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L'idrogeno verde è un punto di svolta della politica delle zero emissioni nette?

Il gestore di portafoglio Tal Lomnitzer spiega come la corsa globale alle zero emissioni nette stia indirizzando gli investimenti verso la transizione energetica a basse emissioni di carbonio e perché l'idrogeno verde si collochi al centro di questo megatrend.

Tal Lomnitzer, CFA

Tal Lomnitzer, CFA

Gestore degli investimenti senior


1 dic 2022
4 minuti di lettura

In sintesi

  • Nel 2021, gli investimenti globali nella transizione energetica a basse emissioni di carbonio sono aumentati di oltre il 25% rispetto all'anno precedente.
  • L'idrogeno è in grado di trasformare l'impronta di carbonio dei settori ad alta intensità energetica e svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento delle zero emissioni nette.
  • In particolare, sono in aumento gli investimenti nel carburante idrogeno verde. È prodotto utilizzando fonti energetiche rinnovabili, non rilascia emissioni ed è destinato a costituire una percentuale maggiore del mix energetico.

Immaginiamo un futuro in cui le auto non emettono gas tossici, ma rilasciano solo vapore nell'atmosfera. Può sembrare inverosimile, ma è esattamente il risultato dello sfruttamento dell'energia a idrogeno. L'applicazione di questa fonte energetica nei vari settori potrebbe dimostrarsi il punto di svolta nel raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050.

La grande transizione energetica

Solo nel 2021, gli investimenti globali nella transizione energetica a basse emissioni di carbonio sono nel complesso aumentati di oltre il 25% rispetto all'anno precedente, salendo a 755 miliardi di dollari USA.1

Benché gran parte di tali investimenti sia stata destinata alle energie rinnovabili e al trasporto elettrificato, sono in aumento gli investimenti nell'idrogeno verde, che potrebbe dimostrarsi il prossimo passo nel percorso di decarbonizzazione.

le diverse sfumature dell'idrogeno

Sebbene tutti abbiamo sentito parlare dell'idrogeno come carburante sostenibile, ne esistono forme o categorie differenti e la mancanza di una conoscenza esatta è pertanto giustificabile. Ecco i principali:

  • L'idrogeno nero/marrone viene prodotto dalla combustione di carbone o lignite (o carbone marrone). Si stima che per ogni tonnellata di idrogeno marrone, vengano prodotte circa 10-12 tonnellate di anidride carbonica. Si tratta del processo a maggiore intensità di carbonio.
  • L'idrogeno grigio comprende la maggior parte dell'idrogeno industriale. Il processo di produzione comporta la combinazione del gas naturale con il vapore acqueo per creare idrogeno. Vengono prodotti e rilasciati nell'atmosfera volumi elevati di anidride carbonica, ma poiché l'idrogeno sostituisce le alternative energetiche ad alta intensità di carbonio, le emissioni nette possono comunque essere positive.
  • L'idrogeno blu è prodotto allo stesso modo dell'idrogeno grigio, ma le emissioni vengono catturate e conservate. L'idrogeno blu potrebbe svolgere un ruolo importante nel raggiungimento dello zero netto entro il 2050, soprattutto man mano che i governi aumentano le imposte sulle emissioni di carbonio o acquistano crediti per le riduzioni, contribuendo a rendere più economicamente vantaggiosi i settori dell'idrogeno blu e della cattura, dell'utilizzo e dello stoccaggio del carbonio (CCUS).
  • L'idrogeno verde è prodotto mediante elettrolisi, una tecnica che scinde le molecole d'acqua in idrogeno e ossigeno. Sebbene l'elettrolisi utilizzi grandi quantità di elettricità, l'elettricità utilizzata proviene da fonti rinnovabili come il solare e l'eolico, e quindi non rilascia emissioni.

L'idrogeno verde costituisce solo una frazione del mix energetico, ma svolgerà prevedibilmente un ruolo significativo in futuro: è infatti prevista una moltiplicazione della domanda da parte di industrie pesanti, incluso il trasporto ferroviario, marittimo e pesante su strada.

Previsione della domanda globale di idrogeno di vari settori nello scenario di sviluppo sostenibile 2019-2070

Fonte: International Energy Agency, settembre 2020. La previsione di dati potrebbe non concretizzarsi.

La crescita delle rinnovabili è fondamentale per l'idrogeno verde

La generazione di energie rinnovabili, essenziale per aumentare la produzione di idrogeno verde come fonte di energia, è notevolmente accelerata, mentre il costo per gigawatt ha continuato a diminuire. In meno di un decennio, le energie rinnovabili sono passate dal fornire meno dell'uno per cento dell'energia in Europa al 15 per cento. Continuando a rafforzarsi, questo trend favorirà la crescita della produzione di idrogeno verde.

Potenziale di investimenti illimitati in molteplici settori

Oggi, oltre 75 governi hanno annunciato politiche e obiettivi in materia di idrogeno, mentre nel 2019 solo la Francia, il Giappone e la Corea - tra le nazioni G20 - avevano strategie nazionali.2

Le prospettive sono innegabilmente promettenti perché l'idrogeno è in grado di trasformare l'impronta di carbonio di interi settori ad alta intensità energetica, dal segmento manifatturiero ai trasporti. L'idrogeno verde si colloca pertanto al centro del megatrend che vede il mondo impegnato a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.

In sintesi, riteniamo che l'idrogeno verde registrerà un calo dei costi di produzione e sarà un elemento di svolta della politica net zero in quanto componente della matrice energetica, comprendente nucleare, eolico, solare e accumulo di energia a lunga durata (LDES).

 

1 Energy Transition Investment Trends 2022, BloombergNEF.

2 Global Hydrogen Review, 2021 – Agenzia Internazionale per l'Energia.

 

I settori delle risorse naturali possono risentire in misura significativa dei cambiamenti nella domanda e offerta di risorse naturali, nei prezzi delle materie prime e delle fonti di energia, senza dimenticare le ripercussioni derivanti da sviluppi politici ed economici, incidenti ambientali, fino ad arrivare al risparmio energetico e ai progetti di esplorazione.

Le commodity (come per esempio petrolio, metalli e prodotti agricoli) e i titoli legati alle commodity sono soggetti a un maggior grado di rischio e volatilità e potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Le commodity sono di natura speculativa e possono risentire di svariati fattori quali movimenti di mercato, sviluppi economici e politici, perturbazioni della domanda e dell'offerta, condizioni meteorologiche, malattie ed embarghi.

L'investimento all'insegna dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) altrimenti detto sostenibile, considera aspetti che esulano dall'analisi finanziaria tradizionale. Ciò può limitare gli investimenti disponibili e tradursi in performance ed esposizioni diverse da quelle del mercato nel suo complesso, e potenzialmente più concentrate in alcune aree rispetto a quest'ultimo.

La cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) consistono nel catturare l'anidride carbonica prodotta dalla generazione di energia o da attività industriali, come la produzione di acciaio o cemento, nel trasportarla e quindi stoccarla in profondità nel sottosuolo. Le tecnologie CCUS consentono anche la rimozione del carbonio o "emissioni negative" quando la CO2 proviene da processi a base biologica o direttamente dall'atmosfera.

Le industrie pesanti presentano un'alta intensità di capitale, comportano impegni su larga scala in termini per esempio di attrezzature, terreni, costi elevati; lo spettro delle industrie pesanti è stato esteso per includere anche quelle che causano danni all'ambiente.

L'accumulo di energia a lunga durata (LDES) è la tecnologia che consente alle energie rinnovabili di alimentare le reti e accelerare la neutralità carbonica in modo conveniente, affidabile e sostenibile, oltre ad aumentare la sicurezza dell'offerta e creare nuovi casi d'uso per le energie rinnovabili.

La politica net zero mira a ridurre le emissioni di gas serra (GHG) il più vicino possibile allo zero, con le eventuali emissioni residue riassorbite dall'atmosfera.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

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