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Perché il 60/40 è ancora vivo e come gli investitori possono trarre vantaggio dall'inserimento in portafoglio di un fondo bilanciato

Sabrina Denis e Lara Castleton, senior portfolio strategist, spiegano perché è troppo presto per accantonare il classico portafoglio 60/40, evidenziando tre soluzioni versatili, le cautele necessarie e i vantaggi per gli investitori.

Sabrina Denis

Sabrina Denis

Senior Portfolio Strategist


Lara Castleton, CFA

Lara Castleton, CFA

U.S. Head of Portfolio Construction and Strategy


27 Mar 2024
7 minuti di lettura

In sintesi

  • Le flessioni del 2022 nei mercati azionari come in quelli obbligazionari hanno scosso la fiducia degli investitori nel classico portafoglio 60/40, ma quelli che hanno tenuto la rotta sono stati premiati da rendimenti a due cifre nel 2023.
  • A nostro avviso, i fondi bilanciati sono pilastri di coerenza e investimento a lungo termine che possono dimostrarsi soluzioni versatili per gli investitori, a prescindere che vengano utilizzati come portafoglio intero, allocazione core o overlay tattico.
  • Definire l'uso appropriato ed effettuare una due diligence sulla gamma di opzioni disponibili sono passaggi fondamentali quando si incorporano in portafoglio fondi bilanciati, che possono creare soluzioni efficienti ed economiche a fini di diversificazione e potenziale di crescita a lungo termine.

Negli ultimi anni, la fiducia nel portafoglio 60/401 (60% azioni, 40% obbligazioni) è stata messa alla prova. Storicamente, negli ultimi 95 anni ci sono stati solo quattro episodi in cui i mercati azionari e obbligazionari sono scesi entrambi nello stesso anno: 1931, 1941, 1969 e, più recentemente, 2022.

Janus Henderson Investors

Il team Portfolio Construction and Strategy (PCS) di Janus Henderson ritiene che sia (ancora una volta) troppo presto per accantonare i classici portafogli 60/40 e i bilanciati tradizionali.

Crediamo che quella del portafoglio bilanciato sia una storia di coerenza e di investimento a lungo termine. Sebbene il 2022 sia stato uno degli anni peggiori mai registrati, gli investitori pazienti che hanno tenuto la rotta sono stati premiati (si veda la Figura 1) con rendimenti a due cifre nel 2023.

Figura 1: Rendimenti dei portafogli bilanciati USA e globale

Fonte: Morningstar e team Portfolio Construction and Strategy di Janus Henderson. Al 29 febbraio 2024. 60/40 USA = un portafoglio ipotetico investito per il 60% nell'indice S&P 500 TR USD e per il 40% nell'indice Bloomberg US Aggregate Bond TR USD. 60/40 globale = un portafoglio ipotetico investito per il 60% nell'indice MSCI World Gross (USD) e per il 40% nell'indice Bloomberg Global Aggregate Bond TR USD. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

Quando si considera un'allocazione in fondi bilanciati, la domanda più comune che sentiamo nelle nostre consulenze di portafoglio è: "qual è il modo migliore per utilizzare un fondo bilanciato nel portafoglio?" Naturalmente, la risposta a questa domanda dipenderà dalle circostanze e dagli obiettivi individuali di un investitore. Nel complesso, però, i fondi bilanciati vengono utilizzati in tre modi diversi.

1. Come portafoglio intero

L'utilizzo di uno o più fondi bilanciati per costruire un portafoglio può funzionare in modo efficace per gli investitori che mirano a esternalizzare completamente il loro processo di allocazione. I fondi bilanciati possono ribilanciare e spostare automaticamente l'allocazione su più asset e/o regioni per adattarsi a un modello di rischio predefinito. Abbiamo visto che questa metodologia funziona bene per i professionisti finanziari che si affidano alle risorse di gestori esterni o per coloro che gestiscono situazioni in cui le soglie richieste per un conto di investimento discrezionale su misura sono troppo elevate.

Con quasi 4.500 strategie diverse2 classificate come "bilanciate", i professionisti finanziari non sono a corto di opzioni per creare un portafoglio adatto alle esigenze dei loro clienti. Tuttavia, questa varietà comporta l'esigenza di comprendere pienamente i rischi, le esposizioni e gli obiettivi previsti per ciascuna soluzione.

2. Come allocazione "core"

Forse più comunemente, gli investitori utilizzano uno o più fondi bilanciati come componente core del loro portafoglio e rafforzano questa allocazione di base aggiungendo posizioni satellite o tattiche ad alta convinzione, come esposizioni a strumenti alternativi oppure a regioni o settori specifici.

Sebbene i fondi bilanciati possano fornire una solida base per un'allocazione core, gli investitori potrebbero essere sorpresi di vedere che le correlazioni delle soluzioni con un benchmark misto 60/40 moderato variano da 0,5 a 1,5. Inoltre, c'è anche uno spread di volatilità tra i fondi della categoria Morningstar, come si vede nella Figura 2.

La due diligence è quindi fondamentale, in quanto gli investitori che guardano ai fondi bilanciati per sostituire la componente core potrebbero vedere l'alta correlazione con un benchmark tradizionale 60/40 come indicatore del fatto che il fondo bilanciato può effettivamente raggiungere i loro obiettivi.

Figura 2: La due diligence è fondamentale: molti fondi bilanciati non sono sostituti della componente core

Correlazione a 5 anni e volatilità relativa dei fondi della categoria Morningstar USD Moderate Allocation rispetto a un portafoglio di indici misti 60/40.

Fonte: Morningstar, team Portfolio Construction and Strategy, al 29 febbraio 2024. Fondi EAA categoria Morningstar Allocazione Moderata USD (N=169), con riferimento alla correlazione a 5 anni e alla volatilità relativa (annualizzata) di un benchmark misto composto al 60% dall'indice FTSE All-World e al 40% dall'indice FTSE World Government Bond (WGBI), da marzo 2019 a febbraio 2024. Rendimenti in USD. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

3. Come overlay tattico

Infine, gli investitori introducono spesso fondi bilanciati per completare le loro allocazioni azionarie, obbligazionarie e alternative core. Il ruolo di un fondo bilanciato in queste circostanze è quello di fungere da overlay rispetto a decisioni di asset allocation più ampie, auspicabilmente generando performance migliori senza intaccare gli obiettivi complessivi di rischio e rendimento.

In questa funzione, riteniamo che sia più importante distinguere le opzioni che possono essere davvero sia flessibili che complementari. La gestione attiva del portafoglio e l'asset allocation dinamica possono essere cruciali quando si scelgono fondi bilanciati come overlay tattico, poiché gli approcci con queste caratteristiche in genere riescono meglio a trarre vantaggio dalle distorsioni di mercato a breve termine.

Figura 3: La flessibilità è fondamentale per i fondi bilanciati con funzione di overlay tattico

L'introduzione di un fondo bilanciato nei portafogli degli investitori comporta diversi vantaggi potenziali, a seconda del ruolo auspicato per tale strumento.

  • Diversificazione semplice ed economica: con un unico investimento, gli investitori possono ottenere esposizione a classi di attivi, stili e mercati diversi. I costi, la complessità o i vincoli di tempo per raggiungere questo obiettivo con singoli investimenti possono essere notevoli.
  • Una soluzione più efficiente: un'allocazione core a uno o più fondi bilanciati consente agli investitori di avere molto tempo per concentrarsi su aree di un portafoglio che possono avere un maggiore potenziale di alfa, come gli investimenti alternativi, i settori concentrati, ecc.
  • Coerenza: Gli investitori possono sentirsi più sicuri della loro asset allocation principale, sapendo che è pensata per adattarsi a varie condizioni di mercato.

Figura 4: Un fondo bilanciato con ottime performance può fornire stabilità nei periodi difficili per i mercati azionari

Sovraperformare i fondi bilanciati può ridurre i rischi complessivi, migliorando potenzialmente i rendimenti.

Fonte: Morningstar, team Portfolio Construction and Strategy, dal 28 febbraio 2004 al 29 febbraio 2024. Drawdown basati sui rendimenti mensili in USD. Peer group di riferimento: 25° percentile delle Allocazioni Moderate Morningstar EAA e OE EUR e USD con area di investimento globale o USA. Rendimento medio di 1.935 fondi della categoria. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.

Vale la pena ricordare che, sebbene i fondi bilanciati offrano vari vantaggi potenziali, il loro utilizzo può rendere meno semplice la valutazione di un portafoglio complessivo in termini di esposizione e rischio potenziale. Questo dilemma, unito alla gamma di soluzioni disponibili sul mercato, evidenzia l'importanza di una ricerca approfondita.

1 Il termine "60/40" si utilizza generalmente per descrivere un portafoglio "bilanciato" con un'allocazione del 60% in azioni e del 40% in obbligazioni. Tuttavia, a seconda degli scopi e degli obiettivi di investimento individuali dei clienti, portafogli bilanciati oscillano tipicamente tra il 40% e il 60% di azioni.

2 Categoria Morningstar ampia globale di fondi "Allocazione Moderata", solo la classe di azioni più vecchia, al 29 febbraio 2024.

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A proposito del team Portfolio Construction and Strategy

Il nostro team Global Portfolio Construction and Strategy (PCS) ha analizzato più di 20.000 portafogli modello con oltre 4.900 clienti. L'obiettivo del team è aiutare gli investitori a dare un senso a ciò che sta accadendo nel mercato, comprendere le implicazioni per la costruzione del portafoglio e cercare di ottenere un vantaggio negli investimenti da intuizioni concrete.

 

INFORMAZIONI IMPORTANTI

Investire comporta un rischio di mercato ed è possibile perdere denaro investendo. Il rendimento e il valore dell'investimento fluttueranno in risposta a eventi relativi agli emittenti e a sviluppi politici, di mercato ed economici, che possono interessare un singolo emittente, emittenti all'interno di un'industria, un settore economico o una regione geografica, o il mercato nel suo complesso.

I portafogli a gestione attiva potrebbero non produrre i risultati attesi. Nessuna strategia di investimento può garantire un profitto o eliminare il rischio di perdita.

Gli investimenti alternativi includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, prodotti primari, immobili, valute, strategie di copertura, futures, prodotti strutturati e altri titoli destinati a essere meno correlati al mercato. In genere sono soggetti a un rischio maggiore e non sono adatti a tutti gli investitori.

Gli investimenti concentrati in singoli settori, industrie o regioni saranno più sensibili ai fattori che incidono su tale gruppo e potrebbero essere più volatili degli investimenti meno concentrati o del mercato nel suo complesso.

La diversificazione non assicura un profitto né elimina il rischio di subire perdite negli investimenti.

I titoli azionari sono soggetti a rischi, compreso il rischio di mercato. I rendimenti fluttueranno in risposta a sviluppi relativi all'emittente o politici ed economici.

I titoli obbligazionari sono soggetti al rischio di tasso d'interesse, inflazione, credito e default.  Il mercato obbligazionario è volatile. Quando i tassi d'interesse aumentano, i prezzi delle obbligazioni di solito scendono e viceversa. Il rimborso del capitale non è garantito e i prezzi possono diminuire se un emittente non effettua pagamenti puntuali o se la sua solidità creditizia si deteriora.

Alfa è il rapporto tra la performance corretta per il rischio e un indice. Un alfa positivo indica una sovraperformance su base corretta per il rischio.

Bloomberg Global Aggregate Bond Index è una misura ad ampio raggio dei mercati globali del debito a tasso fisso di tipo investment grade.

L'indice Bloomberg U.S. Aggregate Bond misura il mercato delle obbligazioni imponibili investment grade a tasso fisso denominate in USD.

L'indice FTSE All-World è un indice ponderato in base alla capitalizzazione di mercato che riflette la performance dei titoli azionari ad alta e media capitalizzazione dei mercati sviluppati ed emergenti.

L'indice FTSE World Government Bond misura la performance delle obbligazioni sovrane investment grade a tasso fisso, in valuta locale.

L'indice MSCI World riflette la performance del mercato azionario dei titoli ad alta e media capitalizzazione in 23 Paesi dei mercati sviluppati (DM).

L'indice S&P 500® riflette la performance dei titoli azionari ad alta capitalizzazione statunitensi e rappresenta la performance generale del mercato azionario statunitense.

La correlazione misura il grado in cui due variabili si muovono l'una rispetto all'altra. Un valore di 1,0 implica un movimento parallelo, -1,0 un movimento in direzioni opposte e 0,0 l'assenza di relazione.

Volatilità: la rapidità e la misura in cui il prezzo di un portafoglio, di un titolo o di un indice si muove verso l'alto e verso il basso. Se le oscillazioni di prezzo sono ampie, la volatilità è alta. Se le oscillazioni di prezzo sono più lente e meno ampie, la volatilità è più bassa. Più alta è la volatilità, maggiore è il rischio dell'investimento. Lo spread di volatilità, in relazione a questo articolo, è la differenza di volatilità tra il portafoglio più volatile e quello meno volatile. Più ampio è lo spread, maggiore è la differenza di volatilità tra i vari portafogli.

Queste sono le opinioni dell'autore al momento della pubblicazione e possono differire da quelle di altri individui/team di Janus Henderson Investors. I riferimenti a singoli titoli non costituiscono una raccomandazione all'acquisto, alla vendita o alla detenzione di un titolo, di una strategia d'investimento o di un settore di mercato e non devono essere considerati redditizi. Janus Henderson Investors, le sue affiliate o i suoi dipendenti possono avere un’esposizione nei titoli citati.

 

Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri. Tutti i dati dei rendimenti includono sia il reddito che le plusvalenze o le eventuali perdite ma sono al lordo dei costi delle commissioni dovuti al momento dell'emissione.

 

Le informazioni contenute in questo articolo non devono essere intese come una guida all'investimento.

 

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