Si prega di assicurarsi che Javascript sia abilitato ai fini dell'accessibilità al sito web. Espresso europeo: l'ascesa post-COVID del settore aerospaziale europeo - Janus Henderson Investors
Per investitori professionali in Italia

Espresso europeo: l'ascesa post-COVID del settore aerospaziale europeo

Nell'ambito della nostra serie Espresso, che fornisce un mix esperto di opinioni sulle azioni europee, l'analista di ricerca David Barker considera le opportunità nel settore aerospaziale europeo.

David Barker

David Barker

Analista di ricerca


28 Mar 2024
7 min di visione

In sintesi

  • Il settore aerospaziale è in rapida crescita nei mercati emergenti e sta ricevendo ordini consistenti, nonostante i vincoli della catena di approvvigionamento che limitano la produzione.
  • Il COVID ha costretto le compagnie aeree e i fornitori aerospaziali ad adottare una modalità operativa che proteggesse la liquidità, ma la ripresa è stata molto netta, in particolare per i viaggi di piacere.
  • La forte domanda di aeromobili si è scontrata con i tagli di personale forzati dal COVID, creando una forte tensione in tutto il settore in termini di produzione di nuovi aerei, ma anche di domanda di ricambi per estendere la vita utile degli aerei più vecchi.

L'Europa è la patria di alcune delle più grandi e più rinomate aziende aerospaziali, comprese società del calibro di Airbus e Rolls Royce.  Nel lungo termine è stato un ottimo settore in cui investire, ma la pandemia di COVID è stata davvero un disastro, sia per le compagnie aeree che per i fornitori aerospaziali. Nel 2020, il traffico passeggeri è diminuito del 66% e le compagnie aeree sono entrate in modalità di protezione e conservazione della liquidità. Questo ha comportato il posticipo delle consegne di nuovi aeromobili e anche il rinvio della manutenzione critica di motori ed equipaggiamenti, solo per sopravvivere.

Airbus, che è una delle più grandi aziende aerospaziali d'Europa, ha ridotto le consegne di aeromobili di 300 unità e registrato un calo dei profitti del 75%. Quindi numeri davvero importanti. Con lo sviluppo dei vaccini e l'allentamento delle restrizioni agli spostamenti in tutto il mondo, il rimbalzo è stato molto netto, in particolare per i viaggi di piacere. Tutti volevamo andare di nuovo in vacanza. E più di recente, abbiamo rilevato che la ripresa sta iniziando a coinvolgere anche il segmento dei viaggi d'affari.

Gran parte di questo rimbalzo dal periodo COVID si è manifestato all'ingresso nel 2024. Gli investitori restano comunque molto ottimisti sulla prognosi a medio termine per il settore. Il traffico aereo è cresciuto di circa il 4% dal 2010 al 2019, ma si prevede un'accelerazione post-COVID, alimentata soprattutto dai mercati emergenti. In India, ad esempio, un cittadino medio prende 0,1 voli all'anno, contro i 2,3 registrati in Regno Unito. Quindi c'è un'enorme opportunità di penetrazione in un mercato molto grande, che conta oltre 1 miliardo di persone: si prevede che il traffico aereo indiano crescerà a un tasso doppio rispetto al resto del mondo nei prossimi 10-20 anni.

Tutta questa domanda extra nei mercati emergenti sta producendo un'ondata di nuovi ordini per Airbus. Nel 2023 sono stati oltre 2.000 e il portafoglio ordini della società attualmente supera gli 8.000 aeromobili, il che conferisce un livello di visibilità dei ricavi davvero senza precedenti, fino a sette, otto, nove anni, qualcosa che non rileviamo in nessun altro mercato industriale finale in Europa.

Purtroppo la pandemia ha fatto perdere il lavoro a molte persone nel settore aerospaziale: decine di migliaia di lavoratori hanno dovuto lasciare Airbus e i grandi fornitori in Europa. La riassunzione di questi addetti richiederà un po' di tempo e la carenza di personale sta creando molta tensione nella catena di approvvigionamento. Prendiamo gli ordini arretrati di A320 per Airbus: se la società potesse produrre alla massima velocità, riuscirebbe a costruire 75 velivoli al mese fino al 2030. Oggi fatica a superare le 50 o 55 unità al mese. Quindi l'offerta è molto contratta, ma la domanda a lungo termine abbonda.

Allo stesso tempo, il principale rivale di Airbus negli Stati Uniti, Boeing, sta affrontando nuove indagini della FAA in materia di sicurezza e questo contribuisce alla scarsità di nuovi aeromobili. Tutta questa pressione sulla catena di approvvigionamento significa che se sei una compagnia aerea, devi mantenere operativi i tuoi aerei più vecchi ancora più a lungo. Tradizionalmente, un nuovo aereo ha una vita utile di 20 anni. Alcuni però continuano a volare per 25 o anche 30 anni, e più a lungo rimangono in aria, più vecchi pezzi di ricambio servono per mantenere in funzione i motori e gli stessi aeromobili. Questo ha offerto molto sostegno alla domanda e ai prezzi dei ricambi per fornitori come Safran e MTU, che hanno beneficiato di una crescita robusta.

Il settore aerospaziale ha diviso le opinioni sui temi ESG. È responsabile del 3% delle emissioni globali di carbonio, ma sta anche investendo ingenti somme nella decarbonizzazione. Il nuovo prodotto di Airbus, l'A320 Neo, che ha un consumo di carburante inferiore del 15% rispetto alla generazione precedente, e la società sta pianificando di lanciare un successore di quella piattaforma a metà degli anni 2030. Airbus sta anche lavorando su aerei a idrogeno verde, con entrata in servizio forse nel 2030, inizialmente su scala ridotta. Quindi, nel complesso, questo è un settore che ha affrontato molti drammi durante la pandemia di COVID, è riuscito a sopravvivere grazie al taglio dei costi e alla conservazione della liquidità, ma le prospettive a medio termine sembrano molto favorevoli.

—–

Tensione di mercato: in questo contesto si riferisce a situazioni in cui la domanda di un prodotto è forte e l'offerta è limitata, il che può portare a prezzi più elevati.

I riferimenti a singoli titoli non costituiscono un invito ad acquistare, vendere o conservare tali titoli, strategie di investimento o settori di mercato, che non devono essere considerati necessariamente redditizi. Janus Henderson Investors, il suo consulente affiliato o i suoi dipendenti possono detenere una posizione nei titoli citati.

L'industria aerospaziale e della difesa può risentire in misura significativa di cambiamenti dell'economia, dei prezzi del carburante, dei rapporti di lavoro e della spesa e regolamentazione governativa.

Non c'è alcuna garanzia che le tendenze passate si confermino o che le previsioni si realizzino.

JHI

JHI

 

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

Comunicazione di Marketing.

 

Glossario

 

 

 

 

Informazioni importanti

Si prega di leggere attentamente le seguenti informazioni sui fondi citati in questo articolo.

Janus Henderson Horizon Fund (il “Fondo”) è una SICAV lussemburghese costituita il 30 maggio 1985 e gestita da Janus Henderson Investors Europe S.A. Janus Henderson Investors Europe S.A. può decidere di risolvere gli accordi di commercializzazione di questo Organismo d'investimento collettivo del risparmio in conformità alla normativa applicabile. Questa è una comunicazione di marketing. Consultare il prospetto dell’OICVM e il KIID prima di prendere qualsiasi decisione finale di investimento.
    Specific risks
  • Le Azioni/Quote possono perdere valore rapidamente e normalmente implicano rischi più elevati rispetto alle obbligazioni o agli strumenti del mercato monetario. Di conseguenza il valore del proprio investimento potrebbe diminuire.
  • Le azioni di società a piccola e media capitalizzazione possono presentare una maggiore volatilità rispetto a quelle di società più ampie e talvolta può essere difficile valutare o vendere tali azioni al momento e al prezzo desiderati, il che aumenta il rischio di perdite.
  • Un Fondo che presenta un’esposizione elevata a un determinato paese o regione geografica comporta un livello maggiore di rischio rispetto a un Fondo più diversificato.
  • Il Fondo potrebbe usare derivati al fine di ridurre il rischio o gestire il portafoglio in modo più efficiente. Ciò, tuttavia, comporta rischi aggiuntivi, in particolare il rischio che la controparte del derivato non adempia ai suoi obblighi contrattuali.
  • Qualora il Fondo detenga attività in valute diverse da quella di base del Fondo o l'investitore detenga azioni o quote in un'altra valuta (a meno che non siano "coperte"), il valore dell'investimento potrebbe subire le oscillazioni del tasso di cambio.
  • Se il Fondo, o una sua classe di azioni con copertura, intende attenuare le fluttuazioni del tasso di cambio tra una valuta e la valuta di base, la stessa strategia di copertura potrebbe generare un effetto positivo o negativo sul valore del Fondo, a causa delle differenze di tasso d’interesse a breve termine tra le due valute.
  • I titoli del Fondo potrebbero diventare difficili da valutare o da vendere al prezzo e con le tempistiche desiderati, specie in condizioni di mercato estreme con il prezzo delle attività in calo, aumentando il rischio di perdite sull'investimento.
  • Il Fondo potrebbe perdere denaro se una controparte con la quale il Fondo effettua scambi non fosse più intenzionata ad adempiere ai propri obblighi, o a causa di un errore o di un ritardo nei processi operativi o di una negligenza di un fornitore terzo.
David Barker

David Barker

Analista di ricerca


28 Mar 2024
7 min di visione

In sintesi

  • Il settore aerospaziale è in rapida crescita nei mercati emergenti e sta ricevendo ordini consistenti, nonostante i vincoli della catena di approvvigionamento che limitano la produzione.
  • Il COVID ha costretto le compagnie aeree e i fornitori aerospaziali ad adottare una modalità operativa che proteggesse la liquidità, ma la ripresa è stata molto netta, in particolare per i viaggi di piacere.
  • La forte domanda di aeromobili si è scontrata con i tagli di personale forzati dal COVID, creando una forte tensione in tutto il settore in termini di produzione di nuovi aerei, ma anche di domanda di ricambi per estendere la vita utile degli aerei più vecchi.