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Trovare opportunità nel panorama obbligazionario multisettoriale globale

John Lloyd, Gestore di portafoglio e Lead, Multi-Sector Credit Strategies, illustra il panorama globale dei mercati obbligazionari e i punti in cui ritiene che gli investitori possano trovare interessanti rendimenti corretti per il rischio.

John Lloyd

Lead, Multi-Sector Credit Strategies | Gestore di portafoglio


Lara Castleton, CFA

U.S. Head of Portfolio Construction and Strategy


7 Maggio 2025
7 min di visione

In sintesi

  • La recente volatilità dei mercati e la divergenza degli approcci fiscali e monetari tra l'UE e gli Stati Uniti hanno presentato interessanti opportunità di valore relativo e di rotazione per i gestori obbligazionari attivi.
  • Il divaricamento degli spread ha reso più interessanti le valutazioni nel segmento corporate, mentre i settori delle cartolarizzazioni continuano a presentare prezzi relativamente convenienti. Inoltre, i mercati emergenti offrono potenzialmente un'interessante componente di diversificazione ai portafogli obbligazionari multisettoriali.
  • Mentre le banche centrali, le imprese e i consumatori fanno fronte al mutevole panorama geopolitico, riteniamo che un approccio bottom-up all'investimento obbligazionario, basato sulla ricerca e incentrato sulla massimizzazione dello spread per unità di volatilità, sia fondamentale per affrontare la volatilità e l'incertezza.

Obbligazione
Un titolo di debito emesso da una società o da un governo, utilizzato come mezzo per raccogliere fondi. L'investitore che acquista l'obbligazione di fatto presta del denaro all'emittente dell'obbligazione. Le obbligazioni offrono un rendimento agli investitori sotto forma di pagamenti periodici fissi ("cedola") e l'eventuale restituzione alla scadenza dell'importo originariamente investito, il valore nominale. Poiché prevedono il pagamento di interessi periodici fissi, spesso sono definiti anche strumenti a reddito fisso.

Mercato emergente
L'economia di un Paese in via di sviluppo che sta effettuando una transizione verso una maggiore integrazione con l'economia globale. Questo include progressi in aree come la profondità e l'accesso ai mercati obbligazionari e azionari e lo sviluppo di istituzioni finanziarie e normative moderne.

Politica fiscale
Descrive la politica del governo relativa alla definizione delle aliquote fiscali e dei livelli di spesa. Si distingue dalla politica monetaria, che è tipicamente stabilita da una banca centrale. L'austerità fiscale indica l'aumento delle imposte e/o i tagli della spesa nel tentativo di ridurre il debito pubblico. Per espansione (o "stimolo") fiscale s'intende un aumento della spesa pubblica e/o a una riduzione delle imposte.

Copertura
Una strategia di trading che prevede l'assunzione di una posizione di compensazione con un altro investimento, che perderà valore quando l'investimento principale guadagnerà e viceversa. Queste posizioni vengono utilizzate per ridurre o gestire vari fattori di rischio e limitare la probabilità di perdita complessiva di un portafoglio. Possono essere utilizzate diverse tecniche, compresi i derivati.

Politica monetaria
Insieme delle politiche di una banca centrale volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita di un'economia. Gli strumenti di politica monetaria includono la determinazione dei tassi d'interesse e il controllo dell'offerta di massa monetaria. Per misure di stimolo monetario si intendono l'aumento dell'offerta di moneta da parte della banca centrale e la riduzione dei costi di finanziamento. La contrazione monetaria si riferisce all'attività della banca centrale volta a contenere l'inflazione e a rallentare la crescita dell'economia, aumentando i tassi d'interesse e riducendo l'offerta di denaro. Vedi anche politica fiscale.

Spread/spread creditizio
La differenza di rendimento tra due obbligazioni con la stessa scadenza, ma qualità creditizia diversa. Viene spesso utilizzato per descrivere la differenza di rendimento tra un'obbligazione societaria e un titolo di Stato equivalente.

Dazi
Tasse imposte da un governo sulle merci importate da altri paesi.

Volatilità La velocità e la misura in cui il prezzo di un portafoglio, di un titolo o di un indice, si muove verso l'alto e verso il basso. Se le oscillazioni del prezzo sono ampie, la volatilità è alta. Se le oscillazioni del prezzo sono più lente e di minore portata, la volatilità è più bassa. Più alta è la volatilità, più alto è il rischio dell'investimento.

Rendimento
Il livello di reddito di un titolo in un determinato periodo, in genere espresso come tasso percentuale. Per le azioni, una misura comune è il rendimento da dividendo, che si ottiene dividendo le distribuzioni erogate di recente su ogni azione per il prezzo dell'azione. Per un'obbligazione, si calcola dividendo l'importo della cedola per il prezzo corrente dell'obbligazione. Per i fondi comuni di investimento, si calcola dividendo i dividendi per azione dell'anno finanziario in corso (inclusi i dividendi prospettici) per il prezzo corrente per azione, e quindi moltiplicando per 100 per ottenere una cifra percentuale.

Castleton: Sono Lara Castleton e sono tornata con John Lloyd, Gestore di portafoglio e Head of Multi-Sector Credit Strategy di Janus Henderson, per parlare di obbligazionario. Oggi, in particolare, parleremo del panorama globale dei mercati obbligazionari. Quindi grazie ancora, John, per essere qui.

Lloyd: Grazie per avermi invitato.

Castleton: L'ultima volta abbiamo parlato della capacità della vostra strategia e del vostro team di operare con dinamismo in tutti i settori dell'obbligazionario. Oggi voglio restringere il campo al panorama globale, perché siete dinamici anche in termini di esposizione ai mercati USA e non USA. Quindi, vorrei iniziare chiedendoti rapidamente qual è il vostro posizionamento generale a livello globale e come è cambiato di recente?

Lloyd: Sì, è una buona domanda, e penso che dipenda dal settore. Solo per fare qualche esempio, nel settore dei prestiti abbiamo avuto una preferenza per i prestiti in euro. Perché? Abbiamo visto società arrivare sul mercato ed emettere tranche sia in euro che in dollari, e la tranche in euro arriverà, in generale, a 25 punti base di spread extra. Quindi, stesso rischio di credito, ma solo perché il mercato dell'euro scambia a livelli un po' più convenienti, abbiamo favorito anche quel mercato.

E voglio ricordare che, sulla nostra strategia, non ci esponiamo ad alcun rischio valutario. Anche questo viene coperto. Quindi, nel mercato dei prestiti abbiamo preferito quelli in euro. Ed è stato interessante. Non abbiamo avuto una grande preferenza tra euro e dollaro nel mercato corporate. Siamo andanti dove abbiamo trovato le idee migliori.

Abbiamo un team di ricerca globale. Metà risiede a Londra e l'altra metà è negli Stati Uniti, a Denver, e fa ricerca su queste idee. Ma con i recenti cambiamenti di politica fiscale negli Stati Uniti, l'effetto diffuso in Europa della politica fiscale della BCE [Banca Centrale Europea] e parte della spesa prevista nel continente, direi che il valore relativo è cambiato.

Se guardiamo, ad esempio, al mercato High Yield, in realtà abbiamo liquidato parte della nostra esposizione all'High Yield europeo a favore dell'esposizione High Yield negli Stati Uniti, perché gli spread si sono ridotti. Nell'ultimo mese hanno iniziato a ridursi e si sono ampliati molto meno degli spread High Yield statunitensi.

Castleton: Questo è interessante, perché nei nostri colloqui con i clienti sul fronte azionario, abbiamo effettivamente iniziato a ricevere chiamate per accrescere le posizioni in azioni europee o extra-USA, a causa della loro performance all'inizio di quest'anno rispetto agli USA. Ciò si traduce tuttavia in un quadro diverso quando si pensa al debito dell'Europa rispetto agli Stati Uniti. Sembra quindi che abbiate avuto una discreta quantità di Europa, ma state iniziando a entrare nell'ordine di idee di ridurre forse parzialmente, in prospettiva, quella serie di opportunità.

Lloyd: Sì, e si basa solo sulla valutazione. I mercati europei stanno scambiando ora a livelli inferiori a quelli statunitensi. Quindi, in questo caso, siamo stati favorevoli a una maggiore rotazione verso i mercati USA, quando ciò è avvenuto. Lo squilibrio di cui si parla è che le prospettive di crescita sono cambiate. Se vogliamo parlare della seconda derivata della crescita, negli Stati Uniti sembra che stia peggiorando, con l'incertezza dei dazi e delle politiche fiscali che sta iniziando diffondersi e potrebbe protrarsi.

Mentre l'Europa è all'opposto in questo momento. Avremo una maggiore spesa pubblica, soprattutto per la difesa, che dovrebbe essere positiva per la crescita. Quindi, abbiamo visto accadere il contrario nei mercati. Il nostro mercato dei tassi è salito, il loro mercato ha subito una correzione, con una correzione anche maggiore nel nostro mercato degli spread. Il loro in realtà si è inasprito e poi c'è stata una piccola correzione, ma non nella misura del mercato USA. Quindi, a questo punto vediamo due mercati non correlati, dal punto di vista dei tassi e degli spread.

Castleton: Per molti anni, in passato, abbiamo avuto banche centrali ed economie sincronizzate a livello globale. Questo fa pensare ai diversi motivi per cui, come investitore, può essere interessante avere qualcuno che operi per proprio conto a livello globale.

Lloyd: Giusto. E penso che questo sia uno dei vantaggi di un fondo multisettoriale: possiamo infatti guardare al panorama globale e alle opportunità in cui investire. Non ci chiediamo solo: "Ci piacciono gli spread corporate, i titoli di agenzie cartolarizzati?". Ma anche: "Cosa ci piace fra i corporate? Preferiamo le aziende europee o quelle statunitensi?" E poi guardiamo anche al mercato emergente. Ci offre un'ampia gamma di opportunità di investimento in questi settori e regioni.

Castleton: Sì. In realtà, visto che ne parli, questa sarebbe stata la mia ultima domanda sul panorama globale. L'universo del debito dei mercati emergenti è emerso un po' di più nelle nostre conversazioni con i clienti. Spesso è, credo, un po' frainteso dal punto di vista delle aspettative del cliente finale. Vedete opportunità nel settore del debito dei mercati emergenti e avete operato molto in quest'area in passato?

Lloyd: Sì, vi abbiamo operato e abbiamo una ponderazione di base nei titoli sovrani dei mercati emergenti. Abbiamo un team davvero valido che ci offre opportunità di investimento in questo settore. Direi che i mercati emergenti sono stati valutati in modo abbastanza equo. Il segmento dei mercati emergenti che ci è piaciuto di più è stato quello al di sotto dell'Investment Grade. Il versante Investment Grade dei titoli sovrani dei mercati emergenti è in realtà incredibilmente ridotto, e gran parte delle opportunità si trovava nella parte inferiore all'investment grade. Su questo segmento abbiamo quindi concentrato la maggior parte del nostro posizionamento.

Lo utilizziamo peraltro come fattore di diversificazione perché, come appena detto, i mercati emergenti non seguono l'Europa e gli Stati Uniti. Quindi, l'altro tema su cui il nostro team è molto concentrato è quali paesi usciranno vincitori e perdenti dai dazi. Questo sarà, credo, un importante fattore trainante per i mercati emergenti in futuro.

Castleton: Beh, questo sarebbe stato il mio ultimo commento. Sui mercati emergenti, soprattutto sul fronte azionario. È uno degli universi più complessi in cui investire e spesso i clienti si limitano ad un'allocazione passiva per ottenere tale differenziazione. Ma ora, con l'accumulo della politica governativa e dei dazi, il fatto che la dinamica degli spread sia così diversa spinge a cercare una certa esperienza in questo campo, ed è qualcosa che abbiamo in Janus Henderson. Questo aiuta, giusto?

Lloyd: Di sicuro. C'è un team che fa ricerca approfondita. Visiterà questi paesi, parlerà con le loro banche centrali e capirà la direzione in cui stanno muovendo le loro politiche fiscali e come investire in merito, il che è molto utile.

Castleton: Fantastico, sì. Benissimo. Vorrei concludere... So che stiamo parlando del panorama globale, che spesso può presentarsi come una conversazione macroeconomica. Ma sembra che ancora una volta, in sintesi, come gestore di fondi, si tratti di ricerca fondamentale bottom-up.

Quindi, tutto questo si riduce allo spread, al valore relativo, alle opportunità e alla presenza sul campo. Il che è fantastico, lo ripeto, per i nostri clienti. Perché, con tutto quello che sta succedendo, nessuno sa cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Quindi, grazie, John, per aver discusso con noi del panorama globale dell'obbligazionario.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

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John Lloyd

Lead, Multi-Sector Credit Strategies | Gestore di portafoglio


Lara Castleton, CFA

U.S. Head of Portfolio Construction and Strategy


7 Maggio 2025
7 min di visione

In sintesi

  • La recente volatilità dei mercati e la divergenza degli approcci fiscali e monetari tra l'UE e gli Stati Uniti hanno presentato interessanti opportunità di valore relativo e di rotazione per i gestori obbligazionari attivi.
  • Il divaricamento degli spread ha reso più interessanti le valutazioni nel segmento corporate, mentre i settori delle cartolarizzazioni continuano a presentare prezzi relativamente convenienti. Inoltre, i mercati emergenti offrono potenzialmente un'interessante componente di diversificazione ai portafogli obbligazionari multisettoriali.
  • Mentre le banche centrali, le imprese e i consumatori fanno fronte al mutevole panorama geopolitico, riteniamo che un approccio bottom-up all'investimento obbligazionario, basato sulla ricerca e incentrato sulla massimizzazione dello spread per unità di volatilità, sia fondamentale per affrontare la volatilità e l'incertezza.