Aggiornamento di settore del team Research - Affrontare la volatilità a breve termine
Sul mercato azionario la leadership è cambiata durante il primo trimestre 2025, nel clima di crescente preoccupazione per il commercio globale e gli investimenti nell'intelligenza artificiale (AI). In vista di un'evoluzione poco incoraggiante, il team Research analizza le potenziali implicazioni per ciascun settore.

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In sintesi
- La politica commerciale stravolta e le preoccupazioni per la spesa destinata all'AI hanno influenzato in misura determinante l'andamento azionario nel primo trimestre del 2025, che ha visto i titoli tecnologici in affanno e una sovraperformance dei settori difensivi come l'energia e i beni di consumo primari.
- Da allora, l'incertezza si è acuita ancora di più, sollevando timori di un rallentamento della crescita economica globale.
- In questo contesto, riteniamo che gli investitori dovrebbero rimanere concentrati sui fondamentali, andando alla ricerca di società in grado di resistere di fronte ai cambiamenti delle politiche e rimanere dal lato giusto dei trend di crescita secolari.
Gli investitori hanno iniziato il 2025 con uno stato d'animo generalmente ottimista, incoraggiati dall'economia resiliente negli Stati Uniti, l'inflazione in declino e la possibilità di tagli dei tassi d'interesse e politiche fiscali di stimolo all'espansione. Già alla fine del primo trimestre, però, l'ottimismo ha lasciato il posto a un clima di crescente incertezza riguardo ai dazi e al relativo impatto ipotizzabile sull'inflazione e la crescita economica. Inizialmente, questo cambiamento ha avvantaggiato i settori considerati tradizionalmente difensivi (figura), ma all'ingresso nel secondo trimestre anche queste aree percepite come porti sicuri sono finite sotto pressione.
Per questo consideriamo quanto mai importante per gli investitori concentrarsi sui fondamentali, cercando società in condizione di scaricare a valle gli aumenti di prezzo, con team di management validi e un'esposizione a trend di crescita secolari. Indubbiamente per adesso l'incertezza creata dai dazi esiste, ma siamo convinti che temi come l'intelligenza artificiale (AI) e l'elettrificazione dell'economia globale persisteranno ancora per molti anni. Ed è proprio ora, con ampie aree del mercato azionario penalizzate dall'incertezza, che gli investitori possono ottenere esposizione a questi fattori di crescita a lungo termine a valutazioni interessanti.
Figura: Performance delle azioni globali nel 1° trimestre (rendimento totale)
La rotazione verso settori tradizionalmente difensivi ha interrotto la corsa della tecnologia e favorito aree come l'energia e i beni di consumo primari
Fonte: Bloomberg, dati dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025. I rendimenti si riferisco al MSCI All Country World Index (ACWI) e agli 11 settori rappresentati al suo interno. Il MSCI ACWI Index comprende società ad alta e media capitalizzazione di 23 mercati sviluppati e 24 mercati emergenti.
Tecnologia: il potenziale dell'AI rimane enorme, ma il percorso potrebbe risultare accidentato
Cos'è successo: Le società tecnologiche statunitensi mega capitalizzate hanno perso terreno nel primo trimestre, dopo la straordinaria avanzata degli ultimi anni. L'arretramento è imputabile in parte a una revisione delle aspettative su quanto le aziende dovranno investire in AI nel lungo termine – processo innescato dalla start-up cinese DeepSeek, che ha sostenuto di aver sviluppato un modello AI con capacità avanzate, effettuando un investimento molto inferiore a quello richiesto dai modelli concorrenti. Microsoft ha aggravato la situazione annunciando tagli ai propri piani di spesa in AI.
Cosa si prospetta: Il secondo trimestre si apre con l'incertezza aggiuntiva creata dai dazi, un calo della spesa delle aziende e i timori di un rallentamento più generale che potrebbe avere implicazioni negative per i segmenti di mercato economicamente sensibili, come la produzione industriale analogica e le piattaforme Internet dipendenti dai ricavi pubblicitari. Seppure consapevoli dell'incertezza a breve termine, restiamo molto fiduciosi nelle opportunità di crescita a lungo termine in ambito tecnologico, sia per le aree a crescita ciclica, come i semiconduttori, sia per quelle a crescita secolare, compresi i segmenti legati all'AI generativa. Riteniamo che le opportunità d'investimento a lungo termine connesse all'AI siano intatte, anche se in effetti potremmo attraversare periodi di volatilità, come accade con ogni nuova tecnologia. Crediamo però che qualsiasi miglioramento dell'efficienza contribuirà a estendere l'adozione dell'AI nell'economia globale, mentre le inevitabili fasi di volatilità serviranno a facilitare un'allocazione efficace del capitale.
Servizi di comunicazione: opportunità a lungo termine nell'universo AI e nella disruption digitale
Cos'è successo: I titoli dei servizi di comunicazione hanno registrato un andamento misto nel primo trimestre. I forti progressi di aziende come Netflix e T-Mobile sono stati compensati dall'arretramento dei titoli visti come beneficiari della spesa legata all'AI. Abbiamo osservato anche una correzione di alcuni titoli con valutazioni elevate all'interno del settore.
Cosa si prospetta: Nel breve termine, riconosciamo che l'incertezza economica potrebbe avere implicazioni negative per la pubblicità, i data center e la spesa nella sfera digitale. Riteniamo inoltre che potremmo assistere a periodi di volatilità mentre gli investitori cercano di valutare il livello appropriato della spesa di capitale nell'AI . Siamo convinti che gli investitori possano sfruttare questa volatilità a loro vantaggio per cercare società con modelli di business particolarmente validi, magari scambiate a valutazioni nettamente inferiori rispetto all'inizio dell'anno.
Nel più lungo termine, restiamo molto fiduciosi nelle opportunità legate all'AI, che a nostro avviso ha le carte in regola per diventare più pervasiva e potente di quanto il consenso si aspetti oggi. Vediamo anche opportunità a lungo termine nello streaming digitale e nella pubblicità digitale e ci aspettiamo un ulteriore consolidamento intorno alle più grandi piattaforme native digitali meglio attrezzate per attrarre sia contenuti che utenti.
Assistenza sanitaria: trovare innovazione e protezione a valutazioni interessanti
Cos'è successo: I titoli del settore sanitario hanno chiuso il trimestre con rendimenti positivi, ma la performance di questo comparto è stata contrastata. Da un lato, le società di servizi sanitari e le aziende biofarmaceutiche ad alta capitalizzazione hanno sovraperformato, beneficiando delle valutazioni basse e della rotazione del mercato verso asset difensivi. Dall'altro, le aziende biotecnologiche a bassa e media capitalizzazione si sono trovate sotto pressione a causa dell'incertezza seguita alla conferma di Robert F. Kennedy Jr. a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e ai tagli ai finanziamenti e al personale delle agenzie sanitarie federali, tra cui la Food and Drug Administration.
Cosa di prospetta: Crediamo che gli investitori continueranno a privilegiare le società del settore sanitario che tendono a beneficiare di una domanda costante, indipendentemente dal contesto macroeconomico. Rientrano in questa categoria i distributori di farmaci, che potrebbero anche essere più schermati dai dazi. Nel settore biotech, le società a bassa e media capitalizzazione restano un'importante fonte di innovazione, in quanto generano la maggior parte dei nuovi farmaci (l'85% nel 2024). Peraltro, le azioni attualmente sono scambiate a sconti notevoli. Tuttavia, considerando l'incertezza a breve termine a livello di politiche e il potenziale di ritardi sul piano normativo, a nostro avviso gli investitori dovrebbero privilegiare le aziende biotecnologiche di minori dimensioni, con prodotti approvati di recente o pipeline di prodotti promettenti in fase avanzata.
Industriali: mantenere la disciplina in un contesto sempre più incerto per la spesa di capitale
Cos'è successo: I titoli industriali hanno dovuto affrontare correnti incrociate nel primo trimestre, registrando di conseguenza una performance incolore. Gli ordini e gli altri dati economici anticipatori sono stati generalmente positivi. Tuttavia, alla fine del trimestre l'umore era cambiato drasticamente a causa dei consistenti tagli alla spesa pubblica e della minaccia di una guerra commerciale che ha stravolto il processo decisionale delle imprese e le catene di fornitura. Sembra inoltre che il vigore rilevato nel primo trimestre rifletta almeno in parte un anticipo degli acquisti in vista dei dazi, piuttosto che una vera e propria ripresa dell'attività manifatturiera.
Cosa si prospetta: All'inizio del secondo trimestre, appare evidente che i nuovi sviluppi sui dazi potrebbero determinare un'inflazione più elevata in tutto il settore industriale, aumentando al contempo le probabilità di recessione sia industriale che dei consumi. Pertanto, riteniamo che gli investitori debbano rimanere concentrati su società allineate a tendenze secolari solide, come quelle che riguardano l'industria aerospaziale commerciale e l'elettrificazione, potenzialmente meno influenzate da pressioni cicliche. Crediamo inoltre che sia importante cercare team di management validi, capaci di gestire l'incertezza delle politiche, e continuare a prestare attenzione alle società che lavorano per migliorare l'esecuzione operativa e la performance finanziaria, anche in un contesto instabile.
Finanziari: le tendenze cicliche e secolari offrono interessanti opportunità di crescita
Cos'è successo: Il primo trimestre ha visto un aumento della volatilità quando i dazi più alti e la possibilità di una guerra commerciale hanno alimentato l'incertezza sulle prospettive economiche e l'evoluzione dei tassi d'interesse. Questo clima ha creato anche un ambiente difficile per il processo decisionale aziendale, provocando un rallentamento delle attività di fusione e acquisizione.
Cosa si prospetta: Nonostante l'incertezza a breve termine, riteniamo che il settore dei servizi finanziari globali sia tuttora un ambiente proficuo in cui implementare una ricerca fondamentale approfondita. Esistono tendenze cicliche favorevoli in molte aree del mercato finanziario globale, in particolare per quanto riguarda i prezzi delle assicurazioni auto personali negli Stati Uniti e alcune aree delle assicurazioni di immobili commerciali e contro danni e infortuni. Vediamo inoltre varie tendenze secolari molto promettenti, come la crescita dei pagamenti elettronici e le aziende che sfruttano dati proprietari e competenze tecnologiche avanzate. Infine, pensiamo che diverse banche europee siano posizionate per beneficiare di un consistente ritorno di capitale, un contesto normativo migliore e un potenziale consolidamento del settore.
Consumi: rimanere concentrati sulle opportunità di alta qualità nel contesto di fiducia dei consumatori in deterioramento
Cos'è successo: Lo scorso trimestre abbiamo avvertito che "il margine di sorpresa rimane insolitamente ampio, date le recenti elezioni e le valutazioni elevate". Indubbiamente è stato questo il caso nel primo trimestre, quando l'ottimismo per il vigore dell'economia ha lasciato spazio alle crescenti preoccupazioni per il mercato del lavoro, la fiducia dei consumatori in calo e il possibile rialzo dell'inflazione con l'entrata in vigore dei dazi. Sebbene i dati economici pubblicati nel periodo siano stati generalmente favorevoli, gli investitori hanno iniziato a prepararsi alle cattive notizie in arrivo, e questo ha innescato una rotazione dai titoli dei beni voluttuari verso nomi più difensivi nel settore dei consumi di base.
Cosa si prospetta: Resta da vedere se le aspettative negative dei consumatori diventeranno realtà, ma le politiche commerciali in fase di cambiamento sono diventate una fonte di incertezza sia per i consumatori che per gli investitori. In questo contesto, siamo convinti che gli investitori dovrebbero privilegiare un mix di aziende cicliche e difensive, in modo da mitigare le scommesse macroeconomiche implicite, e rimanere concentrati su modelli di business resilienti e di alta qualità. Riteniamo inoltre opportuno cercare società che si collocano sul lato giusto della rivoluzione digitale, un tema che permea il settore dei consumi da oltre 20 anni e non mostra segni di cedimento.
Energia e utility: il rischio di ribasso per i prezzi del petrolio richiede un posizionamento difensivo
Cos'è successo: L'energia ha sovraperformato il resto del mercato nel primo trimestre, trainata dai fondamentali robusti e dalla rotazione di capitali da altri settori. Il prezzo del petrolio, sebbene volatile, è stato in media di 75 dollari al barile, un livello che ha consentito alla maggior parte delle società di generare solidi risultati. Nonostante la performance su base ampia, gli investitori hanno privilegiato i titoli più difensivi e di dimensioni maggiori, con economie di scala e dividendi resilienti.
Cosa si prospetta: I fondamentali della domanda sembrano sani, ma potrebbero indebolirsi con l'aumento del rischio di recessione. Dal punto di vista dell'offerta, i produttori nazionali in genere si adeguano rapidamente a qualsiasi variazione sostanziale dei prezzi. A livello globale, le decisioni dell'OPEC+ riguardo all'offerta possono essere complicate da fattori geopolitici come le sanzioni. Alcune politiche di Trump potrebbero esercitare una pressione al rialzo sui prezzi petroliferi, ma la Casa Bianca sembra determinata ad abbassarli, anche se ciò significa incentivare l'offerta incrementale o adottare politiche mirate a ridurre la domanda. Nel complesso, vediamo un maggiore rischio di ribasso per i prezzi del petrolio, a causa del potenziale indebolimento della domanda ma anche di un'offerta superiore alle previsioni.
Pertanto, riteniamo che gli investitori debbano mantenere un posizionamento difensivo, pur rimanendo attenti alle dinamiche del mercato energetico in generale. A nostro avviso, le società petrolifere integrate, midstream e le grandi compagnie diversificate di esplorazione e produzione presentano il profilo rischio/rendimento più interessante.
INFORMAZIONI IMPORTANTI
I settori dei beni di consumo discrezionali possono essere influenzati in modo significativo dai risultati dell'economia in generale, dai tassi di interesse, dalla concorrenza, dalla fiducia e dalla spesa dei consumatori e dai cambiamenti demografici e dei gusti dei consumatori.
Le industrie dei beni di consumo primari possono essere notevolmente influenzate da elementi come le tendenze demografiche e di prodotto, i prezzi competitivi, le mode alimentari, le campagne di marketing, i fattori ambientali e la regolamentazione governativa, l'andamento dell'economia in generale, i tassi d'interesse e la fiducia dei consumatori.
Il settore energetico può risentire in modo significativo delle fluttuazioni dei prezzi dell'energia e dell'offerta e della domanda di combustibili, della conservazione, del successo di progetti di esplorazione e delle normative fiscali e statali in generale.
I settori finanziari possono essere molto influenzati da una regolamentazione governativa di vasta portata, esposti a cambiamenti relativamente rapidi a causa di distinzioni sempre più sfumate tra i segmenti di servizio, e fortemente condizionati dalla disponibilità e dal costo dei fondi di capitale, dalle variazioni dei tassi d'interesse, dal tasso di default sul debito delle imprese e dei consumatori e dalla concorrenza sui prezzi.
Le attività del settore sanitario sono fortemente regolamentate ed esposte ai tassi di rimborso, nonché all'approvazione governativa dei prodotti e servizi, tutti fattori in grado di incidere in misura sostanziale sui prezzi e la disponibilità; inoltre, possono subire gli effetti dell'obsolescenza rapida e della scadenza dei brevetti.
I settori tecnologici potrebbero essere notevolmente influenzati dall'obsolescenza della tecnologia esistente, dai brevi cicli di prodotto, dal calo dei prezzi e dei profitti, dalla competizione di nuovi operatori sul mercato e dalle condizioni economiche generali. Un investimento concentrato in un unico settore potrebbe essere più volatile della performance di investimenti meno concentrati e del mercato nel suo complesso.
La politica monetaria è l'insieme delle politiche di una banca centrale, volte a influenzare il livello di inflazione e di crescita di un'economia. Comprende il controllo dei tassi di interesse e dell'offerta di denaro. La volatilità misura il rischio utilizzando la dispersione dei rendimenti per un determinato investimento.
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Comunicazione di Marketing.