilizzato per valutare i flussi di cassa futuri di una società. Inoltre, un costo del capitale più alto rappresenta una difficoltà per le società tecnologiche esposte al ciclo, poiché limita sia gli investimenti aziendali di importo elevato che il consumo aggregato nell'insieme dell'economia.
Per lo scenario macroeconomico e i suoi effetti sul settore tecnologico vediamo due possibili alternative nel 2023: la prima è una stretta monetaria aggressiva che supera gli obiettivi dei decisori politici portando a una riduzione degli utili societari e penalizzando ulteriormente i multipli di valutazione dei titoli di crescita, mentre la seconda è una pausa, decisa sapientemente dalle banche centrali, che fornisce una tregua alle valutazioni compresse, ma probabilmente senza offrire un sollievo immediato alle società tecnologiche economicamente sensibili. Nessuno di questi scenari sarà privo di ostacoli per il settore. In effetti, il nostro scenario di riferimento prevede diversi mesi complicati, dato che gli investitori continuano a tenere conto di ogni punto di dati macroeconomici e di ogni parola delle banche centrali.
Posizionarsi per giorni migliori
È importante notare che molte di queste difficoltà sono state scontate, in particolare mediante la compressione dei multipli citata in precedenza. Anche noi attendiamo maggiore chiarezza sull'evoluzione dell'inflazione, dei tassi e dell'economia nel suo complesso, ma non dimentichiamo la natura prospettica dei mercati finanziari. Ciò vale in particolare per il complesso dei semiconduttori. Storicamente le azioni dei produttori di chip tendono a registrare un rally in anticipo rispetto al punto più basso dell'economia, dato che gli investitori anticipano una ripresa della domanda per gli elementi strutturali di un'economia globale sempre più digitalizzata. Pur non essendo imminente, il punto di inflessione si sta avvicinando.
Il rallentamento dell'economia può svolgere un ruolo rigeneratore, in quanto rivela le aziende più deboli e crea le condizioni perché le aziende che godono di un vantaggio competitivo ne escano ancora più forti. Ci aspettiamo che questa dinamica si manifesti negli ecosistemi legati a Internet, poiché le piattaforme di qualità superiore ampliano la loro portata dimostrando ai clienti il valore dei loro servizi.
Rischio e opportunità: due facce della stessa medaglia
Gli investitori devono sempre rimanere vigili per individuare i rischi sottovalutati. Non ricordiamo tuttavia un momento in cui una serie di rischi è stata pienamente apprezzata come è il caso ora. Oltre all'inflazione e al rallentamento dell'economia, c'è la guerra in Europa e gli incessanti tentativi della Cina di gestire la crisi del settore immobiliare e affrontare il COVID-19. Un rischio le cui implicazioni non sono forse state ancora completamente comprese è il tramonto della globalizzazione e una rinnovata spinta verso l'onshoring e il "near-shoring" della produzione tecnologica. Il segmento in cui questa tendenza è più evidente è quello dei semiconduttori. Negli ultimi decenni, la quota globale di chip prodotta negli Stati Uniti e in Europa si è invertita, passando dall'80% al 20%. Sembra che la situazione stia per cambiare, dato che ogni area geografica cerca di assicurarsi la propria fornitura di quella che è, a nostro parere, la risorsa geopolitica più importante del 21o secolo.
La corsa ai chip non riguarda solo i componenti complessi che alimentano l'intelligenza artificiale (IA) e il cloud computing, ma anche i sensori e i controller analogici. L'importanza di questi ultimi è risultata evidente nel corso della pandemia, quando le interruzioni dell'offerta hanno portato alla carenza di componenti critici per la produzione, per cui un unico chip mancante poteva provocare l'arresto di un'intera linea di assemblaggio.
Un altro segmento per cui il rallentamento dell'economia potrebbe rappresentare un'opportunità è il cloud computing. Le suite software e altri servizi basati sul cloud hanno il potenziale per consentire ai clienti aziendali di difendere i margini massimizzando la produttività. Numerosi fornitori di cloud pubblico stanno approfittando della crisi non per aumentare i propri margini ma per collaborare con i clienti e aiutarli a proteggere i loro, alimentando in questo modo una relazione di fiducia. Questo tipo di rapporto illustra la nozione di "somma non zero" che, a nostro parere, è intrinseca nella crescente dipendenza dalle applicazioni tecnologiche dell'economia globale.
La pubblicità digitale potrebbe non essere destinata alla stessa sorte. Sebbene ci aspettiamo che un'economia in crisi pesi sui budget pubblicitari delle imprese a breve termine, le principali piattaforme pubblicitarie online potrebbero non uscire rafforzate da un rallentamento, in quanto si trovano a far fronte sempre più spesso a problemi strutturali legati alla privacy. In misura minore, l'e-commerce potrebbe a sua volta non ricevere un forte impulso dopo la crisi, dato che il segmento si avvia verso la maturità.
I modelli di business prima di tutto
Gli ultimi 12 mesi sono stati difficili per i titoli tecnologici, ma non per le aziende tecnologiche. I fondamentali hanno retto bene e prevediamo che ciò non cambierà dato che la tecnologia continua a diffondersi sempre più in tutte le funzioni aziendali. Il settore sembra destinato a crescere a un ritmo più rapido rispetto all'economia globale, generando una quota sempre più ampia degli utili aziendali aggregati. I potenti temi secolari dell'IA, del cloud computing, dell'Internet of Things e della connettività 5G sono, a nostro parere, sempre più critici per il modo in cui l'economia globale funziona, in particolare per quanto riguarda il miglioramento della produttività e, in molti casi, la creazione di nuovi settori.
Le metriche di valutazione sono utilizzate per misurare la performance di una società, la sua salute finanziaria e le aspettative sugli utili futuri, ad esempio il rapporto prezzo/utili (P/E) e il rendimento del capitale (ROE).
La compressione dei multipli è definita come la diminuzione della metrica di valutazione, ad esempio il rapporto prezzo/utili, di una determinata azienda e implica che gli investitori sono meno disposti a pagare un premio per la detenzione di un titolo.
INFORMAZIONI IMPORTANTI
Gli investimenti concentrati in un unico settore, industria o regione saranno più sensibili ai fattori che influiscono su tale gruppo e potrebbero essere più volatili rispetto a investimenti meno concentrati o al mercato nel suo complesso.
I titoli growth sono soggetti a maggiori rischi di perdita e volatilità dei prezzi e potrebbero non realizzare il potenziale di crescita percepito.
I settori tecnologici potrebbero essere notevolmente influenzati dall'obsolescenza della tecnologia esistente, dai brevi cicli di prodotto, dal calo dei prezzi e dei profitti, dalla competizione di nuovi operatori sul mercato e dalle condizioni economiche generali. Un investimento concentrato in un unico settore potrebbe essere più volatile della performance di investimenti meno concentrati e del mercato nel suo complesso.
Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri soggetti/team di Janus Henderson Investors. Eventuali titoli, fondi, settori e indici citati nel presente articolo non costituiscono né fanno parte di alcuna offerta o invito all'acquisto o alla vendita.
Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.
Comunicazione di Marketing.