Quick view: il coraggioso salto in avanti della Germania
Il gestore di portafoglio Robert Schramm-Fuchs commenta i progetti rivoluzionari volti ad allentare le regole sul debito della Germania, consentendo un aumento della spesa per la difesa e un importante piano infrastrutturale, destinato a stimolare la crescita.

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In sintesi
- L'Unione Cristiano-Democratica (CDU) e il Partito Socialdemocratico (SPD) hanno concordato di proporre una modifica alle regole di indebitamento della Germania che consentirà un aumento della spesa per la difesa e per le infrastrutture, nel prossimo decennio.
- Nonostante le previste esitazioni dei Verdi e dei Liberali, la proposta, sotto la guida del cancelliere in carica Friedrich Merz, dovrebbe ottenere un sostegno parlamentare sufficiente per essere adottata.
- Questa manovra finanziaria strategica è vista con ottimismo dai mercati e fa parte di una visione più ampia con cui la Germania intende riaffermare la sua leadership in Europa, adottando una serie di riforme e rispondendo alle pressioni esterne con cambiamenti trasformativi.
I colloqui preliminari tra l'Unione Cristiano-Democratica (CDU) e il Partito Socialdemocratico (SPD) – i due partiti che sperano di formare il prossimo governo tedesco – hanno dato i primi risultati. In quello che equivale a un cambiamento potenzialmente sismico, i due partiti hanno concordato di adottare le modifiche costituzionali per rivedere le regole sull'indebitamento, riformando e allentando il "freno al debito" della Germania.
Il prossimo passo per il cancelliere tedesco, Friedrich Merz della CDU, insieme all'SPD, è la presentazione di questa proposta al parlamento tedesco. Sebbene i portavoce dei Verdi e dei Liberali – partiti che non faranno parte del prossimo governo – abbiano manifestato la propria esitazione, sospettiamo che alla fine ci sarà un sostegno sufficiente per approvare le riforme.
L'accordo esenterebbe la spesa per la difesa, al di là dell'1% del PIL, dal limite del freno all'indebitamento (consentendo di fatto al governo di aumentare gli investimenti militari secondo necessità) e aprirebbe la porta a un pacchetto finanziario da 500 miliardi di euro (535 miliardi di dollari) per le infrastrutture, destinato a risanare l'economia con il rilascio dei fondi su un periodo di 10 anni. Se approvato, ci aspettiamo che il governo si prenda un po' di tempo per identificare e dare priorità ai progetti, e crediamo quindi che inizieremo a vedere l'impatto di tale spesa sull'economia nel 2026.
La posizione debitoria della Germania è oggi relativamente sana, con un rapporto tra debito federale e PIL intorno al 61%, quindi questi pacchetti aggiungerebbero forse 20 punti percentuali a tale livello di debito (una stima per ora approssimativa). I mercati hanno reagito positivamente alla notizia e, dato il punto di partenza molto basso della valutazione relativa delle azioni europee, riteniamo possibile che ulteriori notizie possano contribuire a sostenere un cambiamento positivo del sentiment degli investitori verso la regione.
Siamo convinti che un nuovo governo tedesco guidato dal cancelliere Merz si dimostrerà molto più dinamico dei suoi predecessori. La Germania deve riassumere un ruolo di leadership per guidare le riforme delle istituzioni europee e dello stesso progetto europeo, un processo che riteniamo sia in corso. Negli ultimi mesi, la Commissione europea ha lavorato all'alleggerimento della normativa sulla supply chain, sulla rendicontazione della sostenibilità, sulla tassa sulle emissioni di CO2 alle frontiere e sulla tassonomia. Abbiamo assistito a consultazioni sul mercato delle cartolarizzazioni, a un ammorbidimento dell'obiettivo di emissioni dell'industria automobilistica e a una "coalizione dei volenterosi" per sostenere l'Ucraina. La nostra speranza è che le vaste pressioni esterne da parte di amici e nemici sull'Europa servano a catalizzare cambiamenti e miglioramenti che altrimenti sarebbero stati impensabili.
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Glossario:
PIL: prodotto interno lordo; il valore di tutti i beni e servizi finiti prodotti da un paese, in un periodo di tempo specifico (solitamente trimestrale o annuale). Se il PIL aumenta, vuol dire che le persone stanno spendendo di più e le imprese probabilmente si stanno espandendo, e viceversa. Il PIL è un parametro generale delle dimensioni e dello stato di salute dell'economia di un Paese e può essere utilizzato per confrontare diverse economie.
Debito in rapporto al PIL: una misura del debito di un paese rispetto al suo PIL, solitamente espressa in percentuale.
Freno all'indebitamento della Germania: giuridicamente vincolante per il governo federale tedesco dal 2016 e per i 16 Länder del paese dal 2020, il freno pone limiti rigorosi all'indebitamento. Mentre i Länder sono soggetti a un divieto assoluto sul debito, il freno al debito ha lasciato un certo margine di manovra al governo federale per la spesa in periodi eccezionali e per assumere una piccola quantità di prestiti in tempi normali.
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