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L'agenda strategica della Germania: riformare il futuro

Il gestore di portafoglio sull'azionario europeo Robert Schramm-Fuchs approfondisce l'intricato panorama dell'ambizioso programma di riforme della Germania, esplorandone le implicazioni per la crescita interna e le dinamiche economiche e geopolitiche più ampie dell'Unione Europea.

Robert Schramm-Fuchs

Gestore di portafoglio


30 settembre 2025
6 minuti di lettura

In sintesi

  • La Germania sta portando avanti un ambizioso programma di riforme sotto la guida del cancelliere Merz, incentrato sulla crescita strutturale, sulla deregolamentazione e su un nuovo "Fondo Germania" da 100 miliardi di euro, volto a promuovere le piccole imprese innovative nei settori critici.
  • Nonostante i progressi compiuti a livello nazionale, le riforme a livello dell'UE devono affrontare delle sfide, in particolare per quanto riguarda quelle che consideriamo modifiche potenzialmente significative alle norme del mercato della cartolarizzazione dell'UE, ma c'è ancora del potenziale per fare progressi.
  • L'approccio proattivo della Germania sta creando un precedente per la leadership nella regione, offrendo nuove opportunità agli investitori e posizionando il Paese come attore fondamentale nella definizione del futuro dell'Europa.

Gli ultimi mesi ci hanno dato l'opportunità di interagire direttamente con alcune figure chiave che ci hanno fornito informazioni approfondite sui cambiamenti economici e geopolitici che stiamo osservando in tutta Europa. All'inizio dell'estate abbiamo avuto la fortuna di condividere una cena e una conversazione con due importanti esperti in materia di difesa dell'UE e del più ampio contesto di sicurezza dell'Europa, riassunti qui: "Dal vertice alla strategia".

Di recente abbiamo abbiamo partecipato ad un viaggio a tema politico a Berlino, dove abbiamo incontrato diversi ministri del governo federale, segretari di Stato, consiglieri militari e due ex vicecancellieri tedeschi. Erano disposti a condividere la loro percezione della trasformazione politica in atto nel Paese e a confrontarla con analoghe pressioni al cambiamento all'interno dell'UE.

Investire, riformare, consolidare: il cambiamento interno non è negoziabile.

La cosa più sorprendente è stata la chiara consapevolezza che un cambiamento politico è una necessità urgente e che i prossimi tre anni sono considerati cruciali. Siamo rimasti colpiti dalla passione e dalla motivazione che questi ministeri dimostrano sotto il nuovo governo, guidando l'"Autunno delle riforme" del cancelliere Merz. Abbiamo identificato un chiaro intento di aumentare il potenziale di crescita strutturale dell'economia tedesca, concentrandoci sulla riduzione della burocrazia e sulla revisione del modo in cui il governo è amministrato nel Paese. Abbiamo persino sentito parlare di utilizzare l'intelligenza artificiale per deregolamentare e ridurre i costi e i ritardi associati all'attuale sistema fortemente burocratico. Lo consideravamo un programma molto ambizioso.

Probabilmente il nuovo stimolo più tangibile è stato l'imminente lancio di un "Fondo Germania" (Deutschlandfonds) da 100 miliardi di euro. L'obiettivo è il finanziamento strategico di piccole e medie imprese, con particolare attenzione alle startup innovative/tecnologiche, nonché alla rete di distribuzione elettrica, coltivando partnership con gli investitori.

Abbiamo anche avuto modo di analizzare i progressi relativi al fondo speciale per le infrastrutture da 500 miliardi di euro, le cui prime tranche sono previste per ottobre. Sembra che questa strategia sia stata volutamente anticipata, con il 50-60% della dotazione totale del bilancio federale da destinare ai prossimi quattro anni (mentre l'intera dotazione verrà distribuita nei prossimi dieci anni in totale). Inizialmente l'attenzione sarà rivolta allo sviluppo e al potenziamento della rete ferroviaria, seguita da quella stradale.

Per quest'anno è ancora prevista una prima tranche di 27 miliardi di euro, che sembra potenzialmente difficile da spendere in un lasso di tempo così breve. Ma una possibilità è che l'assegnazione possa essere utilizzata per colmare eventuali scoperti di spesa della Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria nazionale di proprietà statale.

In difesa

Il forte impegno della Germania per una maggiore spesa per la difesa è rimasto evidente, con Merz e il suo team determinati a raggiungere e mantenere un obiettivo di spesa pari al 3,5% del PIL. Ciò è stato forse meno sorprendente, nel contesto della politica "America first" del presidente degli Stati Uniti Trump, che rappresenta un ritiro dalla posizione del Paese nei confronti dell'Europa assunta dopo la Seconda guerra mondiale, e della convinzione della Germania che il sostegno all'Ucraina faccia parte di una strategia di difesa a lungo termine. Particolarmente interessanti sono stati i risultati positivi delle simulazioni del Ministero delle Finanze sulla sostenibilità del debito all'attuale livello di spesa per la difesa.

Il contesto di questa discussione è stato importante, in un momento in cui stiamo assistendo a segnalazioni di attraversamenti di droni dalla Russia verso Romania, Lituania e ora Polonia e Danimarca, e alla recente intercettazione di aerei russi sull'Estonia. La percezione è che la Russia continui a sfidare l'Europa in diverse dimensioni della guerra ibrida, testandone i punti di forza e di debolezza, piuttosto che in termini di escalation o de-escalation.

Una sfida fondamentale per l'Europa è come potrebbero reagire gli Stati Uniti, o qualsiasi altro paese della NATO contrario all'intervento, qualora venisse attivato l'articolo 5. Ma ciò che appare chiaro in Germania è la percezione che il potere economico senza il sostegno della potenza militare rappresenti un rischio per la sicurezza. Il Paese sembra intenzionato a ricostruire la propria infrastruttura militare, in termini di difesa aerea, sistemi d'arma a lungo raggio, trasporti, supporto, produzione e fornitura di munizioni, con discussioni su come il Paese possa integrare tecnologie più recenti come i droni e le difese elettromagnetiche.

Riforma delle pensioni e dei lavoratori

Il cancelliere Merz ha evidenziato lo stato sociale come un'area di reale preoccupazione, sostenendo che "non è più economicamente sostenibile con ciò che stiamo producendo come economia nazionale". I comuni del Paese stanno soffrendo a causa del rapido aumento delle spese sociali, che da anni incidono sulla capacità di destinare la spesa a miglioramenti locali, ad esempio ristrutturazione di scuole, ospedali, ecc.

Il governo ha proposto numerose riforme per rafforzare e "rendere il sistema pensionistico a prova di futuro", ma ci sono state alcune preoccupazioni sul fatto che le modifiche proposte potrebbero non essere così radicali come necessario, dati i problemi strutturali dell'invecchiamento della popolazione, della crescita lenta e del coinvolgimento relativamente basso nei risparmi pensionistici. Con circa 100 miliardi di euro, il contributo statale necessario per coprire l'attuale deficit del sistema pensionistico è una somma significativa e si prevede che tali passività aumenteranno.

Il governo sta istituendo una commissione per trovare soluzioni volte a incentivare l'ingresso dei lavoratori nel sistema pensionistico, con proposte di "avvio anticipato" volte a incoraggiare più opzioni di risparmio privato, insieme a opzioni con capitale interamente garantito. L'obiettivo è raggiungere il 30-40% della popolazione che non versa contributi privati alla propria pensione.

Gli ostacoli nell'UE

Sebbene fossimo generalmente incoraggiati dai segnali di progresso sul fronte interno della Germania, le nostre speranze di notizie positive sulle grandi riforme nell'UE hanno subito un duro colpo. Il feedback sulla bozza iniziale della riforma del mercato della cartolarizzazione – qualcosa che riteniamo potenzialmente significativo per la regione: "La Commissione europea ha fatto un passo avanti con la cartolarizzazione nell'UE?" – è stato deludente. Ma c'è ancora tempo perché le cose cambino. Dal punto di vista della Germania, Bruxelles sembra essere vista come un ostacolo a diverse riforme, mentre l'accordo sul grande obiettivo di un'unione del risparmio e degli investimenti (SIU), un sistema finanziario unico dell'UE progettato per migliorare l'efficienza del mercato nel blocco, si dimostra ancora irraggiungibile.

Tuttavia, sebbene i cambiamenti nella regolamentazione dell'UE non stiano procedendo alla velocità che vorremmo (notiamo poca pressione da parte di Von der Leyen, Presidente della Commissione europea, per promuovere un simile cambiamento strutturale), sembrano comunque muoversi nella giusta direzione. E sebbene siamo meno ottimisti sulla prospettiva di un consistente alleggerimento del capitale azionario delle banche dell'UE, dovremmo saperne di più su questo argomento leggendo un prossimo documento della Banca centrale europea, che sarà pubblicato a dicembre.

Nel complesso, questo viaggio ha rafforzato la nostra posizione positiva sulla Germania, dove assistiamo a una trasformazione in corso verso un impulso fiscale più orientato all'esterno, con misure per affrontare gli attuali ostacoli (crescita, burocrazia, investimenti tecnologici e regolamentazione finanziaria) e investimenti significativi per ammodernare le infrastrutture e la difesa. A livello dell'UE permangono delle sfide, in particolare nel raggiungimento di un consenso sulle riforme normative e sull'integrazione finanziaria. Ciononostante, l'approccio proattivo della Germania sta creando un precedente per la leadership nella regione, offrendo nuove opportunità agli investitori e posizionando il Paese come un attore fondamentale nella definizione del futuro dell'Europa.

Articolo 5: La clausola di difesa collettiva nell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), in base alla quale un attacco armato contro un membro della NATO è considerato un attacco contro tutti i membri.

Alleggerimento del capitale proprio delle banche: strategia per trasferire il rischio di credito di un portafoglio o di attività, come i prestiti, lontano dalle banche. Gli investitori ricevono un premio, mentre la banca può ridurre il capitale che le autorità di regolamentazione le impongono di detenere come riserva.

Opzioni con capitale garantito: una garanzia per le pensioni che offre protezione dai cali del mercato, per garantire che il capitale accumulato da un pensionato non scenda al di sotto di un certo livello, sebbene queste garanzie possano variare.

Fiscale: descrive la politica governativa relativa alla definizione delle aliquote fiscali e dei livelli di spesa. Si distingue dalla politica monetaria, che è tipicamente stabilita da una banca centrale.

Prodotto interno lordo (PIL): misura delle dimensioni e della salute dell'economia di un paese in un periodo di tempo specifico, solitamente trimestrale o annuale.

Mercato della cartolarizzazione: la cartolarizzazione è il processo mediante il quale determinati tipi di attività vengono raggruppati in modo da poter essere riconfezionati in titoli fruttiferi di interessi, che possono poi essere acquistati e venduti. I pagamenti degli interessi e del capitale degli asset sono trasferiti agli acquirenti dei titoli.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Non vi è alcuna garanzia che le tendenze passate continuino o che le previsioni si realizzino.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 26 settembre 2000 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di conseguire il suo obiettivo d'investimento. Ciò potrebbe determinare una "leva", che potrebbe amplificare i risultati dell'investimento, e le perdite o i guadagni per il Fondo potrebbero superare il costo del derivato. I derivati comportano rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo comporta un elevato livello di attività di acquisto e di vendita, pertanto sosterrà un livello più elevato di costi di operazione rispetto a un fondo che negozia con meno frequenza. I suddetti costi di operazione si sommano alle spese correnti del Fondo.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
Janus Henderson Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 26 settembre 2000 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Rischi specifici
  • Le azioni/quote possono perdere valore rapidamente e di norma implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia i suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attivi in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (in assenza di "copertura"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di denominazione e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d'interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.