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Analisi dell'impatto: prospettive storiche sui declassamenti dei Treasury USA

Ashwin Alankar, Global Head of Asset Allocation, valuta le reazioni del mercato ai due precedenti declassamenti del rating creditizio degli Stati Uniti, nel 2011 e nel 2023, per osservare in prospettiva il downgrade annunciato il 16 maggio da Moody's e le sue potenziali conseguenze.

Ashwin Alankar, PhD

Responsabile dell'asset allocation globale | Gestore di portafoglio


19 maggio 2025
4 minuti di lettura

In sintesi

  • I due precedenti declassamenti del merito creditizio degli Stati Uniti – da parte di S&P nel 2011 e di Fitch nel 2023 – offrono spunti sulla possibile reazione dei mercati finanziari al downgrade annunciato da Moody's il 16 maggio 2025.
  • Il 10 novembre 2023 Moody's aveva emesso un warning sui titoli del Tesoro USA e il declassamento era pertanto ampiamente previsto. Di conseguenza, non riteniamo che l'annuncio costituisca un evento di rischio significativo.
  • Ogni forte reazione del mercato all'evento rappresenta probabilmente un'opportunità per fornire liquidità e guadagnare un premio di liquidità sul successivo ritorno alla media. Un eventuale rally dei Treasury (un calo dei rendimenti) in seguito a questa notizia rappresenterà una forte prova del fatto che gli investitori globali continuano a considerare il debito sovrano statunitense un bene rifugio, o meglio, il bene rifugio per eccellenza.

Qual è stato l'impatto previsto del declassamento dei Treasury da parte di Moody's, dopo la chiusura del mercato, il 16 maggio?

Possiamo trarre spunto da due esempi di recenti declassamenti del merito creditizio statunitense, anche se ciascun contesto era piuttosto diverso dalla situazione attuale. Il downgrade del 5 agosto 2011 da parte di S&P fu influenzato dai rischi di malessere economico globale e dalla crisi dell'Unione Europea (UE). Nell'agosto 2023, il declassamento da parte di Fitch fu motivato dai rischi percepiti di una seconda ondata di inflazione e da errori di politica monetaria.

L'elemento comune è che i downgrade sono generalmente percepiti come "cattive notizie", ma questi esempi suggeriscono che le conseguenze possono essere "non troppo cattive", con l'indice S&P500® in calo solo del 2% nel mese successivo, in entrambi i casi. Un leggero aumento del rischio di credito negli Stati Uniti è ben lungi dall'essere uno shock negativo.

È sorprendente notare, tuttavia, la reazione contrastante dei titoli del Tesoro USA ad entrambi gli eventi. Nel 2011, il declassamento fu un'ulteriore perturbazione, che si aggiunse alla crescente lista di nubi che gettavano un'ombra sulla crescita economica, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti, data la crisi dell'eurozona. Tale declassamento facilitò e accelerò un significativo rialzo di quello che era ancora considerato il bene rifugio più importante al mondo: i titoli del Tesoro USA. Durante rally, il rendimento dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni scese di 50 punti base (pb). A rafforzare la propensione per il debito statunitense, giunse la contrazione di 10 pb dei credit default swap (CDS) sui titoli del Tesoro. Viceversa, nel 2023, con l'inflazione che rappresentava un rischio significativo, il debito statunitense non fu assolutamente considerato un porto sicuro e i tassi statunitensi subirono un rialzo di 19 pb dopo il declassamento, con un divaricamento di 10 pb dei CDS statunitensi.

È importante tenere presente che ciascuno di questi downgrade è avvenuto ad agosto, quando la liquidità del mercato è solitamente in qualche modo compromessa, quindi i movimenti del mercato potrebbero essere stati più bruschi rispetto a quanto sarebbero stati in un altro periodo dell'anno.

Il downgrade della scorsa settimana da parte di Moody's è l'ultimo dei declassamenti operati dalle "Tre Grandi" agenzie di rating. Era risaputo che Moody's stava lavorando a un declassamento del rating: l'agenzia aveva infatti emesso un warning sui titoli del Tesoro USA il 10 novembre 2023.

Quali conseguenze ci aspettiamo dal downgrade del debito statunitense? 

1. Poiché il declassamento era probabilmente già ampiamente previsto, non ci attendiamo che l'annuncio costituisca un evento di rischio significativo.

Ogni forte reazione del mercato rappresenta probabilmente un'opportunità per fornire liquidità e guadagnare un premio di liquidità sul successivo ritorno alla media.

3. L'attuale contesto macroeconomico è più paragonabile a quello del declassamento del 2023 che a quello del 2011, quando si temeva una debole crescita economica e l'inflazione era inesistente. Pertanto, se il precedente storico si rivelasse vero, la risposta del mercato sarebbe probabilmente simile a quella del 2023.

4. Ultimamente i titoli del Tesoro USA non si sono comportati come un porto sicuro. Un eventuale rally (un calo dei rendimenti) in seguito a questa notizia rappresenterà una forte prova del fatto che gli investitori globali continuano a considerare il debito sovrano statunitense un bene rifugio, o meglio, il bene rifugio per eccellenza.

Tasso dei titoli del Tesoro USA a 10 anni e oscillazioni dell'indice S&P 500 dopo il declassamento

5 agosto 2011: declassamento di S&P

  • Il declassamento era stato ampiamente previsto, eppure i tassi sono scesi di 16 pb il giorno stesso: una reazione eccessiva da parte di soggetti disinformati.
  • Si è verificato in un periodo di grande incertezza dovuta alla crisi dell'UE.
  • Anche i tassi tedeschi sono aumentati, subito dopo, ma in misura minore rispetto ai tassi statunitensi, poiché i titoli del Tesoro USA erano considerati un porto sicuro.

 

Una settimana prima Giorno stesso Il giorno dopo La prossima settimana Le prossime due settimane Le prossime quattro settimane
Tasso dei titoli del Tesoro USA a 10 anni -24 pb (dal 2,8% al 2,56%) +16 pb (dal 2,40% al 2,56%) -24 pb (dal 2,56% al 2,32%) -31 pb (dal 2,56% al 2,25%) -50 pb (dal 2,56% al 2,06%) -57 pb (dal 2,56% all'1,99%)
Movimento dell'S&P 500 -7,2% -0,6% -6,7% -1,7% -6,3% -2,1%

 

1 agosto 2023: declassamento di Fitch

  • Si è verificato in un periodo di forte crescita economica ma con un'inflazione ancora molto elevata, seppure in calo rispetto ai livelli precedenti.
  • La preoccupazione principale era la seconda ondata di inflazione e le obbligazioni non sono state considerate un porto sicuro.
  • Il declassamento non è stato un evento rilevante poiché l'attenzione era incentrata sull'inflazione.

 

Una settimana prima Giorno stesso Il giorno dopo La prossima settimana Le prossime due settimane Le prossime quattro settimane
Tasso dei titoli del Tesoro USA a 10 anni +13 pb (dal 3,89% al 4,02%) +6 pb (dal 3,96% al 4,02%) +6 pb (dal 4,02% al 4,08%) 0 pb (dal 4,02% al 4,02%) +19 pb (dal 4,02% al 4,21%) +10 pb (dal 4,02% al 4,12%)
Movimento dell'S&P 500 +0,21% -0,27% -1,4% -1,7% -3,0% -1,7%


Fonte: Bloomberg, Janus Henderson, al 17 maggio 2025.

Il rendimento del Treasury USA a 10 anni è il tasso d'interesse delle obbligazioni del Treasury degli Stati Uniti che matureranno a 10 anni dalla data di acquisto.

Un punto base (pb) equivale a 1/100 di punto percentuale.1 pb = 0,01%, 100 pb = 1%.

Un credit default swap (CDS) è un derivato finanziario che consente a un investitore di scambiare o compensare il proprio rischio di credito con quello di un altro investitore.

La politica monetaria è l'insieme delle politiche di una banca centrale, volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita di un'economia. Comprende il controllo dei tassi di interesse e dell'offerta di denaro.

L'indice S&P 500® riflette la performance dei titoli azionari ad alta capitalizzazione statunitensi e rappresenta la performance generale del mercato azionario statunitense.

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