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CEO Sessions: La gestione attiva nel mutevole contesto di mercato globale

In questa serie, il nostro CEO Ali Dibadj discute con esperti di Janus Henderson di come stanno investendo insieme ai clienti. In occasione del recente evento "Partnerships for a Brighter Future" tenutosi a New York, Ali ha parlato con Alex Veroude e Marc Pinto delle mutevoli dinamiche di mercato e della crescente domanda di gestione attiva.

Ali Dibadj

Chief Executive Officer


Marc Pinto, CFA

Head of Americas Equities


Alex Veroude, CFA

Head of Fixed Income


19 giugno 2025
6 min di visione

In sintesi

  • Di recente, si è affermata una forte tendenza alla diversificazione geografica degli investimenti e tra diverse asset class, trainata dalla sovraperformance dei mercati internazionali rispetto agli Stati Uniti e dal potenziale dei titoli azionari a piccola e media capitalizzazione.
  • I clienti stanno esplorando opportunità che vanno oltre le strategie di investimento tradizionali, in particolare in settori come la tecnologia e l'assistenza sanitaria, che si prevede cresceranno indipendentemente dai fattori economici esterni, come le politiche dei dazi o le questioni politiche.
  • Ciò ha suscitato un crescente interesse da parte dei clienti verso la gestione attiva, data l'attuale imprevedibilità degli indici a grande capitalizzazione e delle condizioni di mercato nel loro insieme.

1Fonte: Bloomberg; azioni USA +1,1% (S&P 500 Index), ex-USA 17,3% (MSCI EAFE Index ), rendimenti da inizio anno al 31 maggio 2025.

L'S&P 500 Index è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato che comprende le 500 principali società quotate in borsa negli Stati Uniti.

L' EAFE Index è un benchmark di performance per i principali mercati azionari internazionali. Include imprese di 21 paesi in Europa, Australasia ed Estremo Oriente (Asia orientale), da cui deriva l'acronimo EAFE.

Diversificazione: un modo per distribuire il rischio mescolando diversi tipi di asset/classi di attivi in un portafoglio, partendo dal presupposto che tali asset si comporteranno in modo diverso in un determinato scenario. Gli asset con una bassa correlazione dovrebbero fornire la massima diversificazione.

Large cap: società ben affermate con una valutazione (capitalizzazione di mercato) superiore a una determinata soglia, ad es. 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Può anche essere usato come termine relativo. Gli indici a grande capitalizzazione, come il FTSE 100 nel Regno Unito o l'S&P 500 negli Stati Uniti, riflettono le performance delle più grandi società quotate in borsa, piuttosto che dell'insieme dei titoli al di sopra di una certa soglia dimensionale.

Mid cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) che rientra in un determinato range, ad esempio 2-10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se in genere si tratta solo di stime. Gli indici mid cap, come l’S&P MidCap 400 negli Stati Uniti, replicano la performance di queste società di medie dimensioni quotate in borsa. La percezione generale è che i titoli mid cap offrano un maggior potenziale di crescita rispetto alle controparti più grandi, ma con rischi più elevati.

MAG7: il termine "Magnifici Sette" si riferisce ai sette principali titoli tecnologici (Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon, Tesla, Alphabet e Meta) che hanno dominato i mercati negli ultimi anni.

Small cap: società con una valutazione (capitalizzazione di mercato) compresa entro una determinata fascia, ad es. tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti, anche se queste cifre in genere rappresentano solo una stima. I titoli small cap potenzialmente offrono una crescita più rapida rispetto a quelli di società più grandi, a fronte di una maggiore volatilità.

Le obbligazioni cartolarizzate sono titoli finanziari costituiti mettendo in comune varie obbligazioni di debito (come mutui o prestiti auto) e vendendo i diritti di flusso di cassa agli investitori. Questi debiti sono organizzati in diversi livelli di rischio, trasformando attività illiquide in titoli negoziabili, ed offrono liquidità e opportunità di investimento.

Ali Dibadj: Buongiorno, sono Ali Dibadj, CEO di Janus Henderson. Siamo qui, alla nostra conferenza "Partnerships for a Brighter Futures", dove centinaia di clienti ci aspettano nei corridoi, carichi di energia per parlare di cosa sta succedendo oggi sul mercato. Oggi sono affiancato da Alex Veroude, il nostro Global Head of Fixed Income, e Marc Pinto, il nostro Head of Americas Equities.

Amici, in questo momento nel mondo succede di tutto. Alex, forse dovremmo iniziare da te. Di cosa parlano i clienti in questo periodo?

Alex Veroude: Sì, la questione di cui parlano tutti, ovviamente sono gli Stati Uniti, il loro deficit e cosa fare dei titoli del Tesoro in questo caso. Stai acquistando, vendendo... Con quali prospettive?

Anche se è difficile rispondere a questa domanda, è chiaro che i gestori attivi hanno il potenziale per esprimere un'opinione e credo che anche i clienti siano interessati a conoscere il loro punto di vista.

Dibadj: Marc, e tu?

Marc Pinto: Abbiamo assistito a un cambiamento rispetto agli ultimi due anni, in cui gli indici a grande capitalizzazione, dominati dai MAG 7, hanno prodotto ottimi rendimenti per gli investitori.

Ora stiamo entrando in un periodo un po' incerto, in cui i principali indicatori del mercato stanno effettivamente sottoperformando. I mercati si sono allargati e gli indici concentrati non rappresentano una valida alternativa. Penso quindi che i clienti stiano esplorando le opportunità offerte dalla gestione attiva. L'ampliamento del mercato rappresenta per noi un contesto decisamente ottimale.

E poi penso che i clienti stiano cercando di investire in precise tematiche e di cercare settori in cui vedremo una crescita, indipendentemente dai dazi, dalla politica e da altre questioni. Quindi, è chiaro che la tecnologia e l'assistenza sanitaria sono le due aree più importanti. Noi crediamo, come forse anche i clienti, che questi due settori continueranno a crescere. Ed è un ottimo modo per superare l'incertezza.

Dibadj: Marc, nei prossimi mesi, vedi opportunità che i clienti non stanno forse prendendo in considerazione?

Pinto: Abbiamo iniziato l'anno evidenziandone tre o facendo tre previsioni, e due su tre si sono avverate. La prima era che i mercati internazionali [globali esclusi gli USA] avrebbero sovraperformato gli USA. Abbiamo visto gli indici internazionali superare di circa dieci punti percentuali l'S&P [500].1 Avevamo anche detto che il mercato si sarebbe allargato ed è successo. L'S&P Equal Weighted Index ha sovraperformato l'S&P e i MAG 7.

The one that has not come to fruition is that small caps have outperformed large caps. And we really attribute that to the fact that the rate easing [reduction] cycle was put on hold with the inflationary fears from obviously the tariffs. So, we still think those three premises hold water. And I think clients sort of agree with that.

Lo scarto di valutazione tra mercati internazionali e USA è molto ampio. E in quanto gestori attivi, vediamo opportunità interessanti.

Dibadj: La mia ipotesi, alla luce di quanto sta succedendo, è che il private equity e le small/mid cap saranno sicuramente settori in cui la gente cercherà di investire. Che ne dici dell'obbligazionario, Alex? Cosa ne pensi?

Veroude: Ok. Uno dei nostri temi nel settore obbligazionario era il ritorno del costo del capitale o, per dire, l'altra faccia della medaglia dei rendimenti più elevati. Abbiamo sicuramente avuto una buona dose di rendimenti più elevati nei primi mesi dell'anno. È stato in effetti un contesto piuttosto favorevole alle persone con un orizzonte temporale di medio/lungo termine, che volevano godere di tali rendimenti.

Penso che gli investitori stiano cercando, da un lato, di guardare maggiormente intorno a sé per trovare rendimenti. E uno dei settori che si è rivelato molto produttivo in termini di rendimenti è stato quello della cartolarizzazione. Un porto sicuro di stabilità e anche di stabilità della qualità del credito.

L'altro punto è, chiaramente, come cercare di diversificarsi nell'obbligazionario, passando da un sovrappeso molto elevato al rischio di tipo statunitense. In linea con quanto diceva Marc, bisogna allargare il raggio d'azione a livello internazionale. E vediamo sicuramente opportunità anche nei mercati dei capitali al di fuori degli Stati Uniti e dell'obbligazionario.

Dibadj: Tra poco salirete entrambi sul palco e parlerete di ciò che vedete nel mondo, di fronte a circa 100 clienti provenienti da vari paesi. Quali saranno i punti salienti di quella sessione? Alex, forse dovremmo iniziare da te.

Veroude: Beh, penso che sarà interessante. Ovviamente, saremo sul palco, ma non saremo soli. Giusto. Saremo affiancati da alcuni esperti davvero bravi e con prospettive diverse. In realtà, mi interessa molto sapere cosa ne pensano i veri operatori, gli investitori che investono soldi veri. Perché penso che uno dei nostri obiettivi principali sia, in un certo senso, interagire con questa esigenza e cercare di capire come coniugare le nostre idee e i loro risultati, per creare prodotti e soluzioni che funzionino. Ecco cosa mi entusiasma di più.

Dibadj: Marc?

Pinto: Penso che uno dei grandi insegnamenti consiste nel vedere i clienti tornare alla gestione attiva e capire che, in realtà, sono proiettati nel futuro. In alcuni casi, vediamo che i clienti si interessano a categorie con performance inferiori alle aspettative, come le small cap. Come sapete, abbiamo registrato un numero record di ricerche di strategie sulle small cap.

Penso quindi che se i clienti si proiettano nel futuro, cercano di anticipare la corrente anziché limitarsi a seguirla. Questo ha portato ad alcune discussioni molto interessanti da cui, come dice Alex, ho imparato molto, capendo il loro punto di vista e come fosse cambiato, forse, negli ultimi sei o nove mesi.

Dibadj: Bene, la connessione di cui stiamo parlando tra noi e voi, i nostri clienti, è in realtà simboleggiata da questo grande "&". Una connessione tra noi e voi, qualcosa che i nostri 350 investitori [istituzionali] e i 600 addetti al marketing e all'assistenza clienti sparsi in tutto il mondo possono offrire.

Se avete bisogno di aiuto, fatecelo sapere. Arrivederci.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

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In sintesi

  • Di recente, si è affermata una forte tendenza alla diversificazione geografica degli investimenti e tra diverse asset class, trainata dalla sovraperformance dei mercati internazionali rispetto agli Stati Uniti e dal potenziale dei titoli azionari a piccola e media capitalizzazione.
  • I clienti stanno esplorando opportunità che vanno oltre le strategie di investimento tradizionali, in particolare in settori come la tecnologia e l'assistenza sanitaria, che si prevede cresceranno indipendentemente dai fattori economici esterni, come le politiche dei dazi o le questioni politiche.
  • Ciò ha suscitato un crescente interesse da parte dei clienti verso la gestione attiva, data l'attuale imprevedibilità degli indici a grande capitalizzazione e delle condizioni di mercato nel loro insieme.